Sappi che ho trovato questa storia per caso (ho strabuzzato gli occhi quando ho visto che era tua ahaha).
Non credevo che avresti scritto qualcosa sul rugby, quindi ho iniziato con molto interesse... Ecco, non che tu ti metta a fare disquisizioni su tattica e schemi, ma ho apprezzato il realismo che traspare qui.
È una storia breve, ma avrei un po' di cose da dirti (sperando di non dimenticarle!). Quello che più mi ha colpito è il fatto di poter tirare fuori il meglio di sé se spronati a farlo. Non credo che i ragazzi siano così scarsi come sbraita l'allenatore, ma la fame... ecco, la fame di vittoria fa tantissimo. Pensa soltanto al primo anno di Conte alla Juve: la differenza l'ha fatta la voglia di vincere, che deve essere sempre più di quella degli altri. Credo che sia un messaggio positivo da mandare, non solo in ambito sportivo: credere nelle proprie capacità non fa che bene, e te lo dice una con l'autostima inestistente ahah Arrivi al momento giusto, credimi, perché sto cercando di tirarmi su e qualsiasi cosa mi sembra possa essermi d'aiuto!
Ti sto per dire una cosa un po'... strana, ecco. Ho trovato nell'allenatore un qualcosa che mi ha ricordato mourinho: lui tratta malissimo i giocatori che non rendono al 100% e lo fa con il fine di spronarli a dare il massimo. Ecco... non è un tipo di modo di fare che io condivido, ma possibile che funzioni? Perché credo che dipenda da diversi fattori; certo, una critica di squadra è molto diversa da una critica personale, ma qualche somiglianza credo ci sia.
Altra cosa strana. Quando l'allenatore sbrocca e dà ai ragazzi delle "pippe" non ho potuto fare a meno di fermarmi un attimo e ridere. Lo so, non è carino, però mi ha ricordato troppo Fabio De Luigi in "Maschi contro femmine" che fa lo stesso con una sua giocatrice (interpreta un allenatore di pallavolo XD). Ok, è fuori luogo, ma la mia mente divaga (e lo sai!).
Un aspetto che ho apprezzato è il senso di unione tra i ragazzi che è necessario per raggiungere un obiettivo di squadra, come è la vittoria di un campionato di categoria. Magari non è il "quattro nazioni" (o come lo hanno chiamato... non potevano lasciare fuori l'Argentina e lasciarlo "Three nations"? Ok, divago ancora), ma è comunque una bella soddisfazione, perché hanno dimostrato che loro, come squadra, possono funzionare e mostrare quanto valgono. E questo significa che anche i giocatori singolarmente possono avere visibilità, come fare il salto di categoria e... provare a giocare nei più grandi campionati. Non so se tu intendevi dire tutto questo, e non vorrei aver detto delle stupidaggini abnormi. In questo caso, dimmelo! XD
Ciao :P |