Ciao, vengo a lasciarti un commentino anche qui, perché questo breve racconto è simpatico, anche se un filino criptico. O forse sono io che sono un filino tarda, ma abbi pazienza, è ricominciata la rumba post estate e sono un po' cotta. Quindi ti sarò grata se mi spiegherai il significato recondito delle rime finali, incise sull'altare... (perché suppongo ci sia, un significato recondito, o sbaglio?)
L'idea di una spada che può essere impugnata solo da chi ne è degno forse non è originalissima (vedi Excalibur, o La Spada di Shannara dei romanzi di Terry Brooks) però mi piace il fatto che anche questo grande Re, alla fine, essendosi macchiato di qualche grave delitto, non riuscisse più a maneggiarla. Probabilmente nessuno potrebbe, a questo punto... chi può essere talmente privo di macchie nell'onore e nella coscienza?
E... sì, decisamente sarebbe meglio se il Maestro si scegliesse un nuovo apprendista, un po' meno "sandrone", come si dice dalle mie parti.
Il loro scambio di battute è piacevole e divertente, con il ragazzo evidentemente poco sveglio.
"Avete fame, Maestro?" mi ha fatto morire, quasi come il fatto che il Mago gli deve spiegare che il quadro non può, per forza di cose, essere lo stesso della sala del trono perché, appunto, è LI'!
Quindi, che dire... bandierina verde, anche perché, (come dubitarne?) è scritto bene. Però sappi che un paio di virgole mancanti o (secondo me) sbagliate, io le ho notate! Eventualmente trovatele! Ihihihih!
Ah, dimenticavo... povero leprotto, però! Sigh! Va be' che sarebbe schiattato lo stesso, in quanto cena dell'apprendista, ma finire polverizzato così...!
Ciao, Blue Devil, alla prossima! Ci si legge!
Briz |
