Terza classificata e vincitrice del premio "Pathos" al contest "Flashiamo! II edizione"
Grammatica: 10/10
Perfetta.
Stile: 9.5/10
Di solito il tuo stile mi prende in pieno, stavolta ci ho visto quel pizzico d'incisività in meno, ma è comunque riuscito a coinvolgermi. L'ho trovato riuscito nel modo in cui mette a nudo la voce narrante, nella sua semplicità affilata capace di arrivare dritto al cuore. Sul piano della forma è curato, con un'impaginazione elegante e un uso calibrato del corsivo. L'idea che Alice si stia raccontando al lettore dopo la morte intriga, è un ottimo modo d'introdurre l'arrivo di un declino imminente. I puntini di sospensione e l'uso del corsivo creano sin da subito il giusto distacco tra apparenze e verità, tra finta vita felice e segreta infelicità. Efficace è anche lo spostamento del testo da sinistra a destra, esprime quel senso di disordine dentro l'ordine - il senso di smarrimento di Alice - e preannuncia l'esplosione finale che proprio il disordine provoca sempre. Questo stile funge da specchio per un'introspezione che procede di pari passo con lo svolgimento degli eventi, quindi nel caos che esprime c'è anche armonia."Eri come un sogno ad occhi aperti. Mi facevi sentire preziosa, nel modo ch’avevi di sfilarmi i vestiti, di mordermi le spalle nude, d’affondare le dita tra i miei capelli chiari.": qui sei riuscita a trasmettere sia con incisività che con intensità l'amore di Alice, hai fornito un'immagine nitida dei due amanti che è sia forte e passionale (mordermi le spalle nude) che dolce, senza stomacare ("affondare le dita tra i miei capelli"). Una sola frase è bastata a chiarire i sentimenti di Alice: l'unicità di Sirius, il suo essere unico semplicemente per com'è con lei, per come la fa sentire - e l'hai fatto senza dover ricorrere a giri di parole poetiche o a termini evocativi. Spogliando Alice dei vestiti, togli anche i veli che separano la sua mente da quella del lettore, e lo fai con immediata trasparenza. Mi sono piaciuti molto anche i dialoghi, con quelle ripetizioni finali di "Sirius" e "Alice", perché implicano per entrambi l'impossibilità di vedere un'altra persona al proprio fianco. L'inciso finale mi ha dato i brividi, avendo letto all'inizio della storia "ricordo di aver vissuto" ho capito che Alice non ha avuto modo di finire il suo pensiero e che il titolo faceva riferimento proprio a questo, al pensiero costante rivolto a Sirius, anche prima d'impazzire.
Titolo: 3/5
L'ho letto davvero troppe volte, non spicca per originalità e lo trovo anche poco musicale: "fino" e "fine" si somigliano molto e l'allitterazione della "f" mi disturba.
Per il resto devo dire che costituisce uno di quei pochi casi in cui la sua genericità non ha una valenza negativa, i riferimenti al tempo, specie se con tono sentenzioso come questo, hanno una marcia in più in grado d'incuriosire, che in tal caso porta a chiedersi cosa implichi "la fine". Altra nota di merito riguarda la valenza che ha nel testo, in pratica esprime le parole che Alice non ha mai detto a Sirius, parole che forse avrebbe potuto dirgli se Bellatrix non l'avesse torturata fino alla follia.
IC e Caratterizzazione: 15/15
Questi personaggi riescono a raccontarsi anche implicitamente, è lo stile privo di veli che permette di ascoltarli appieno. Parto con Sirius. C'è una cosa di lui che mi è piaciuta da matti: qui non è solo il ragazzo irresistibile che riesce sempre ad avere quello che vuole, è anche insicuro. Per Alice Sirius urla quando dice "Vattene, se vuoi", ma effettivamente sussurra. Ho visto in questa immagine di lui qualcosa in più, un ragazzo che, forte del suo magnetismo, non ha tuttavia la certezza di essere l'unico per colei che ama. Sirius non sa se Alice potrà mai scegliere tra lui e Frank, non sa se conta davvero o costituisce semplicemente un'evasione da un matrimonio infelice. Mi è piaciuto vederlo timoroso di perdere la ragazza che ama, la fragilità lo rende più umano. Alice, d'altro canto, non fa nulla per togliere il dubbio a Sirius - e credo che lo faccia per paura di soffrire di più qualora lui decidesse di lasciarla. È questa frase a dircelo: "Una parte di me non ha mai accettato di non essere riuscita ad attrarre la tua attenzione finché non sono diventata un’Auror, un membro dell’Ordine, una donna coraggiosa – mentre io ti desideravo da sempre.": Alice si sente in difetto, ama Sirius da sempre, lui invece l'ha notata molto più in là. Alice si auto definisce "impacciata, timida, per nulla eroica" ai tempi di Hogwarts, ha aspettato il suo primo amore per anni, e lui si è fatto avanti quando lei era ormai già sposata, quando è rimasto colpito dalla Alice Auror, non dalla Alice donna. Alice non sente quindi di essere abbastanza per Sirius, è insicura esattamente quanto lui lo è con lei. Il matrimonio con Frank rappresenta un rifugio stabile che, per quanto infelice, è tutto ciò che Alice può gestire, a differenz di Sirius. Questi personaggi sono umani nelle loro incertezze, nelle cose non dette, nelle decisioni non prese, e la flash si basa interamente sul rimpianto di entrambi. A proposito di Sirius che va con una donna sposata: non sappiamo se Frank fosse un suo amico - già questo induce una persona non propriamente santa come Sirius a farsi meno scrupoli, inoltre non mi è mai sembrato che Sirius si facesse influenzare dal biasimo altrui. La Rowling dipinge Remus come il più riflessivo e assennato dei Malandrini, ma ci fa capire anche come Sirius e James abbiano sempre fatto di testa sua ogni volta che commettevano infrazioni o combinavano guai. Mentre per quanto riguarda Alice sappiamo solo che era una brava Auror, quindi sul suo essere fedele o adultera ci si può giocare su.
Dico questo perché non trovo nulla di OOC né nell'atteggiamento del Malandrino, né in quello di Alice.
"Guardavo Frank cucinare per me e l’unica cosa a cui riuscivo a pensare erano le tue labbra perfette, la linea della tua mascella.": questa è una delle mie frasi preferite: stare con una persona e volerne un'altra, sentirsi in colpa, ma non riuscire a reprimere i propri sentimenti è terribile; in queste parole Alice ha condensato tutto il suo amore per Sirius, tutto il suo tormento e senso di colpa - mi è sembrata spezzata come non mai, spezzata come i frammenti dei suoi stessi ricordi.
Mi sono piaciuti da matti e per questo ho odiato la loro fine.
Sviluppo della coppia: 10/10
Se dovessi definire l'amore trattato in questa flash con una sola parola, direi decadente."Era autunno, le foglie cadevano dagli alberi in vortici lenti – spirali d’oro e rosso oltre le tue spalle tese." e "Smaniavo dalla voglia di spegnermi tra le tue braccia" sono state le prime frasi a convincermi di questa idea. L'autunno è la stagione della vita che appassisce, di un inesorabile declino verso il gelo dell'inverno: è come se Alice avesse voluto preannunciarci il destino del suo amore con Sirius e, difatti, lo anticipa ancor prima dicendo che "tutto l'è crollato addosso". Amo questo tipo d'immagini, per quanto siano tristi mi risulta impossibile interrompere la lettura e smettere di sperare in un'improbabile svolta. Storie di questo tipo, se trattate con cura, mi coinvolgono in maniera particolare. Non posso non citare ancora:
- Tu m’osservavi con gli occhi freddi di sempre.
“Vattene, se vuoi.”
Sussurravi ed era come se urlassi. - questa frase si riallaccia all'ultima in maniera straziante; fa capire che Sirius non ha mai avuto la certezza di essere unico per Alice, me lo immagino a sussurrare quel "vattene" con la paura di vedere Alice andarsene per sempre. Perciò l'ultimo pensiero di lei, intrappolato nel tempo e stroncato dalla follia, è il più acuminato, espressione di un'assenza di pietà che mi ha bloccato il respiro. Reputo questo pezzo uno dei più strazianti e coinvolgenti nella sua brevità e semplicità.
"Non hai nemmeno dovuto chiedere. E io ti ho amato per questo.": io ho amato la frase, invece. Questa flash fa emergere i suoi personaggi attraverso frasi incisive, dense di sentimento. È una storia d'amore lasciato a metà, un amore mai cicatrizzato, costellato di rimpianti e distrutto principalmente dalle insicurezze di entrambi. Chissà se Sirius avrebbe voluto Alice fino alla fine, proprio come lei... Chissà se Alice sarebbe riuscita a prendere una decisione, a trovare il coraggio di affrontare il tradimento e i suoi stessi sentimenti per Sirius... Non ci è dato saperlo, tutto viene stroncato dall'intervento di Bellatrix, ed è proprio questo a portare il mio coinvolgimento emotivo alle stelle - la consapevolezza che una fine, in realtà, non ci sarà mai e poi mai. L'insicurezza si può vingere, ma la follia è irreversibile. L'idea di un Sirius accusato, latitante, impossibilitato a sapere se Alice lo reputi colpevole o innocente d'omicidio è massacrante.
Non riesco più a rileggere questa flash, mi sentirei soffocare - il che è positivo, "rendere veri i sentimenti espressi" più di così non si può.
Totale: 47.5/50
P.s avevo dimenticato di menzionare il premio speciale, ho modificato. (Recensione modificata il 11/04/2017 - 05:30 pm) |