Recensioni per
Fighting Fire
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 124 recensioni.
Positive : 124
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/01/18, ore 01:06

Recensione abbinata all'iniziativa "10.000 RECENSIONI IN UN ANNO!" proposta dal gruppo Facebook "Il giardino di EFP"

L'apprensione di Noriko è davvero ammirevole e anche sorprendente. è un personaggio estremamente engimatico, che devo ancora inquadrare, nasconde troppi misteri e man mano vengono scoperti ecco che compare un nuovo strato e non riesci a capire quanto siano profondi tutti questi misteri.
Mi chiedo quanto anni abbia, sembra una ragazza già matura, che si muove con sicurezza nel mondo e sa il fatto suo e come agire; una parte di me è terrorizzata e dispiaciuta di fronte alla prospettiva di  una ragazzina costretta a crescere così in fretta e spera che abbia comunque ua certa età che non sia inferiore ai dodici anni...Se fosse più piccola non so se riuscirei a reggere il colpo, perché per dimostrare tutte queste caratteristiche devi averne passate veramente di ogni e non riesco a sopportare l'idea di una bambina maltrattata dalla vita e dalle sue ingiustizie (cosa che, però, puntualmente coinvolge tutti i personaggi di questa storia).
Il suo atteggiamento gentile e amichevole mi sconcerta: non riesco a capire perché lo faccia, da cosa sia spinta questa vena protettiva e combattiva assieme, soprattutto perché fino a ora era sembrata una che badasse ai fatti suoi e basta. Non la sto disprezzando o criticando, anzi, però come Nemeria non so come interpretarla e mi lascia parecchio basita.

Ho trovato deprimente un quartiere degli artisti così degradato e me e chiedo il motivo. Solitamente un quartiere di artisti non dovrebbe essere brulicante di vita, allegro, leggero, colorato e pieno di musica e risate? 
Credo che una città in cui l'arte sia tanto disprezzata, o per meglio dire, in vui gli artisti vivono in un luogo tanto squallido e tetro, non potrà mai essere una città positiva ai miei occhi. Chi non riesce ad apprezzare l'arte e chi la produce non riuscirà mai a vedere la bellezza nelle cose e disprezzerà sempre tutto e tutti, non avrà compassione o clemenza perché nulla ai suoi occhi varrà la pena di essere salvato. Forse sono fin troppo tragica, ma una rappresentazione di un quartiere che mi immaginavo ben diverso mi ha colpita e mi ha rattristata nel profondo.
Fortunatamente ci sono personaggi che smentiscono le mie stesse parole: il cuoco del capitolo precedente, generoso e gentile, nonostante sia schizofrenico e passi da un umore all'opposto repentinamente (ma anche questo suo tratto burbero con cui cerca di nascondere il suo buon cuore nel contesto lo rende adorabile e simpatico) e i due tatuatori dai modi molto istrionici e teatrali ma che in luogo tanto cupo e spoglio sono la luce che lo illumina e lo colora un poco (questi due mi sono piaciuti tantissimo, la loro complicità, la loro spontaneità e la loro allegria contagiosa, il modo in cui continuano a scherzare e a beccarsi a vicenda è davvero divertente e piacevole; sono persone con cui trascorrerei volentieri il mio tempo e sono lieta che ci sia anche qualcuno così in città, che mi permette di salvare almeno una quota del genere umano). 

Ci sono rimasta malissimo quando Noriko ha dichiarato con tanto candore che avrebbero rasato i capelli a Nemeria, e ho letto tutta la scena con un'angoscia e una tristezza indescrivibili, quasi li stessero tagliando a me. Ma posso capire le precauzioni che la ragazza vuole adottare e credo che questp gesto vada anche oltre una semplice tecnica di depistaggio: tagliando i capelli è come se tagliasse il legame con il suo passato, come se morisse per rinascere diversa e nuova, magari più forte e più consapevole. Nemeria deve fare i conti con le proprie memorie che le stanno divorando l'animo, deve superare i suoi demoni e le sue paure, solo così potra affrontare la minaccia reale rappresentata dalla figura sinistra del capitolo precedente e Noriko le ha fatto capire, indirettamente, che è giunta l'ora di tagliare per rinascere.
Purtroppo, credo che il passato di Nemeria continuerà a inseguirla per sempre e l'apparizione di Pavona, così estranea eppure così famigliare, ne è la conferma: per quanto lei cerchi di fuggire da ciò che è accaduto, il suo passato ritorna e mi chiedo che ruolo abbia avuto in esso la musica.
Non vedo l'ora che Nemeria vada nel luogo indicato e si scopra chi sia questa donna e perché sembri tanto famigliare *.*
Sapevo che dovevo aspettare a leggere questa storia perché ne sarei stata troppo coinvolta, ma mi spiaceva non andare avanti, soprattutto per te che ci hai messo tanto impegno.
Sappi che il tuo impegno si vede e i risultati sono magnifici ^^
Ayr

Recensore Junior
02/01/18, ore 01:41

Ciao. Ecco la mia recensione. A dire il vero tempo fa avevo già letto la tua storia, ed ero arrivato al quarto capitolo, adesso ho letto altri due.
Ebbene. A mio parere scrivi molto bene, da un punto di vista meramente tecnico non ho debolezze o errori da segnalarti, o almeno non credo di averne trovati.
Anche la trama mi è piaciuta molto, in particolare questo sesto capitolo e le descrizioni in esso contenute.
Descrivi bene l'aspetto fisico dei personaggi, che spesso si riflette in qualche modo anche nella personalità. Credo sia il caso del personaggio di Pavona.
Continuerò al più presto.

MatitaSanguigna.

Recensore Master
02/11/17, ore 21:17

Noriko sembra davvero intenzionata ad aiutare Nemeria! Mi incuriosisce tutta questa premura per una persona cui neppure piace.
Dunque la ragazza è una specie di informatrice per la famiglia e per la città in generale, eh? Molto, molto interessante. Anche l'idea del cambio di look per Nemeria non è affatto msle. La Jinian mancata ha dovuto buttar via ciò che nel suo aspetto la legava al passato e acquisire ben altre caratteristiche, connesse alla sua nuova vita: si può dire che sia stata una scelta dura, ma necessaria.
Complimenti per un capitolo davvero carino!

Recensore Junior
02/05/17, ore 10:00

Ciao!
Povera, povera Nemeria! Non tanto per i capelli, ma perché con essi ha tagliato l'ultimo collegamento materiale con quella che era, con le sue origini. Deve essere stato molto doloroso. Però l'idea di Noriko è giusta: era proprio necessario.
Ora restano solamente gli incubi, ma ho paura che le faranno compagnia ancora per molto tempo.
Che due strani personaggi Asuka e Arsalan! Ma mai come Pavona: chissà cosa nasconde...
Quel sorriso malinconico e il fatto che Nemeria veda in lei qualcosa di famigliare mi fa pensare che abbia a che fare con il suo passato. Si vedrà!
Come sempre: bravissima!
A presto!
Ciao
Giulia

Recensore Master
20/04/17, ore 22:30

Ciao!
Per prima cosa devo farti i complimenti per la frase, perché è bellissima. Sant’Agostino è stato un’ottima scelta e, come sempre, anche molto calzante.
Dispiace sempre molto vedere Nemeria in preda agli incubi, a quell’eterno ricordare lo strazio dello sterminio della sua tribù. Ogni ricordo una pugnalata (per lei e per noi). Rimembro che, studiando Nietzsche, un mio compagno si interrogava su quanto potesse avesse senso l’eterno ritorno di un qualunque istante della propria vita, se questo è negativo. Interessante, non trovi?
Comunque, sono contenta che Noriko sia stata al suo fianco e l’abbia abbracciata e consolata, prendendosi cura di lei. Non c’è nulla di cui abbia bisogno di più in questo momento che di una mano amica e una spalla su cui piangere. Questo cambierà inevitabilmente i loro rapporti e in futuro… chissà. Immagino che solo tu lo sappia con certezza.
Straziante la descrizione del quartiere della Pietra; come nel secondo capitolo, non ho accolto con piacere la minuziosità delle tue descrizioni, il loro realismo crudo e terribile. Si tratta, infatti, di una povertà assoluta che fa quasi male tanto è estrema e che ti fa dubitare della possibilità che questi ragazzini possano davvero farcela a sopravvivere più di qualche mese.
Arsalan e Azuka sono molto teneri, soprattutto con Noriko. Sembrano quasi dei… genitori per lei, o perlomeno si comportano come tali nei suoi confronti. E sono anche una delle poche, se non l’unica coppia delle tue storie a essere solida, con entrambi i membri vivi e un rapporto basato su affetto e complicità in egual misura. Mi sono piaciuti talmente tanto che ho quasi perdonato loro quello che hanno fatto dopo. Non tanto per il tatuaggio bellissimo e un po’ inquietante da membro onorario del popolo dell'Ukyio-e, quanto per aver tagliato i suoi bellissimi capelli, ricordo delle sue origini. Spero che, quando ricresceranno, lei possa farne l’orgoglioso simbolo della sua tribù.
Per quanto riguarda l’incontro finale con la misteriosa Pavona e la sua curiosità riguardo Nemeria… sento che sarà importante, in futuro e che potrebbe determinare una svolta nel destino della ragazza. Forse è ora di lasciare la Famiglia e… spiccare il volo.

Viviana