Alt, qualcuno ha scritto su Westworld, la mia nuova perla, e io devo leggere, a questo punto.
Il tuo stile è sempre quello che più mi colpisce - secco, lucido, che taglia e lascia il segno, eppure con una nota morbida sotto che lo rende poetico.
Nolan gioca con l'umanità e ci chiede di capire cosa faccia di noi quello che siamo - cosa, oltre la carne e il sangue che ci scorre nelle vene.
L'umanità è un concetto così astratto - difficile da ingabbiare, anche solo da definire - che io stessa mi sono più volte ritrovata spaesata durante gli episodi.
Bernard ricorda, ama, soffre - è programmato per farlo, ma questo lo rende meno umano di noi? Diverso? Meno vulnerabile? E anche noi non siamo forse programmati dall'educazione, dalla società, dalle esperienze?
Bella, davvero: un bellissimo spiraglio sul personaggio, complimenti! ♥♥♥♥♥♥♥♥
*biscotti alla Nutella?*
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