Recensioni per
Il mostro di Galgenberg
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 78 recensioni.
Positive : 78
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/06/17, ore 14:42
Cap. 4:

E siamo arrivati alla fine.
Devo dire che mi ha fatto un po' strano leggere al presente, ma verso la metà del racconto ho iniziato a farci l'abitudine ^^ Thellmman è inattaccabile, anche il medico l'ha infine capitolo: è vero che generalmente le credenze diffuse, persino la logica, non ci permettono di capire dove inizi la realtà e dove si ferma la fantasia. Anche adesso, se vogliamo essere esagerati, possiamo davvero affermare con certezza che il mondo in cui viviamo è reale? Possiamo affermare che tutto ciò che vediamo è vero? (Quest'ultima cosa è un no a prescindere, visto che parte di ciò che vediamo è creato dal nostro cervello per non stressare la nostra vista). Ovviamente sono discorsi molto complessi, la concezione della realtà alle volte è molto relativa, e dipende anche dall'esperienza. 
Lo psichiatra ha dovuto completamente cancellare le proprie esperienze passate e aprire la mente, infatti, per comprendere che in fondo il collega aveva ragione; certo, sarebbe stato meglio che gli avesse diagnosticato la pazzia, condannandolo o al manicomio o alla forca, ma questo putroppo per lui è un altro paio di maniche. Epilogo? Ma quale epilogo: la storia inizia e finisce con un referto, ed è tutt'altro che finita. Chissà se la donna verrà mai fermata, prima di diventare troppo abile per essere uccisa.
Ma visto che non è detto che continui... Cosa ha sbagliato lo psichiatra? Ha commesso anche lui un errore o è la natura della formula stessa ad essere malvagia? Certo, è difficile che uno che non si sia mai occupato di occulto possa risolvere il problema di Thellmann, eppure ne sembrava convinto...
In ogni caso, la storia è davvero ben fatta, complimenti! Rapida e d'impatto, senza effetti speciali come combattimenti e trame intricatissime, solo un crescente senso di ansia che si consolida nel terzo capitolo, lasciando a quest'ultimo una breve calma prima della tempesta.
A presto
Spettro94 

Recensore Master

Ma che ansia. Giuro, questo capitolo è un continuo salire fino a raggiungere un climax macabro e mistico al tempo stesso; veramente un lavoro coi fiocchi. Si vede la creatura perdere la natura di automa vivente man mano che si nutre di sangue e carne fresca; ma più si nutre, sperimentando emozioni e persieri "umani" e più un efferato istinto bestiale lo forzava a cercarne ancora, e ancora, e ancora. Bellissime le parole "cogente imperio", che riassumono in moso poetico e solenne la situazione dell'ormai ex non morto. Le reazioni del dottore e del paese, le ronde, i dettagli macabri dello smembramento delle vittime. Tutto ciò, veramente ben fatto, va però in contrasto con il finale. E qui va fatto un discorso: da critico ho apprezzato comunque questa crescita del mostro, che ha tentato di farsi uccidere per non dover assassinare altri innocenti o l'uomo che ha amato negli ultimi mesi di vita, tuttavia da lettore accanito, quindi giudizio personalissimo, non posso non confessrare l'ultima parte mi ha svuotato di tutta la carica e la temsione accumulata per tutto il capitolo. Mi aspettavo davvero uno scontro, una fuga, magari un insieme fortunoso dei due; vedere il medico struggersi nel terrore e nella colpa, arrivando a ucciderlo per puro istinto di sopravvivenza e forza della disperazione. Non è brutto come finale, ma l'hype che mi hai fatto salire in questi due capitoli si è un attimo freddato, e di questo ne sono rimasto un filo dispiaciuto. Ciò non toglie che il lavoro che hai fatto è stato superbo, e che comunque non vedo l'ora di leggere come va a finire; sono sicuro che gli appunti che ha lasciato nel cassetto si riveleranno fatali.
D'altronde, il collezionista di Praga l'aveva avvertito, e la colpa degli omicidi, infine, è solo sua.
A presto!
Spettro94

P.S. Stanotte mi sognerò questo mostro, lo sento xD

Recensore Master
09/06/17, ore 11:51
Cap. 1:

Eccomi, come promesso.
Posso qui confermare che il tuo stile asciutto e scarno qui ha raggiunto il culmine, e non è una critica. Anzi!
Lo stile, la scelta della prima persona, i fatti narrati con rigore marziale, la cura degli elementi storici mi hanno ricordato l'atmosfera di Dracula, di Bram Stoker, il tutto trasportato in una cittadina del nord della Germania. Si respira la stessa aria di raziocinio che incontra l'irrazionalità, proprio come tra il dottor Seward e il suo paziente nei momenti più calmi e tranquilli, Renfield, o tra Seward e il dottor Van Helsing, quando cerca di far capire al collega che i mostri esistono e che la mente di un dottore deve sempre rimanere aperta, anche all'inverosimile.
E mi par di capire, dalla decapitazione e dallo sfondo narrativo, che la trama sfrutta una creatura altrettanto maligna, del folklore di quel secolo.
La scena è molto curata, così come lessico e ambientazione. Ho apprezzato tantissimo la tua cura per i dettagli e per le ricerche che si denotano dalla narrazione, il lavoro che c'è dietro è davvero mirabile.
La storia mi ha catturato per due motivi: uno è lo stile, interessante e "fuori tempo" ma che hai saputo sfruttare appieno per calare il tuo scritto in tutt'altra epoca; e poi il confronto tra i due "dottori". Un dottore è chiamato ad analizzare un suo collega, il quale, all'apparenza pazzo e preda di attacchi omicidi, si mostra padrone di se stesso e detentore di un segreto sconvolgente.
La caratterizzazione dei due personaggi, nonostante sia solo agli inizi, mi ha subito fatto capire alcune cose: abbiamo l'uomo posato, asciutto, pronto a etichettare ogni più piccolo dettaglio (questo è stato un particolare aiutato dal tuo stile, mentre "elenchi" l'aspetto fisico dell'altro) e a dargli una definizione (piega romantica, tratti seri), scettico e sicuro delle sue conoscenze; e poi abbiamo l'uomo che gioca con poteri più grandi di lui, che esplora e che si è macchiato di un orrendo crimine, che trascende il potere umano, timoroso di Dio adesso che vi deve fare i conti e preoccupato da un potere che sembra avere appena risvegliato. Che ce ne siano altri, come il povero disgraziato morto di tubercolosi?
Un altro complimento va a come hai redatto, in modo credibile, il verbale del poliziotto; questo si aggiunge ai pregi di questa nuova storia.
Andrò presto avanti con la lettura, per ora mi fermo qui e ti faccio i miei complimenti.
A presto!

Eccomi ^^
Dunque, se volevi farmi sentire un ingorantone in materia, con frasi in latino e citazioni... ci sei riuscito xD. Scherzi a parte, la storia prende, e molto. Il baldo giovine, non così baldo fino alla fine, ha attratto davvero il giovane medico, si parla addirittura d'amore; le cure prestategli in questo periodo di completa clausura sono state un misto di profesionalità e amore, come si evince anche dalla gita alle rovine. Lungi da me fare critica, ma baciare un malato di tubercolosi non dovrebbe essere controprodente? Insomma, non si può neanche dire che il dottore non lo sapesse: si è girato quando ha starnutito, giusto all'inizio della storia. Forse al tempo non avevano collegato le cose, forse è solo una distrazione; in ogni caso, ho elaborato due teorie: o che hai dei globuli bianchi così in forma che il suo corpo sembra essere uno Stato di Polizia, dove non si muove paglia se questi non vogliono, o qualche pratica occulta di basso livello l'ha fatta davvero ed è immune da malattie come la tubercolosi :) Che il baldo giovane e aspirante militare fosse stato vittima di un rituale l'avevo già pensato lo scorso capitolo, con le scritte in ebraico citate nel rapporto, ma non pensavo che l'avrei visto così presto. I miei complimenti sono dovuti: ogni scelta è ben spiegata e logica, e i dialoghi tra i due personaggi sono appassionati e filosofici; un po' come Hans e Stuart, ma qui non sono nemici. nè hanno visioni della vita così differenti. Condividono passioni, hanno rispetto reciproco, come hai anche citato, ed è normale che si siano trovati ben prima dei due aviatori. Così è normale anche il fatto che il dottore, i nomi li devo un secondo memorizzare xD, non facia un piaega e di punto in bianco cerca di salvare l'amato grazie all'occulto: lui ci è già passato, e le vecchie abitudini sono dure a morire, come dimostra il fatto che non ha abbandonato i libri, nonostante li consideri un peccato di gioventù ;) Veramente ottimo, passerò il prima possibile a leggere anche l'altra parte, forse già domani.
A presto!
Spettro94

Recensore Master
05/06/17, ore 12:11
Cap. 1:

Non ricordo se era stata questa la storia che mi avevi suggerito, nel caso avvertimi che leggo pure quella.
Un intro molto interessante, a mo' di rapporto di polizia. questa storia inizia in maniera empirica: le conseguenze sono agli occhi di tutti, addirittura espresse con una certa nota di fomralità, di solennità. Spetta a noi e al nostro strizzacervelli di turno scovare la verità tra le sfumature della mente del paziente, tra i suoi deliri, forse anche nelle leggende soprannaturali. Qual'è la verità? Che sia un semplice assassinio da parte di un medico in un raro quanto furioso raptus omicida o qualcosa di più? Sarà interessante vedere chi tra questi due uomini di scienza riuscirà ad avere la meglio sull'altro, dialetticamente parlando. Si prospetta infatti uno scontro di nervi, di botte e risposte, di intuito e illusione. Perché, per quanto uno possa aver studiato, non credo che discernere la mente di un estraneo sia semplice, per niente.
Alla prossima
Spettro94

Ti rinnovo anche qui i complimenti fatti in precedenza :) Il capitolo si legge che è una meraviglia e ho apprezzato molto il crescendo insito nella relazione tra Eric e il Dottor Thellmann. Un amore così forte da accecare persino le menti più analitiche... top. Mi sono lasciata trasportare dalla malinconia che trasuda tra le righe e devo ammettere che mi dispiace per il nefando motivo che li ha fatti incontrare.
Ma, a mio avviso, la vera chicca è la ricerca del medico, pronto ad abbandonare la razionalità per l'occultismo.
La scoperta dei libri, il viaggio verso Praga, l'incontro con Zadock... Mi hanno incollata alla schermo. Poi va beh, è anche vero che adoro il genere, per cui m'inchino alla tua abilità di descrivere l'argomento così bene XD Ho apprezzato molto anche i vari riferimenti esterni, che hanno arricchito il capitolo.
Punto in più anche per la fine. Davvero magistrale.
Appena ho tempo leggo anche il resto, promesso! :)

Recensore Junior
04/06/17, ore 18:15
Cap. 1:

Inizio davvero magnifico, non c'è che dire.
Il tuo stile è molto fluido e descrittivo, accompagna in modo sublime il lettore all'interno della vicenda, catturandolo nei fatti. Ho molto apprezzato anche l'atmosfera che si respira tra le righe; una sorta di miscuglio tra Frankestein e Lovecraft.
Sono davvero curiosa. Corro a leggere il prossimo capitolo :)

Recensore Junior
31/05/17, ore 20:05
Cap. 4:

Come promesso eccomi qui! Mi piace tantissimo come scrivi: il tuo stile mi ricorda i miei amati libri di letteratura inglese, (anche se poi siamo in ambiente tedescofono) e le frasi in latino danno sempre un tocco di classe. "L'umanità sotto il ghiaccio" che citi mi rimanda ai ghiacciai di Mary Shelley, tanto che il protagonista tenta un esperimento anch'esso creando una creatura, (perdonami l'annominazione), che si trasforma lentamente in un incubo. Il dottore all'inizio è fiducioso di queste forze misteriose che riportano l'amato in vita, ma poi viene catturato dalla disumanità di ciò che vede, una creatura che da fantasma diventa quasi zombie nutrendosi di carne umana. Esegue gli ordini proprio come il golem ebraico, quasi presago, in un ambiente tedescofono. Ho amato i riferimenti a Galvani, che hanno ispirato anche Mary Shelley, per esempio, e la letteratura di fine Ottocento, (quindi lo stile è molto immersivo nel genere), ma soprattutto ho amato le scene d'amore: un amore delicato, fatto più di sentimenti che di carnalità, dei due protagonisti. La cosa che più mi ha colpito è che l'oggetto amato si trasforma lentamente in fenomeno mediatico attraverso i giornali, perché viene alla fine odiato. Forse è una riflessione un po' avulsa dal contesto però sembra quasi che siano gli altri a cambiare di più attorno al "mostro" più che lui stesso, come con la creatura di Mary, dove non è lui ad essere il vero mostro, ma lo scienziato che lo aveva creato.

Nuovo recensore
31/05/17, ore 19:48
Cap. 4:

Ciao! Finalmente ho il tempo per recensire le tue opere che ho letto. 
Parto con questa, in quanto colei che ho apprezzato maggiormente. L'alchimia, le trasmutazioni, l'esoterico e via dicendo mi hanno sempre profondamente appassionata.
Devo dire che tu sia uno dei migliori scrittori su Efp che io conosca. Il connubio di storie peculiari, scrittura ottima, citazionismo e esistenzialismo presenti nelle tue opere le rendono d'un calibro superiore alla norma. Sei veramente un ottimo scrittore. 
Per quanto riguarda l'ambito sintattico-grammaticale, ho già espresso cosa io pensi e la mia opinione non è variata, tutt'altro. Ho apprezzato molto leggere le tue storie più serie e mature, trovandovi non solo molti riferimenti alla letteratura/mitologia, ma anche riflessioni profonde e lugubri. 
Trovo tu sia in grado di gestire perfettamente i fili narrativi, e la suspance è un elemento caratterizzante di ogni capitolo. Il lettore non si annoia, segue con peculiare attenzione ogni singola frase. 
Ho trovato l'idea del finale aperto spettacolare, che assomiglia vagamente alla concezione di Schopenhauer del susseguirsi degli eventi.
Dal mio personale punto di vista, ho apprezzato ogni cosa di questa storia. Il tema trattato, quello dell'uomo che spezza le leggi della natura dichiarandosi ''super partes'' e finendo immancabilmente in un abisso di follia e oscurità. L'uomo che tenta di sostituirsi a ''Dio'', la morte, e crede di poter riavere ciò che immancabilmente diviene polvere. L'uomo affascinato e stregato dall'Oscuro, dal vietato. I personaggi, vividi e reali, i loro sentimenti descritti minuziosamente, i loro affanni.
Ho amato particolarmente questa tua riflessione: ''Ma anche l’uomo più equilibrato del mondo, se esce dal misero cerchio di luce che la civiltà disegna nel buio della nostra mente, diventa un mostro''. Veramente toccante, lapidaria e veritiera. 
Meriti veramente tanto.
A presto.

Recensore Junior
25/05/17, ore 01:47
Cap. 4:

Ho letto questa storia tutta d'un fiato e, che dire, è fenomenale! Mi ha lasciata col fiato sospeso,  mi ha fatta emozionare, sperare che il giovane si potesse riprendere, e poi rabbrividire di fronte all'orrore che era diventato. Il finale aperto che si conclude con il rapporto di polizia come era iniziata tutta la storia è secondo me azzeccatissimo.  Non posso far altro che rinnovare i miei più sinceri complimenti, non capita spesso di trovarsi di fronte a scritti così belli! Detto ciò,  spero di non sognare niente di simile stanotte!
P.S.  ho scoperto i tuoi racconti da poco, ho finora letto "Il cavaliere di Valsgarde " oltre a questo, ma mi precipito a leggere il resto, merita tantissimo!  

Recensore Master
23/05/17, ore 10:52
Cap. 4:

Buongiorno! Quindi Leitner non ha avuto maggior fortuna di Thellmann, a quanto vedo.
A parte le logiche conclusioni, voglio lasciarti il mio parere sulla storia, oltre a ciò che ti ho già scritto nel precedente commento.
Benché sia una storia horror è scritta con un tale romanticismo ed una tale poesia, specialmente nei due capitoli centrali narrati direttamente da Thellmann, da avermi fatto a tratti dimenticare la natura principale del racconto. Come si può biasimare il giovane dottore per aver tentato di riportare in vita l'oggetto del suo amore, benché con metodi oscuri? La forza del suo sentimento nei confronti del ragazzo è tale da non conoscere limiti né confini, come del resto accade alla fine a Leitner nei confronti della moglie. Non mi sento di condannarli per come si sono comportati, hanno anzi avuto un coraggio straordinario.
Geniale, inoltre, concludere il tutto così com'è cominciato, con la lettera del poliziotto che trova i cadaveri.
Per concludere ti rinnovo i miei complimenti, sia per la trama che per lo stile impeccabile: devi sapere che io leggo tutto, rigorosamente, a voce alta, e per me è stato un piacere immenso immergermi completamente nella lettura del racconto, immaginando ogni scena nella mia mente e struggendomi insieme con il protagonista.
Quindi, ti faccio "chapeau".
A presto!

Come promesso, sono di nuovo qui, a recensire sia il prologo che questo primo capitolo.
Innanzi tutto adoro le storie horror, quindi mi colpisci in un punto debole. Seconda cosa devo ammettere tutta la mia ignoranza riguardo alle dotte citazioni che fai nel testo e che non fanno altro che arricchirlo.
Mi ha colpito profondamente, nel testo, il romanticismo che hai usato nel descrivere sia fisicamente che caratterialmente entrambi i personaggi principali, per non parlare poi dell'amore che il medico prova per il giovane ammalato, così struggente nella sua impotenza da avermi fatto sia commuovere che immergere completamente nella lettura. Purtroppo ora non ho tempo per continuare a leggere, ma di sicuro lo farò appena possibile, perché devo assolutamente sapere come si svolge il seguito della storia.
Anche questa scritta correttamente, senza errori, con uno stile scorrevole e coinvolgente.
A presto!

Recensore Master
21/05/17, ore 21:17
Cap. 4:

Tra le mille cose da fare riesco a passare qui solo adesso, chiedo venia :P

Insomma, che epilogo fantastico. Anzi che "Epilogo?", in pieno stile romanzo ottocentesco, dove l'epilogo di una storia non è che un possibile preludio a qualcosa di più grande.
La fine di questa storia è cruda ma anche lirica, nei dialoghi dei due uomini di scienza, che hanno entrambi ceduto alla chiamata dell'occulto.
Una trama lineare ma raccontata talmente bene che tiene con il fiato sospeso, che fa sobbalzare a ogni rigo, e che coinvolge con una suspance incredibile.
"Ma anche l’uomo più equilibrato del mondo, se esce dal misero cerchio di luce che la civiltà disegna nel buio della nostra mente, diventa un mostro" CHE BELLO.
Non so che dire, sono ammirata da queste righe. Ultimamente stai dando il meglio di te, e insomma non smettere mai di scrivere, mai eh. Mai.

Troppo geniale il fatto che la storia si chiude con un rapporto di polizia, esattamente come si era aperta. Che il dottore scettico vive una situazione simile a quella del dottore innamorato, due animi similissimi e diversi che sembrano scontrarsi, ma che alla fine commettono lo stesso grave errore.
Le persone alla fine sono persone, e questo il Diavolo lo sa bene, Diavolo inteso come sonno della ragione che genera mostri.

Davvero un capolavoro. Se questa storia non arriva prima classificata, mi trovi a lanciare petardi sul contest(?).
Vado a recensirti anche di là :3

~Sky

Recensore Master
21/05/17, ore 10:52
Cap. 4:

Gran bella conclusione!
Ho apprezzato che qualcuno abbia notato che l'omosessualità era considerata una malattia mentale, negli scorsi capitoli mi aveva sorpresa la disinvoltura del medico e di Erich nei confronti della situazione. E ho apprezzato molto la riflessione sulla pazzia: è verissimo che spesso e volentieri a un criminale sono attribuiti problemi mentali solo per tranquillizzarsi, per rassicurarsi che la maggioranza delle persone 'normali' non lo farebbe mai. E invece esperimenti di psicologia hanno dimostrato che nelle giuste circostanze, chiunque può fare qualunque cosa.
Il finale è stato ottimo: c'era quel momento di speranza che Leitner avesse capito come evitare i danni collaterali, e invece ...
Complimenti, questa è stata, in generale, una gran bella storia!

Recensore Master
20/05/17, ore 16:22
Cap. 4:

Eh, questo prologo col punto di domanda mi aveva incuriosita... infatti è un prologo per modo di dire, perchè la storia sembra ripetersi... lo farà all'infinito???? Leitner, che all'inizio non credeva al giovane medico, ha voluto provare sulla "sua pelle" e su quella della moglie le formule magiche, pensando che tanto non aveva nulla da perdere... ma ha poerso la sua vita, condannando la moglie alla dannazione...
Bellissimo finale, complimenti su tutto: come è scritta la storia, ambientazione, trasformazione dei personaggi... semore un gran 10 e lode, mio caro!
Avvisami quando inizi un'altra storia... ehehehe!!!!;))))

A presto!
Micia