Questa non è una fanfiction.
E no, non è mia intenzione richiamare alla mente il dipinto di René Magritte, scrivendo queste parole. Ma piuttosto è mia intenzione esplicitare ciò che è comunemente chiamata un'opinione.
Devi sapere che non sono solita recensire e se lo faccio è perché sento davvero il bisogno di comunicare allo scrittore le mie sensazioni riguardo la lettura, il che può significare solo due cose. Meraviglia o sgomento.
E ripeto: questa non è una fanfiction.
Non mi soffermerò sulla grammatica o sulla sintassi anche perché non ho trovato alcun errore, anche fosse di battitura. Per questa ragione, proseguirò il mio commento inoltrandomi nel territorio dello stile da te utilizzato e del contenuto.
Per quanto riguarda questi, ammetto che sono un'amante delle storie a tema Sherlock&Molly e ammetto anche di aver letto altre fanfiction che presentavano il proprio punto di vista su questa coppia, molte delle quali ambientate inesorabilmente durante o dopo la fatidica telefonata. Questa storia, però, mi ha sorpresa: nessuno, fra gli scritti proposti sul sito, aveva analizzato così scrupolosamente le emozioni affiorate in quel poco meno di tre minuti. E credimi, se ti dico che non mi sono sentita trasportata nella storia da tutto questo.
Ogni singola emozione era reale, verosimile e assolutamente perfetta per ogni momento.
I cassetti, poi, li trovo un tocco di classe.
Il paragone con la vivisezione, già sensato e azzeccatissimo all'interno dell'episodio, è stato ampliato e reso ulteriormente evidente grazie a quell'immersione nei ricordi di un'infanzia che non ho adorato.
...che ho amato.
Non mi sono sentita trasportata nella storia. Mi sono sentita gettata all'interno di essa, senza che potessi opporre resistenza. Non che volessi, dopotutto: il tempo di rendermi conto che mi ero innamorata delle parole che leggevo, che ero già alla fine. Ho letto tutto senza riprendere fiato se non in rari momenti. La mia mente mi imponeva di andare avanti per riuscire a conoscere il resto. E la cosa ironica, di tutto ciò, è che conosco quella scena praticamente a memoria. Ma riscritta da te era come fosse nuova. Desideravo sapere sempre di più come avessi "reso quella parte", o "quell'altra". E così andavo avanti, incantata dal modo sublime in cui hai donato alle parole una vita.
Ho letto tante fanfiction a tema Sherlock&Molly e nessuna era paragonabile a questa. Almeno non per me.
Credo di essermi innamorata di uno spicchio di tempo, di una prima volta: la prima volta in cui ho letto questa storia. E ti assicuro che farei di tutto per poterla rileggere senza conoscere già come tu l'abbia scritta, perché leggerla per la prima volta è stato come viverla.
Ebbene si.
Questa non è una fanfiction.
Un nome così riduttivo non si addice affatto a questo scritto.
Questa non è una fanfiction.
Questo è un autentico capolavoro.
Akatsuki-chan. (Recensione modificata il 29/07/2017 - 05:56 pm) |