Buon pomeriggio!
Spero che il weekend a Verona sia stato piacevole! Approfitto di un pomeriggio tranquillo per godermi i due capitoli che mi mancano. Dunque, inizio dicendo che mi piace la descrizione che hai dato dell'insediamento sui Colli Ferrosi, perché è simile a quella che ho sempre immaginato anche io, non so perché ma non ce lo vedo proprio Dain chiuso in un castello o in una fortezza.
Detto questo, ti faccio i complimenti perché Eriu continua ad essere davvero ben caratterizzata, una figura femminile perfettamente in linea con il contesto in cui vive, per nulla forzata o inverosimile. Il timore e lo sconforto per la nuova vita che la attendono sono palpabili, eppure non si lamenta, non urla, ma china il capo e obbedisce, facendo ciò che la sua famiglia ha scelto per lei. E senza serbare rancore, anche se la freddezza con cui viene accolta la fa soffrire. Purtroppo all'epoca la dote era molto più considerata rispetto alla sposa... e Thorin ovviamente presta più attenzione alle armi che alla futura consorte...
Il personaggio di Raghnaid aggiunge ulteriori complicazioni, perché sembra che Eriu non potrà contare nemmeno sul sostegno della suocera, che in quanto donna avrebbe potuto perlomeno confortarla in questo difficile momento.
Temo che per la giovane principessa si prospettino momenti di grande solitudine...
Che altro dire, corro al prossimo capitolo!
A tra poco
Tielyannawen
PS: una citazione della Zimmer Bradley! Mi è sempre piaciuta tanto come scrittrice!!

Ciao Lola! Leggo con molto piacere questo nuovo capitolo di Eriu. Povera la nostra protagonista... ora le cose si complicano. Hai reso molto bene la sensazione di oppressione che via via si acuisce durante il viaggio, per poi culminare nelle considerazioni finali, impregnate di timore, insicurezza e una nostalgia di casa già quasi insopportabile. A proposito, mi ha molto colpitA l'attaccamento di Eriu alla sua famiglia d'origine e il rispetto e l'amore che prova nei confronti di suo padre, al quale non tenta di opporsi, al quale non rimprovera nulla, al quale non serba rancore. Una vera donna del suo tempo, senza quelle forzature da supereroina molto presenti nelle ff - spesso assolutamente fuori luogo. Mi sa che i prossimi capitoli, se deciderai di scriverli, saranno amari... Ma spero che poi, più avanti, sopraggiunga il riscatto! Per il resto, un unico appunto: attenzione a non confondere "riuscì" (3a persona) con "riuscii" (1a persona). Si tratta sicuramente di una svista :) Complimenti come sempre! A presto, A.

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