Eccomi qui finalmente! Ci è voluto qualche giorno, ma come ti avevo già anticipato sono qui prontissima a recensire la tua (bellissima) storia.
Parto premettendo che di norma io e le flash non andiamo proprio d'accordissimo: ormai mi conosci un po', sai che tendo ad essere estremamente prolissa; per citare una frase trita e ritrita, quando Dio distribuiva il dono della sintesi io ero in fila per le patatine fritte, quindi mi tocca portare questa croce. Però, se ben scritte, mi piace leggerle. E per ben scritte, intendo che con poche parole ti lasciano qualcosa, delle immagini, delle emozioni. Per la tua storia è stato così.
Cominciamo dal protagonista, il tuo giovane pittore delle periferie milanesi. La sua descrizione mi ha fatto trovare malinconia, tristezza, tenerezza, empatia... L'ho sentito, ho provato lui, le sue emozioni e colori. Non hai parlato molto del suo passato, non ce n'è stato bisogno.
Il dipinto fatto durante la rissa ha rievocato ogni emozione, la paura e l'inquietudine, mentre quello dedicato alla madre e al suo bambino non ha potuto che strapparmi un sorriso.
Nel complesso la storia mi ha lasciato un sapore d'altri tempi, malinconia e nostalgia, come un dipinto ad acquarello. È stata delicata, poetica, incredibilmente poetica, le immagini erano vivide sotto le palpebre.
Bravissima, davvero una storia meravigliosa.
Un bacio!
Tua,
Cams |