Recensioni per
Il principe dei cavalli
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
19/11/22, ore 14:08

Ciao, carissimo.
Perdona il disturbo, spero di non dare troppo fastidio.
La settimana scorsa, per cortesia di un'amica, ho montato in sella per la prima volta in vita mia e mi è salita la curiosità di questa storia. La "mia" cavallina era una Bardigiana, quindi di fatto un pony, molto testarda ma anche paziente. Non l'avrei mai detto, ma la mia amica - che la tiene in mezza fida - mi ha spiegato che è bravissima nel dressage.
Però, in quel poco che ho fatto, non credo sia la specialità che fa per me. Non ho il rigore mentale né la pazienza, mi piacerebbero gli ostacoli e la gimkana se non addirittura le corse. Anche se sono riuscita a finire in un albero da frutto e prendere tutti i rami di faccia girando al passo intorno al paddock. Tanto, purtroppo, non ho i mezzi economici per proseguire in questo sport.

Veniamo alla storia.
Mi è piaciuta molto, davvero: un racconto speculare in cui i due fanno le stesse cose, in modi diversi, con un crescendo d'ironia e tensione che si va stringere sempre di più per poi sfociare, ovviamente, in una notte di passione. Dico ovviamente perché ad una certa era palese che avessero una cotta l'uno per l'altro. C'è anche quel tono fortemente ironico de "Il Principe e il Povero" che mi è piaciuto molto.
E dunque, tutto è bene quel che finisce bene: hanno fatto il loro esordio, MALE, ma la stampa è stata clemente. Che ti devo dire, se il dressage individuale è andato male possono sempre rifarsi con il Pas de deux.
Tanti complimenti per questa storia furba, simpatica e con tanto amore per il mondo dei cavalli.
A presto! ^^

Recensore Veterano
07/07/19, ore 22:59

Ehilà!
Volevo leggere qualcosa di soft, e questa storia mi ha divertita moltissimo.
Purtroppo non sono un'esperta di dressage, ma sembra che tu lo sia, o che quantomeno ti sia informato molto.
Comunque sia, in quanto sportiva, non posso che apprezzare molto le introspezioni psicologiche dei personaggi, sull'ansia pre-gara o sull'ossessione per gli avversari più bravi, decisamente realistiche.

In un solo capitolo, hai tratteggiato la psicologia dei personaggi, e mi sembra di averli realmente conosciuti. Complimenti, serve una capacità rara per farlo.
È stato divertente vedere come si sono create due situazioni opposte, in cui entrambi fanno le stesse cose, ma in maniera diversa.

"Il Prussiano – in realtà era di Braunschweig, ma per un austriaco che si rispetti ogni tedesco è un maledetto Preuße "
Eh, già. Il maledetto Preuße.
A proposito di guerra dei Sette Anni...

Henry Morton Stanley.
Mr. Livingston, I suppose.
Ma quanto ti posso adorare?!

E la cosa che mi è piaciuta più di tutte, è stato lo humour, che è sempre ben accetto.

Alla prossima!

Recensore Master
02/03/18, ore 19:51

Mi piacciono molto i cavalli, ma non so nulla di dressage. Il mio commento non può essere tecnico quindi. La storia è molto ben riuscita sia per la costruzione speculare sia per i due protagonisti, che si piacciono pur non conoscendosi. All'inizio pare che la gara sia lo scopo fondamentale della vita, poi c'è quella brusca sterzata finale, che li caccia al fondo della classifica. In fondo, non era la vittoria quella che cercavano davvero.
Racconto molto ricco in termini ed espressività. Mi stupisci sempre!^^

Recensore Junior
21/08/17, ore 04:36

Che storia carina, alla fine mi ha strappato un largo sorriso.
È stato proprio bello vedere la parabola di passaggio tra l'odiarsi e l'amarsi.
Mi ha anche stupito inizialmente la scelta di raccontare la vicenda dal punto di vista di entrambi, però in senso positivo. Il lettore così è riuscito ad immedesimarsi bene in entrambi, senza prendere le parti di nessuno. Anche se a me personalmente piaceva più Holger, ma quelli sono dettagli.
È stato divertente il fatto che entrambi appendessero poster e gigantografie dell'altro, come se fossero loro stessi dei fan.
Poi mi è piaciuto un sacco il loro incontro. Ho pensato: "Oh, finalmente si vedono!".
E alla fine, dopo la grande rivelazione di Franz "Io sono gay", sono riusciti ad andare a letto insieme.
Ah, che soddisfazione.
Due protagonisti molto dolci e ben caratterizzati, raccontati in un modo curioso ed originale, rendono la storia molto particolare e decisamente apprezzabile.
Ottimo lavoro! ^^

Recensore Master
26/07/17, ore 08:40

Ciao, molto bello questo raccontino! I personaggi sono entrambi stupendi e li hai descritti talmente bene che sembra quasi di vederli. Pensa se fossero veri! Tra i due preferisco il tedesco in quanto è più schietto e meno divo. Avrei voluto qualche riga in più però, pensandoci bene, scrivere qualcosa della gara per cui erano lì sarebbe stato superfluo: la storia parla di loro due, non delle loro gare. Finito di leggere mi sono convinta che anche se uno di loro avesse vinto sarebbero rimasti insieme, l'aver fatto pena entrambi per la loro storia è tanto di guadagnato. Ora sono davvero liberi di fare quello che vogliono, più che altro si sono liberati di quella rivalità che li annebbiava.

Recensore Veterano
05/07/17, ore 16:14

Ciao! Come dicevo, approfitto del mio giorno libero per passare da queste parti, e questa os mi ha incuriosita (dressage e slash, ammetto di non aver mai letto nulla con i due temi assieme).
Penso di aver ridacchiato come una scema per tutto il tempo, a partire dalla battuta iniziale. Il rapporto tra i protagonisti, una rivalità che cela altro (mooolto altro), si sviluppa perfettamente scena dopo scena, tanto che al fatidico incontro nella real life mi sono ritrovata a fare una ola virtuale per queste due patate con i paraocchi (per fortuna esistono gli alcolici per smuovere le acque*-*).
Come sempre hai uno stile fantastico, non riuscivo a smettere di leggere, una combinazione perfetta di elementi comici, romantici e tecnici relativi al mondo dell'equitazione. Complimenti, non è da tutti.
Ecco, alla prossima!!^-^

Recensore Veterano
05/07/17, ore 14:19

Salve :)
Questa storia mi sembra di aver capito esssere un po' diversa rispetto a quella che tratti di solito. L'ambientazione è storicamente vicina a noi anche se mantieni sempre quel tratto "Old" che ti caratterizza. Hai un tuo stile perfettamente delineato e non ti allontani molto da quello che è il mondo della scrittura professionale, il tuo stile mi ricorda un po' quello di Heinrich Böll in "Opinioni di un Clown", un libro che mi sento di consigliarti :)
Adoro la precisione che metti nella scelta delle terminologie, dei nomi, nell'utilizzo anche di parole straniere.
La storia è leggera ma tratta di un tema decisamente originale, anche se non conosco assolutamente questo mondo lo hai descritto perfettamente e anche con una certa ironia forse. La cosa più interessante è stato ossevare come scena per scena si sviluppava "l'ossesione" del protagonista per il suo avversario che è un po' quello che succede a tutti noi quando ci "fissiamo" su ua persona con cui magari non abbiamo neanche mai parlato, in modo paradossale indaghiamo tanto da iniziare a conoscerlo più di noi stessi. 
Sarebbe stato (a mio modestissimo parere) se il tutto non fosse sfociato nella passione fisica, forse avrebbe mantenuto una linea più psicologia, ma questo è un mio gusto.
Non posso che rinnovare i complimenti! :)

 

Recensore Veterano
14/06/17, ore 15:42

Buon pomeriggio, caro Old Fashioned!
Finalmente una storia a tema equitazione! *-*
Sono stata fantina per due anni, e l'equitazione mi manca terribilmente, eppure il dressage non mi è mai piaciuto particolarmente: mi è sempre sembrato troppo forzato, in un certo senso inquietante, poiché le mosse dei cavalli sono molto schematiche, quasi a scatti. Ma questa storia è riuscita a sdrammatizzare perfettamente questa disciplina, soprattutto verso la fine, superata la diatriba di spionaggio tra i due giovani e iniziata la fase di amicizia e qualcosa in più. E' curioso come la diffidenza, più che l'odio, possano trasformarsi in amore. Simpaticissime le ultime scene, soprattutto quelle della vergogna post-amplesso xD. Hai usato anche parole abbastanza audaci, ma non volgari, e hai alleggerito la tematica per renderla divertente e anche tenera. Le ultime righe sono state in assoluto le mie preferite. Decisamente.
Perciò, complimenti per questa piccola storia che mi ha allietato la giornata! :)
Alla prossima,
B a s i l e u s

Recensore Veterano
13/06/17, ore 17:29

Storia molto carina, anche perché tratta di una argomento che non conoscevo affatto! E mi ha piacevolmente colpito il fatto che a differenza delle altre tue storie questa abbia un'ambientazione contemporanea e finisca bene ahahah xD

Crilu

Recensore Veterano
23/05/17, ore 14:50

Non conosco il dressage, non vado a cavallo, anzi, sono animali che mi intimoriscono, ma ho amato la storia. Mi è piaciuto come i personaggi siano stati delineati con cura e prevalentemente uno con gli occhi dell'altro, in modo tutt'altro che scontato. Pur non conoscendo la disciplina è interessante vedere la competenza con cui ne parli e il modo in cui i due personaggi si studino attraverso i filmati... I comportamenti dell'austriaco più di una volta mi hanno fatta sorridere, il che non guasta... Sono capitata sulla tua pagina per caso ma credo proprio che approfondirò la lettura dei tuoi testi!

Recensore Master
29/04/17, ore 13:30

E la recensione numero mille va a... questa storia assolutamente deliziosa <3
No davvero, mi è piaciuta come non mai, dall'inizio alla fine.
Tutta l'escalation è gestita con un ritmo perfetto e incalzante, e il finale, nonostante i nostri siano arrivati agli ultimi posti, non lascia per niente l'amaro in bocca, anzi.
La naturalezza con cui si incontrano e passano la notte insieme ha dell'incredibile. Se l'erano "chiamato" tutti e due, anche se un po' inconsapevolmente, ed era da parecchio che entrambi non pensavano ad altro... mascherando le reciproche cotte/ossessioni con la competizione sportiva. Inoltre nell'incontrarsi, i due dimostrano anche un bel carattere che va oltre quello che ci era stato mostrato fino a quel momento: von Seydlitz è una persona genuina sotto la facciata da damerino, e Holger un ragazzo simpatico e alla mano una volta vinta la timidezza.
Certo, sarebbe stato meglio che il tutto fosse capitato magari uno o due giorni prima in modo da non compromettere la gara, ma alla fine va bene così ;)

Mi è dispiaciuto non sapere nulla del dressage: immagino che avrei colto più sfumature, e ti dirò che mi è venuta una gran voglia di informarmi.
Ti faccio i miei complimenti per questo piccolo capolavoro, dalle sfumature veramente geniali. Continua sempre a deliziarci con le tue opere per i secoli a seguire <3
Ti abbraccio!

~Sky

Recensore Junior
27/04/17, ore 11:38

Buondì ~
Fin dalla trama sembrava trapelare quella dose di Angst che tanto adoro e direi che le mie aspettative non sono state deluse.
Quello che all'inizio pare semplice rivalità si trasforma inizialmente in odio fino a sprofondare in una pura e complementare ossessione tra Franz ed Holger, che tanto mi ricordano quando ero una roleplayer molto più accanita di adesso e che muovevo, per così dire, un viennese snob con il pallino dei lipizzani (e della scuola di equitazione spagnola, ovviamente) che un bel giorno conobbe un buon tedesco di Potsdam (un Preuße, prarafrasando Franz) e che oramai festeggiano qualcosa come cinque anni di felice relazione. Sono davvero brava a portare avanti relazioni fittizie.
Tornando alla storia. Conosco ben poco il mondo dei cavalli (presi una lezione di equitazione anni fa) ed ancor meno sul mondo sportivo che vi ruota attorno. Però è sempre bello leggere un racconto che tratta uno "sport" inusuale come quelli equestri. In particolare il dressage, disiplina molto precisa e coreografica dove l'affiatamento cavallo-cavaliere è espremamente importante. Però, inutile dirlo, avere un Lipizzano come compagno è in partenza un vantaggio, dato che è quasi il simbolo del dressage, soprattutto in Austria. Adoro gli scenari della Mitteleuropa.
I due giovani, nonostante le profonde differenze e l'odio che li accomuna, sono uniti dallo stesso amore per la disciplina e da una medesima bravura. Purtroppo chi ha i soldi diventa famoso e chi non li ha si accontenta di un ritaglio sul giornale locale. La vità è così.
Complice l'alcool e lo "shock" per così dire, del casuale incontro in hotel, finiscono per smontare in una semplice discussione un po' brilla tutti i loro muri di gomma che si erano creati e, più che odio, alla fine il loro era solo una profondissima infatuazione. Bellissimo quando i due PV si alternano per esprimere reciproca invidia con parole pressochè simili. Alla fine nutivano stima l'uno dell'altro, senza troppi scrupoli ad ammetterlo.
Forse Franz ed Hogler non hanno vinto la gara ma, a conti fatti, hanno guadagnato qualcosa in più. Forse in un futuro che non ci è dato conoscere si incontreranno di nuovo in qualità di amichevoli rivali e testeranno davvero le loro capacità. Ma adesso sono giovani, lasciamo che si divertano per un po'.
Un ottimo racconto, scorrevole e particolare su una disciplina poco nota. Le tue storie sono sempre grandiose.
Alla prossima ~

Nuovo recensore
24/04/17, ore 10:45

Appena ho letto proprio per caso l'introduzione di questa storia, per poco non sono saltata sulla sedia per l'emozione. "Oddio, una storia sui cavalli!" Come recita il nome del bel Lipizzano di Franz: qui su EFP, o proprio in generale fra la gente che scrive, è proprio "Cosa Rara". Perciò, appena ho visto questa storia, mi sono subito precipitata a leggere!
Piccola premessa d'obbligo: da brava ostacolista che sono, ho una certa avversione e antipatia per il dressage (pure il mio cavallo), soprattutto quando ti obbligano a fare un paio di garette "da principio", con allenamenti connessi per migliorare stile, postura, eccetera. Come ha anche detto Urusla, e ha tutto il mio appoggio, anche io trovo il dressage una disciplina che richiede un sacco di precisione, di puntigliezza. Io mi vanto di essere quasi rozza a cavallo, e di conseguenza prediligo le discipline che richiedono una maggior dose di adrenalina.
Perché tutto questo? Perché, nonostante questo sia un racconto che ruota attorno al dressage, ho ADORATO questa storia! Perciò innanzitutto ti ringrazio di averla pubblicata perché mi hai regalato davvero dei momenti piacevoli, e se scrivessi qualcos'altro sui cavalli avresti tutta la mia stima e la mia immensa gratitudine (^-^).
Certo, mettere un Holsteiner contro un Lipizzano è un po' una cattiveria, ma lasciamo perdere (xD).
L'ambientazione è davvero magnifica e azzeccatissima. Prendere proprio il panorama tedesco/austriaco come scenario per la storia era in assoluto la scelta migliore (chi meglio di loro possono dire di essere gli dei del dressage?). Anche gli atteggiamenti dei due protagonisti, soprattutto quello di Franz, ricalca proprio un po' quello che ti aspetti da quell'ambiente lì. Molto principesco, quasi fuori dal mondo. Ragazzi che, una volta in sella, cambiano quasi aspetto esteriore e, una volta nel rettangolo, diventano quasi creature eteree, un tutt'uno con il cavallo. Franz secondo me rappresenta davvero bene questo aspetto della disciplina. E - questa è più una considerazione personale rivolta proprio direttamente a Franz - mi ritrovo molto anche a condividere le sue idee riguardo il dressage. Il fatto che sia un'arte vera e propria, e che sarebbe bello a volte togliere quell'aspetto ingessato (con cilindro, plastron, eccetera), e lasciare che cavallo e cavaliere siano liberi di esprimersi in performance più libere. Ecco perché io di solito preferisco assistere al dressage a ritmo di musica, quello proprio in composizione libera. Quando vado a vedere qualche garetta "normale", mi stufo già dopo tre binomi...
Ah, comunque posso davvero capire la frustrazione del povero Holger che nota questo atteggiamento un po' ribelle in Franz, ma poi si ritrova davanti a lui che vince tutte le gare. Persone così sono davvero insopportabili (xD) e ci sono dappertutto, in qualsiasi ambiente, da quello scolastico a quello sportivo.
Parlando proprio dei personaggi, mi è piaciuto molto anche il contrasto fra i due. Uno che è una sorta di figlio di papà che sembra avere avuto tutto dalla vita su un piatto d'argento, e l'altro che si è guadagnato la sua posizione con sudore e lavoro. E' un'accoppiata anche abbastanza frequente nella narrativa, ma io la trovo sempre vincente, e anche qui secondo me rappresenta bene due spaccati del mondo dei cavalli.
Una delle cose che più ho amato di questa storia è come il mondo dell'equitazione sia davvero palpabile. Il lessico, i termini esatti, alcune considerazioni come "quell'alt è perfetto!" o "non ha il cavallo alla mano", o "dare una tirata in bocca"... si vede che questo racconto è stato scritto da qualcuno che sa davvero come funzionano le cose in quell'ambiente.
Comunque, alla fine sono stata davvero felice per entrambi i ragazzi. E' un sentimento più comune di quello che sembra: partire con "odio, odio, odio quella persona!", fino a che quell'odio diventa una sorta di maschera per un'ossessione di tutt'altro genere. Un'ossessione che si vuole nascondere prima di tutto a se stessi. Ho letto anche altre storie che partivano da questo presupposto, ed è un particolare che mi piace sempre, soprattutto nelle storie d'amore.
Comunque, faccio i complimenti a entrambi i ragazzi per essere riusciti a trovare la forza mentale per "intrattenersi" la notte prima della gara. Io prima di una gara ancora un po' non ho la forza nemmeno di mangiare (xD).
Far perdere la gara a entrambi è stata poi secondo me una mossa molto onesta sia nei loro confronti che in quelli del lettore. Un finale un po' agrodolce, è vero, ma sapere che comunque sono rimasti assieme mi ha fatto terminare la lettura con un bel sorriso. Poi sono giovani! Chissà quante altre occasioni avranno per vincere qualche concorso...
Parlando di stile di scrittura, ho trovato il racconto molto fluido, incalzante, e ben mostrato. Una lettura davvero piacevolissima in ogni punto di vista!
Di nuovo grazie per aver condiviso questa storia e per la piacevolissima lettura! Complimenti ;)

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(Recensione modificata il 24/04/2017 - 10:48 am)