Recensioni per
La nuova vita del professor Quasi
di The3rdLaw

Questa storia ha ottenuto 25 recensioni.
Positive : 25
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
14/08/17, ore 12:07

Wow, che finale.
Devo dire che mi hai sorpreso: mi sarei aspettata qualcosa di molto più dark, magari il professore che continua a vagare per l'eternità senza trovare riposo, e invece... è quasi un lieto fine (eh, quasi).
Dimostra che, nonostante tutto, chiunque può raggiungere la felicità - o qualcosa di vicino a essa; è un po' come la luce che vede il professore: il suo coloro non è perfetto, anzi magari è un po' bruttino, ma è comunque affascinante, un po' come il professore stesso.
E' come se tutto questo fosse stato solamente una sorta di "purgatorio", in cui il professore ha vagato, ma ora è pronto per ciò che viene dopo - che aldilà o il nulla o qualsiasi cosa ci possa essere dopo la vita.
Devo dirlo, per quanto strano che sia, questo finale mi ha rincuorato un po'.

Complimenti per questa bellissima serie. Sarà anche stata la prima volta nella quale ti sei cimentata in questo genere ma devo dire che sei stata bravissima. Sono orgogliosa di te!

Recensore Master
03/06/17, ore 14:08

Sbuffa. Quello specchio l’ha proprio stancato. Guarda per terra, e lì trova una spada. Sorride e prende l’arma in mano, quindi torna a guardare il riflesso. Si gode ogni dettaglio del suo volto ora terrorizzato.

Ecco, questo è il momento della catarsi. Affrontare il proprio "specchio" e distruggerlo, per poi diventare qualcos'altro. Una catarsi che però viene lasciata un mistero, non sapremo mai se il Professor Quasi si è dissolto perché è morto o se si è dissolto perché i suoi problemi sono stati superati e Quasi era la somma, vivente, di quei problemi.

Una bella storia introspettiva, che fa del flusso di coscienza una lama che incide senza però tagliare fino in fondo. Gradevole e divertente da leggere.

A prestissimo
Morgengabe

Recensore Veterano
24/03/17, ore 18:12

E così ci apprestiamo a concludere questo viaggio splendido e curiosissimo, enigmatico, criptico e moooolto ambiguo. Purtroppo questa volta sono stato costretto a venir meno alla mia puntualità, causa forza maggiori che nei giorni scorsi non mi hanno neppure permesso di entrare su efp. Sono sicuro, comunque, che avrai atteso il mio parere, e quindi eccomi qui!
Dunque, posso iniziare dicendo che è stato un finale davvero "arcano", molto suggestivo e ricco di significati e sillogismi che, a mio modesto parere, sembrano studiati per bene... "a tavolino", no? Il nostro Quasi ha raggiunto la pace interiore, dopo un tormentato percorso che ha facilitato e ostruito la sua crescita personale e che ha forgiato in toto il suo ego, mostrandolo alla luce per ciò che veramente era; un uomo ampiamente sconfitto ed enormemente spiazzato. Il fatto che faccia il suo ritorno in un luogo a lui familiare è sinonimo del fatto che Quasi ha finalmente ritrovato la sua via - quella retta - non più tormentata da nemici o da insolite foreste senza uscita, si è sbarazzato della parte più insolita del suo corpo - impersonata dalla figura contorta allo specchio - ma è il suo posto a non riconoscerlo più ora. Quasi è troppo cambiato per appartenere a quel luogo etereo che si è lasciato alle spalle, ed ora la sua vita non potrà più essere la stessa. La sua ascesa dunque termina con la sua fine, scritta egregiamente e con molta solerzia. Il cancello che apre i suoi battenti verso un nuovo mondo, un mondo fatto di luce pura e più che bianca, è il simbolo dell'infinità che si prostra agli occhi del professore... in una scelta di percorso che lo dilania e che lo assorbe; un'altra vita, magari. Non potevi dare finale migliore a questa storia; attenendoci al livello narrativo della vicenda, con una struttura che chiude il "progresso" di crescita caratteriale e non di Quasi. 
Sicuramente tornerò a leggere la storia - magari quando sarò meno impegnato - nel corretto ordine cronologico, ma nel frattempo non posso che complimentarmi per aver mischiato i capitoli del racconto e per aver sovvertito il loro schema in questo modo: sinceramente non mi sarei mai aspettato questa tecnica, in quanto, nonostante il racconto non avesse un corretto filo logico, stava benissimo in questo modo... ma ora sono proprio curioso di capire cosa potrebbe venir fuori da una lettura più razionale e meno sognatrice. Mi piacerebbe sapere, inoltre, in che modo ti è venuto in mente tutto ciò... se posso permettermi... nel senso che adorerei sapere se ho centrato alcune teorie, se ne ho sgarrate altre, e se il viaggio di Quasi è stato scritto per rendere metaforica la crescita spirituale, terrena etc... di un uomo.
La mia curiosità mi rende insaziabile!
Che altro dire? Hai proprio ragione, ciò che ogni scrittore aggiunge alle sue opere, e che pertanto sono uniche, è un frammento del suo cuore... be', è per tale ragione che posso affermarti che tu hai saputo donarci tutta la passione messa nello scrivere di Quasi, tutto il tuo amore per questo genere e, cosa più importante, proprio il tuo cuore! 
Complimenti vivissimi; se e quando vorrai scrivere qualsiasi altra cosa del genere, io sarò sempre in attesa per darti il mio appoggio... nel mentre, perché no, potrò sostenerti in tantissime altre tue opere! Se lo vorrai, non esitare a chiedere.
Ribadisco; un viaggio coi fiocchi, una lettura piacevolissima ed uno scenario tanto poetico e suggestivo, specie nel finale, da lasciarmi molto soddisfatto!
Grazie per la storia e buon pomeriggio Law! :)
 
(Recensione modificata il 24/03/2017 - 06:16 pm)