Recensioni per
Fino al mattino
di SoltantoUnaFenice
Diversi eppure così loro, ho letto la storia con i lacromoni ( per via di un vecchio ricordo di un viaggio in Japan che non ne vuol sapere di non riaffiorare). |
Eccoci arrivati all’ultimo capitolo. |
Ehi! Scusa davvero se mi presento ora, ma questo periodo sono stata un po' impegnata! XD |
Ho atteso con ansia questo giorno: il giorno in cui avrei letto l’epilogo di una storia che avrei voluto non finisse mai. Perché questi tuoi Yamagi e Shino, seppur diversi da quelli che abbiamo conosciuto, rimangono sempre loro: il timido e riflessivo meccanico, che ha vissuto per anni nascondendo metà del suo volto e buona parte dei suoi sentimenti per Shino, e il pilota impulsivo e spaccone, che adorava così tanto stare con i suoi compagni, da essere disposto a tutto pur di proteggerli…anche combattere, pur essendo di base una persona pacifica. Sono loro e allo stesso tempo non lo sono, perché hanno vissuto esperienze che li hanno cambiati, senza però snaturarli…ma anzi, arricchendoli di nuove interessanti sfumature. |
... l'hai finita. E mi viene un po' di malinconia. Avrei letto di loro all'infinito, ma ogni cosa deve avere la sua conclusione e la tua è stata bellissima. Questa lenta e dolce quotidianità fra Shino e Yamagi mi ha fatta sognare ed emozionare. Yamagi che si sveglia, che sente i rumori della vita su Marte, che ogni tanto pensa di aver sognato tutto. In fondo sono ancor 3 anni passati a credere alla morte di Shino contro appena una settimana... ci credo che è destabilizzato. Quando dici che a lavoro perde il contatto con la realtà mi sono venuti i brividi, ce lo vedo benissimo. Ma Shino c'è davvero, e torna pure con la colazione <3 E lo sorprende sfiorandolo sui fianchi e posandogli un bacio... amo i baci vicini al sistema A.Vijnana.... un'operazione terribile, per questo i baci lì vicino mi fanno una tenerezza incredibile. I pensieri di Yamagi su questa scena mi piacciono da morire, l'emozione per quei baci fugaci, più forte rispetto a quelli passionali della sera... sì, si stanno avvicinando sempre di più, non hanno più urgenza e fretta, possono affrontare le piccole tappe della vita di coppia piano piano... |
Nei capitoli precedenti non mi sono fatta più viva perché mi sono letta gli ultimi tutti in una volta!! Mi hanno coinvolto talmente tanto che non ho avuto la forza di scrivere recensioni prima di leggere quest'ultimo capitolo! |
Accidenti... che bello questo capitolo, rileggendolo più volte ci trovo delle parti che mi piacciono in più ogni volta. Mi piace questo Yamagi che vuole chiarire con Shino, ormai è finito il tempo delle cose non dette fra di loro, degli sguardi lanciati da lontano... ora Yamagi sa affrontarlo. E gli dice chiaramente che sa che era lui a persona alla quale ha detto quelle brutte cose, non lo Shino di un sogno. Ed è così dolce quando gli dice che vuole dimostrargli che lui non è così, ma ancora più dolce è la risposta di Shino che dice di aver già capito come lui è diventato. Mi sciolgo!!!! Ho amato questo capitolo per le parti intense inframezzate da momenti più leggeri che strappano un sorriso... ci stanno benissimo e sono proprio da loro! Lo Shino sbruffone e Yamagi bacchettone... tornano a essere se stessi in un modo molto più naturale di un tempo! E poi la parte sulle ferite in doccia... meravigliosa. Shino che gli butta lì la battuta sull'essere imbarazzato perchè lui è nudo e invece Yamagi, che potrebbe pure esserlo visto l'amore per Shino, è colpito invece dalle ferite sul corpo.Ho amato l'intero dialogo che ne è venuto fuori, dal fatto che il Ryusei-go era una macchina perfetta, ai motivi del perchè lo fosse. Mi piace da impazzire: |
No, vabbè…io ti amo!! Questo capitolo è stato un balsamo sulle mie ferite…finalmente, FINALMENTE hanno messo le cose in chiaro. Mamma mia…mi sono riletta la tua FF tre volte…e ancora mi si stampa un sorriso ebete in faccia ogni volta che arrivo alla fine. |
Il primo chiarimento…emozione pura!! Mi sono commossa una riga sì…e pure l’altra. Hai descritto la scena magistralmente, lasciando che siano non soltanto le parole, ma anche i silenzi e i gesti a esprimere quel desiderio di sapere per capire e di comunicare per far comprendere che ha animato i due ragazzi fin dal primo momento che si sono guardati negli occhi dopo che le posate sono cadute. |
No, vabbè, questo capitolo è fantastico! L’ho adorato dalla prima all’ultima parola…e l’ho divorato in preda a un mix di emozioni che non riesco ancora bene a focalizzare del tutto. |
«Quando Yamagi gli butta le braccia al collo, singhiozzando, riesce a formulare soltanto un pensiero. Sono tornato a casa». |
che bello anche questo capitolo, mamma mia!!! 'ho amato tutto!! Dal principio di ritorno alla normalità della prima parte (quando Shino riconosce i toni bruschi ma colmi di affetto di Yamagi) allo snodarsi dei sentimenti della seconda. Mi piace come Yamagi pensi che il tono di voce di Shino sia incrinato a causa sua e della reazione che ha avuto il giorno prima, per scoprire poi che a turbare Shino sono i sensi di colpa per averli creduti morti ed essersi rassegnato... stupendo!Shino dice di aver fatto tanti errori, si sente in colpa e si accolla tutta la sofferenza di Yamagi: "Yamagi... dopo tutto quello che ti ho fatto...”... e in questo Tutto io ci leggo non solo gli ultimi tre anni, ma tutto ciò che è stato prima: magari il non essersi accorto dei suoi sentimenti, dell'essere stato ai bordelli facendolo stare male, di avergli chiesto di montare il Dainsleif sul Flauros spingendolo verso la morte... 'tutto' è proprio tutto per Shino. Ma a Yamagi non importa, per il nostro meccanico la cosa più importante è che Shino sia tornato ed è pronto a mettere da parte tutto il dolore degli ultimi anni. Bello, bello Shino che piange, si può finalmente sfogare. E stupendo Yamagi che NON piange. Perchè non è più il tempo delle lacrime, per lui. Quanto mi è piaciuta l'ultima frase. Davvero tanto. E la descrizione di tutta l'atmosfera. E poi mi vieni a dire che non sei portata per le descrizioni? sono così belle e significative!!! Voglio il prossimo capitolo <3 |
Eccomi...ed eccoli finalmente insieme. Quando ho letto che Shino sarebbe rimasto da solo a vegliare Yamagi, immaginavo che sarebbe andata a finire così...ma anche se me lo aspettavo, vedere quella scena e sentire quelle parole ha fatto sentire anche a me una fortissima stretta al petto. Anche perché ci siamo arrivati per gradi, nonostante si sia svolto tutto nell'arco di poche scene. Shino diventa consapevole del fatto che il suo ricordo è stato un peso che Yamagi si è trascinato dietro per tre anni...un tempo davvero lungo, di cui sembra prendere coscienza solo adesso che ha modo di constatare quanto il fisico e il viso del ragazzo siano cambiati. Chissà cosa sarà successo al suo carattere, si chiede inevitabilmente...ed ecco che, nella scena dopo, trova una prima terribile risposta. Complice l'ubriacatura e la febbre, gli si presenta davanti uno Yamagi allucinato, tormentato dai fantasmi di un passato che si è congelato in quell'istante maledetto in cui il Ryusei-go è stato fatto a pezzi dall'arsenale della flotta di Arianrhod. Yamagi ci ha provato a credere alle parole di Eugene e di Kudelia, ci ha provato a camminare nella luce in memoria dei compagni caduti lottando per la felicità di Tekkadan...ma non ci è riuscito, perché un posto dove non c'è Shino non ha senso...e lui il senso lo ha perso, tanto che è ormai così abituato a non distinguere più il confine che separa il sogno dalla realtà quando si parla di Shino, da non capire che, questa volta, il fantasma che si trova davanti è reale. |
Per fortuna Yamagi non è andato molto lontano! Aveva solo bisogno di una boccata di aria fresca! |
Non ho resistito e ho divorato anche il secondo. Complice un ritmo davvero incalzante, sono arrivata alla fine in men che non si dica con tutta l'apprensione di Shino...sei stata davvero brava a descrivere quel tipo di ansia che ti prende quando, anche se sei distrutto nel fisico e provato nella mente, vieni spinto da un bisogno impellente a non fermarti mai. Anche se posso solo immaginare come si possa essere sentito, mi è scattata l'empatia a mille con Shino. Ero con lui mentre cercava di trovare quel dannato negozio, pronunciando uno dei più rabbiosi "Maledizione" ogni qual volta si rendeva conto di sbagliare strada...ero con lui mentre scopriva che il nome della Brigata Tekka era diventato tabù e, soprattutto, era con lui quando veniva sommerso da quella valanga di informazioni. Sapere i nomi di chi era davvero morto in quella battaglia che si era verificata a causa del suo errore, sapere quelli di chi invece è sopravvissuto e si è rifatto una vita...e gestire quel bisogno sempre più lacerante di vedere lui, Yamagi. E non solo per verificare con i suoi occhi il fatto che viva davvero: ma anche, credo, per vedere come lo sta facendo. E lì la doccia fredda: scopre non soltanto che è tornato proprio il giorno dell'anniversario della sua morte, ma anche che Yamagi non c'è...e che nessuno sa dov'è. Ed eccola ancora quell'ansia che ti rimette in viaggio, alimentata da quel brutto presentimento che solo le persone legate dal filo del destino possono avvertire con chiarezza - come l'anime ci ha tristemente insegnato. Fortuna che Yamagi non ha commesso grosse sciocchezze...confesso che il pensiero di un tentato suicidio mi aveva sfiorata, anche se solo per qualche secondo. Non che la febbre e il principio di disidratazione mi abbiano rassicurato, eh...ma diciamolo, poteva andare decisamente peggio! |