AHHHH, che piacere vederla pubblicata, finalmente!
Le tue ultime storie si può dire che abbiamo avuto il piacere di vederle germinare, crescere e prendere forma, quindi non posso fare a meno di nutrire per loro un affetto tutto particolare.
Di questa prima parte adoro tutte le dinamiche, che hai rappresentato con grande vivacità e soffermandoti anche su molte sfumature dei rapporti interpersonali: il senso empatico che Pidge dimostra nei confronti sia di Keith che di Shiro, l'inabilità indifesa standard di Keith nella comunicazione, lo slancio protettivo che Shiro riversa su Pidge, la dolcezza di Lance nel prendersi cura di un povero gattino inabile, indifeso e con una tendenza fisiologica all'emo... Insomma, una delizia.
E' evidente quanto tutti quanti ti siano cari e costituiscano per te una famigliola molto unita, pur nelle difficoltà e nelle incompatibilità caratteriali che tendono a dividerli.
L'ambientazione è molto interessante, da un punto di vista cromatico e paesaggistico sembra di poter immaginare l'orizzonte polveroso e desolato di Silvarboris così come la sua unica chiazza di natura lussureggiante, verdissima, pullulante di bradipimmie (bradipi+scimmie) pelosotte!!!
La scena in cui Pidge entra nella grotta/santuario è di grande suggestione, trasmette un senso di mistero ancestrale in cui la mia immaginazione si diverte molto ad indugiare.
Impagabile, come ogni volta che la rileggo, la nanna che fanno insieme Keith e Lance... dolci dolci dolci come poco altro nello spazio! ;///; <3 *pausa squaglio*
Bravissima e, come sempre, grazie! Attendiamo presto il seguito! |
