Recensioni per
Sempreverde
di Angela Albano
E' estremamente intima... è una consapevolezza, è un interiorizzare ogni sfaccettatura della propria esistenza; mi ripeto, è intima. Un inizio parlando del proprio momento, nell'onirica parte dove molto è nero e la speranza impressa nel risveglio e la consapevolezza che questa lucidità non durerà poi molto. Il terzo e quarto verso è un ricordare con un misto tra ansia, amore, delusione ed amarezza che sfocia nella consapevolezza del presente con quel "Ancora vivo". Ci si tormenta ( e chi non lo fa? ) con l'interiorizzazione di uno schiaffo al cuore, che vorrebbe morire ma probabilmente non lo fa ( mi risulta l'indipendenza da tutto il resto del corpo e del mentale, desiderio compreso ). Conosci bene la morte e chi è già morto seppur in vita, non la evochi perchè sei diversa dalla massa, perchè non puoi essere sconfitta cosi. Dopodiché c'è la ricerca, quella che ti auguro di compiere. Quella consapevolezza che qualcosa ancora è presente, va ricercato per imprimere a sé stessi la forza di continuare e di porsi nuovi obiettivi. L'ultimo verso è per me una preghiera, forse universale, ma intimamente sentita. Quella fine del "tormentarsi" che non ci può essere, ma sarebbe così bello se il tempo divenisse un limbo di tranquillità, quando non abbiamo più la forza o la volontà di non capire oltre. Splendida, come sempre. Un abbraccio, Mauro. |
Ah... questa è una delle tue opere più belle, per quanto mi riguarda. |
Buongiorno. |