Recensioni per
Non importa dove, fuori dal mondo
di Luna95

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/05/17, ore 22:22

Seconda fanfiction che recensisco questa stera, e anche questa mi è piaciuta moltissimo.E' intensa, toccante, lascerante, perchè i snetimenti di Kei, ti arrivano dentro, un dolore acuto, e tremendo. Credo che questa fic rapprensenti davvero bene Kei, in quel suo mondo d pensare così realistico, a tratti cinico, è davvero IC, perchè se anche non lo dice lui tienie davvero tanto a Tadashi,  e se mai dovesse perderlo, sarebbe così, ne sono convinta.  Sarò sincera, non so bene cosa dire, perchè  sono totalmente coinvolta emotivamente, talmente tanto che è difficile commentare in mainera costruttiva, Mi vengono fuori solo discorsi sconcusionati. Forse l'unica cosa che mi viene in mente è che  lo stile sia scorrevole, accattivante e facile da seguire, un flusso di conscenza che ti reavolge. Forse rimangano tanti dubbi, cosa è accaduto a Yamaguchi? Perchè vengono preseguitati?  E' l'effetto mistero, voluto e assolutamente riuscito  che mi spienge a farmi tante domande, che  lascia  in sospeso chi legge, colto da meraviglia e stupore.
Complimenti
Risa

Recensore Junior
20/04/17, ore 20:20

Cara Luna95,
Parto dicendo che ho aperto qualche ora fa questa storia alla ricerca di qualcosa di delicato e possibilmente sereno da leggere (la TsukkiYama solitamente é una garanzia su questo fronte), quindi arrivata alla fine sono rimasta per qualche secondo immobile ed ho avuto bisogno di un po' di tempo per metabolizzate il tutto: Colpa mia, mannaggia a me e a quando non leggo le avvertenze prima di immergermi in una fanfiction. Ammetto inoltre non fossi assolutamente pronta ad affrontare una oneshot simile, avendola aperta prima di entrare in metro e pensandola come ad una lettura leggera con cui occupare il mio tempo mentre fuori dal mondo (e senza campo), piuttosto che ad uno studio di sintassi su cui concentrare anima e corpo: Anche qui, colpa mia.
Mi ritrovo tuttavia ad essere incredibilmente felice di averla letta, e questo per molteplici motivi: Primo tra tutti, la particolarità dello stile affrontato. Non c'è sicuramente bisogno che te lo dica, dal momento che già la sperimentazione di un nuovo tipo di scrittura presuppone una padronanza dell'italiano tale da permetterla, ma penso correrò il rischio di cadere nel banale nel dirti che la tua storia é chiaramente scritta molto, ma molto bene. Lo stile scelto richiede una astrazione descrittiva piuttosto elevata, e credo che questo ti sia riuscito davvero, seppure a volte credo alcuni collegamenti sembrino sin troppo astrusi e di difficile interpretazione. Ci sono alcune parti che difficilmente si spiegano "a impatto" e forse non si amalgamano perfettamente con il paragrafo in cui sono inserite, ma credo sia soprattutto perché la storia richiede di essere letta più volte per essere davvero apprezzata al meglio, oltre al fatto che certamente ha bisogno di ricevere da parte del lettore una soglia di attenzione più alta rispetto a quella che ho potuto darle tra una fermata e l'altra della metropolitana. Ho trovato il personaggio di Tsukkishima caratterizzato in maniera rigorosa, le linee rette e meticolose che descrivono perfettamente le sue (non) reazioni alla giornata, il suo pensiero netto e razionale che stride molto con l'impalpabile sensazione di non-certezza che si può respirare in tutta la oneshot. E questa non-certezza sei riuscita a portarla fino alla fine, fino ad entrare nella casa di Kei, fino a quando non ci ritrova ad essere quasi obbligati a distrarsi con la prima informazione veramente chiara che riusciamo ad avere grazie alla televisione riguardo il mondo esterno che circonda lo spirito spento del protagonista. La geometria (posso chiamarla così?) della tua fanfiction é davvero sorprendente, equilibrata nei suoi opposti (fuori da Tsukkishima solo curve e spazi astratti, dentro Tsukkishima solo segmenti retti e una visione biunivoca del mondo) e ben amalgamata nel suo insieme, e penso davvero che nel totale la tua storia sia veramente una piccola perla, incredibilmente leggera eppure al contempo di difficile interpretazione ad una occhiata fugace.
Passando alla storia mi sento in dovere di far notare quanto sia dispiaciuta per Tsukkishima, in ogni caso. Naturalmente anche per Tadashi, ma i morti in linea di massima non provano emozioni (o almeno non abbiamo certezze sulla cosa, come non abbiamo certezze su Tadashi e su cosa sia o non sia in questo racconto) mentre in una perdita é sulla persona che rimane in vita che solitamente pende l'ascia della sofferenza e della disperazione. Certo, c'è da dire che Yamaguchi sia quel tipo di personaggio che già solo sapere morto provoca una sofferenza fuori da qualsiasi schema, ma é veramente difficile uscire dalla focalizzazione che poni continuamente su Tsukkishima, o almeno abbastanza da non venire travolti soprattutto dal suo, di dolore. Un dolore che sembra quasi estraneo tuttavia, che si mostra con la sua assenza (e con l'assenza di qualsiasi vera emozione) e con il suo essere stato inghiottito dalla sensazione di vuoto che ha attanagliato Tsukkishima alla dipartita di Tadashi. Kei in questa fanfiction é un personaggio incredibilmente... Sconfitto. Sconfitto dal mondo, dalla vita, da se stesso. Sconfitto dal caso, dalla coincidenza -come la chiami tu nelle tue note- e dalla consapevolezza immeritata di come quel finale raggiunto con Tadashi sia solo una triste virgola di un evento che é stato eccezionale dalla partenza, lontano e fuori dalla norma, o almeno dalla sua norma. Perché il loro rapporto non era nato da un'effettiva possibilità di incontrarsi quanto dal /miracolo/ di aver trovato Tadashi. E da un miracolo non si può aspettare che duri per sempre, o imporre che continui finché lo si voglia: Si può solo godere degli istanti che dura.
... Quanta tristezza.
Spero volessi far passare questo, comunque. Altrimenti: sentiti in colpa per aver intristito i tuoi lettori!
Che poi insomma, questo non contando gli altri nomi che fai passare impunemente sulla carta mentre i loro proprietari vengono dichiarati morti dalla televisione. Sinceramente mi si é quasi chiuso lo stomaco a vedere il nome di Kuroo impresso nero su bianco, e da grande amante del personaggio mi sono trovata nell'impossibilità di scegliere cosa provare: felicità per l'averlo visto nominato, o disperazione nel saperlo morto? E Kenma, dove sta Kenma? Sopravvissuto, non sopravvissuto? Mio Dio, é stato davvero un colpo basso.
Insomma, questa fanfiction mi è piaciuta moltissimo e sono molto, molto contenta di averla letta. Anche per questo non ho potuto esimermi dal recensirtela, oltre all'essere rimasta un po' sorpresa dall'averla vista essere ancora sprovvista di commenti.
Scusa per la scrittura a volte un po' carente di logica ma sto tornando a casa e sto scrivendo piuttosto di fretta sperando non mi si blocchi il cellulare!
E Sara deve essere una ragazza fortunata ad avere una persona che le pubblica cose così belle!
Ancora complimenti,
Un saluto. ♡

Nanas