Recensione per il premio speciale "Checkmate"
Ed eccomi con la seconda recensione che hai meritatamente vinto.
Quando ho letto "horror" ho pensato: "ecco, ora mi farà avere gli incubi". Menomale - in un certo senso - non è successo. E credo che "l'errore" risieda nella prima metà del testo. Ma avanziamo con ordine, almeno ci provo.
Non ci sono errori grammaticali che io abbia visto, quindi ottimo lavoro.
Lo stile mi ha diviso: hai avuto un colpo di genio e allo stesso tempo hai limitato la tua stessa idea.
Parliamo del primo, del colpo di genio: il formato email. E' stata una trovata particolare, di cui se ne vedono poche e quindi dà la possibilità di sfruttarla sempre con un po' di originalità. Nel mio caso, aiuta anche il fatto che io questo genere lo evito come la peste. Mi è piaciuta la prima parte, come hai saputo rendere il formato, il senso di lontananza tra i due, il modo in cui si sono evitati, scansati negli anni. C'era già una trama nelle prime righe, e questo è un effetto che non sono in molti a saper dare, e a me piace moltissimo. E poi ho amato il finale, il modo in cui hai riversato le sue paure sulla carta, il modo in cui il controllo della sua volontà è passato nelle mani del bambino, come hai trasferito nell'email il senso di vicinanza con l'interlocutore/lettore. Hai fatto sentire il gelido tocco alle spalle di chi legge e hai concluso nei migliore dei modi l'email.
E poi c'è l'errore della prima metà, ovvero la mancanza di un tono del personaggio. Credo che dividere il testo con frasi come "Questa mail è davvero lunga, ma abbi pazienza ancora un poco, ho quasi finito" abbia smorzato i toni, li abbia in un certo senso "tranquillizzati". La prima parte è molto un resoconto, non c'è un timbro delle paure che in ogni caso, mentre scrive, il personaggio prova, non sento il brivido sulla schiena. A un certo punto tu dici che il lettore/Christian potrebbe aver capito dove vuole andare a parare, ma non si può capire, perché non c'è alcun brivido da percepire. Il resoconto è solo un resoconto, non provoca emozioni in chi legge. Cosa diversa per la seconda parte dove finalmente accadono i misteri. Qui ti è stato più facile far trasparire le emozioni, le paure, la prigionia, la persecuzione. Forse perché eri nel vivo della vicenda e stavi iniziando a dare qualche appunto, il testo ha iniziato a farsi più "piccante". Credo però che il brivido andava fatto venire in qualche modo fin dall'inizio. Mentre ciò che ho pensato nella prima parte è stato: è una ex gelosa, oppure vuole vendicarsi, o ancora è morta e gli sta scrivendo dall'aldilà. Ma non comprendevo cosa dovesse essere il fulcro della paura.
La trama, per questo stesso motivo, ha perso un po' di forza all'inizio, la caratterizzazione dei due invece è stata fatta bene. Attraverso le parole di lei è stato possibile ricostruire l'inetto che è il giovane uomo, l'orrore che è stato capace di compiere. Ma non mi è stato chiaro un passaggio: ciò che lo rendeva così. Era perché è un maiale? O forse uno sbandato? E' stata la paura o la violenza che ha dentro a spingerlo a fare tanto? Io opterei per la seconda, poiché le sue mosse e il modo come ha manipolato la protagonista mi fa pensare a una volontà ben conscia e padrona del suo comportamento.
Lei invece appare ingenua, debole, manipolabile, distrutta dall'accaduto e desiderosa di andare avanti. Il bambino prende prima lei perché lei prova rimorso fin da subito, la sua mente è già tormentata dal senso di colpa. Mentre Christian si è rifatto una vita, probabilmente è andato avanti, quindi i demoni devono trovare un modo per raggiungerlo. Questo passaggio mi è piaciuto molto.
Infine molto ben costruita la faccenda del bambino cresciuto dall'entità maligne, il modo in cui lo hai dipinto: è stata una parte ben resa e molto riuscita.
In definitiva il testo è spaccato a metà: una prima parte che potrebbe dare molto di più e un finale che merita molto.
Il mio è solo un parere, spero che potrà esserti utile.
A presto! (Recensione modificata il 16/07/2017 - 02:26 pm) |