Recensioni per
Il mostro di Galgenberg
di Old Fashioned
E siamo arrivati alla fine. |
Ma che ansia. Giuro, questo capitolo è un continuo salire fino a raggiungere un climax macabro e mistico al tempo stesso; veramente un lavoro coi fiocchi. Si vede la creatura perdere la natura di automa vivente man mano che si nutre di sangue e carne fresca; ma più si nutre, sperimentando emozioni e persieri "umani" e più un efferato istinto bestiale lo forzava a cercarne ancora, e ancora, e ancora. Bellissime le parole "cogente imperio", che riassumono in moso poetico e solenne la situazione dell'ormai ex non morto. Le reazioni del dottore e del paese, le ronde, i dettagli macabri dello smembramento delle vittime. Tutto ciò, veramente ben fatto, va però in contrasto con il finale. E qui va fatto un discorso: da critico ho apprezzato comunque questa crescita del mostro, che ha tentato di farsi uccidere per non dover assassinare altri innocenti o l'uomo che ha amato negli ultimi mesi di vita, tuttavia da lettore accanito, quindi giudizio personalissimo, non posso non confessrare l'ultima parte mi ha svuotato di tutta la carica e la temsione accumulata per tutto il capitolo. Mi aspettavo davvero uno scontro, una fuga, magari un insieme fortunoso dei due; vedere il medico struggersi nel terrore e nella colpa, arrivando a ucciderlo per puro istinto di sopravvivenza e forza della disperazione. Non è brutto come finale, ma l'hype che mi hai fatto salire in questi due capitoli si è un attimo freddato, e di questo ne sono rimasto un filo dispiaciuto. Ciò non toglie che il lavoro che hai fatto è stato superbo, e che comunque non vedo l'ora di leggere come va a finire; sono sicuro che gli appunti che ha lasciato nel cassetto si riveleranno fatali. |
Eccomi, come promesso. |
Eccomi ^^ |
Non ricordo se era stata questa la storia che mi avevi suggerito, nel caso avvertimi che leggo pure quella. |
Ti rinnovo anche qui i complimenti fatti in precedenza :) Il capitolo si legge che è una meraviglia e ho apprezzato molto il crescendo insito nella relazione tra Eric e il Dottor Thellmann. Un amore così forte da accecare persino le menti più analitiche... top. Mi sono lasciata trasportare dalla malinconia che trasuda tra le righe e devo ammettere che mi dispiace per il nefando motivo che li ha fatti incontrare. |
Inizio davvero magnifico, non c'è che dire. |
Come promesso eccomi qui! Mi piace tantissimo come scrivi: il tuo stile mi ricorda i miei amati libri di letteratura inglese, (anche se poi siamo in ambiente tedescofono) e le frasi in latino danno sempre un tocco di classe. "L'umanità sotto il ghiaccio" che citi mi rimanda ai ghiacciai di Mary Shelley, tanto che il protagonista tenta un esperimento anch'esso creando una creatura, (perdonami l'annominazione), che si trasforma lentamente in un incubo. Il dottore all'inizio è fiducioso di queste forze misteriose che riportano l'amato in vita, ma poi viene catturato dalla disumanità di ciò che vede, una creatura che da fantasma diventa quasi zombie nutrendosi di carne umana. Esegue gli ordini proprio come il golem ebraico, quasi presago, in un ambiente tedescofono. Ho amato i riferimenti a Galvani, che hanno ispirato anche Mary Shelley, per esempio, e la letteratura di fine Ottocento, (quindi lo stile è molto immersivo nel genere), ma soprattutto ho amato le scene d'amore: un amore delicato, fatto più di sentimenti che di carnalità, dei due protagonisti. La cosa che più mi ha colpito è che l'oggetto amato si trasforma lentamente in fenomeno mediatico attraverso i giornali, perché viene alla fine odiato. Forse è una riflessione un po' avulsa dal contesto però sembra quasi che siano gli altri a cambiare di più attorno al "mostro" più che lui stesso, come con la creatura di Mary, dove non è lui ad essere il vero mostro, ma lo scienziato che lo aveva creato. |
Ciao! Finalmente ho il tempo per recensire le tue opere che ho letto. |
Ho letto questa storia tutta d'un fiato e, che dire, è fenomenale! Mi ha lasciata col fiato sospeso, mi ha fatta emozionare, sperare che il giovane si potesse riprendere, e poi rabbrividire di fronte all'orrore che era diventato. Il finale aperto che si conclude con il rapporto di polizia come era iniziata tutta la storia è secondo me azzeccatissimo. Non posso far altro che rinnovare i miei più sinceri complimenti, non capita spesso di trovarsi di fronte a scritti così belli! Detto ciò, spero di non sognare niente di simile stanotte! |
Buongiorno! Quindi Leitner non ha avuto maggior fortuna di Thellmann, a quanto vedo. |
Come promesso, sono di nuovo qui, a recensire sia il prologo che questo primo capitolo. |
Tra le mille cose da fare riesco a passare qui solo adesso, chiedo venia :P |
Gran bella conclusione! |
Eh, questo prologo col punto di domanda mi aveva incuriosita... infatti è un prologo per modo di dire, perchè la storia sembra ripetersi... lo farà all'infinito???? Leitner, che all'inizio non credeva al giovane medico, ha voluto provare sulla "sua pelle" e su quella della moglie le formule magiche, pensando che tanto non aveva nulla da perdere... ma ha poerso la sua vita, condannando la moglie alla dannazione... |