Recensioni per
Enjoy the Silence, Montedore..
di Rose Paris Bonnefoy

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Veterano
08/11/17, ore 18:08

Non si trovano molto spesso introspezioni su Randall, devo dire, ed è un peccato: malgrado sia un personaggio che meriterebbe davvero degli approfondimenti (che sia da ragazzino, con il suo amore per gli enigmi, sia da adulto, prima o dopo la sua trasformazione in gentiluomo mascherato) e devo dire che mi ha fatti piacere entrare almeno per un minuto nella sua mente, sentire l'astio per Erik, per quello che, in quel momento, credeva essere l'amico che l'aveva più di tutti tradito, il dolore nei confronti della donna che amava (anche se Angela come personaggio non mi ha mai fatto impazzire, ecco) e, di nuovo, l'odio nei confronti di Layton «Layton, amico mio! Che piacere rivederti, nella mia futura città!», non so perché ma queste parole mi sono piaciute particolarmente. E anche la canzone (per quanto io nelle song fic tenda a tralasciare la parte "song" perché sono pigra) mi è sembrata molto adatta al testo.
Insomma, anche se appunto Randall non è nella mia top 10 (in cui i primi 7 posti sono occupati solo da Descole e dal Professore -4 a Descole e 3 a Layton, per la precisione-) mi ha fatto molto piacere leggere qualcosa che ha provato, e (secondo la mia modesta opinione) è riuscito, a tratteggiarlo un po' meglio di quanto già il gioco abbia fatto.
A presto!
L_A_B_SH

Recensore Master
09/06/17, ore 14:38

Io adoro questo capitolo di Layton, adoro Randall con tutta me stessa e adoro questa canzone e, non meno importante, ho adorato il tuo stile.
Pulito e conciso, riesce ad entrare nella mente del lettore e lasciargli immaginare e percepire ogni cosa, ogni sofferenza, ogni barlume di pazzia ma anche di speranza che albergano nella mente di Randall.
E' un personaggio meravigliosamente costruito, che a mio parere avrebbe dovuto tornare anche nel capitolo successivo, per scoprire se, dopo tanta sfortuna, era riuscito a trovare la sua strada, la sua felicità, quella perduta nel precipizio, insieme a lui, quando era ancora un ragazzo.
E tutta questa sofferenza, tramutata in rabbia, tu sei riuscita a descriverla come se fossi lui, mostrando la sua parte rabbiosa e frustrata in cerca di rivincita mischiata a quella depressione e delusione che dietro la maschera non gli si può leggere.
E' tutto meravigliosamente decadente, ed io ti faccio i miei complimenti!
Spero di leggere ancora altre tue opere su Professor Layton in futuro.
Miry.

Nuovo recensore
05/06/17, ore 19:15

Mi ricorda la storia del Conte di Montecristo, ti sei ispirata a quella?
Piuttosto che dilungarmi in un commento banale del tipo "È un pezzo molto bello" poiché la bellezza di un'opera spesso è soggettiva (ad eccezzione di osservazioni oggettive inequivocabili) ed io non sono una persona sentimentale invece porrò una domanda, più di una credo.

"Oh voi, piccoli inetti che gioite tra quelle che dovrebbero essere le mie vie, le mie dimore...pagherete a caro prezzo ciò che l'uomo più ricco della città vi ha donato"

Questa frase mi incuriosisce: il personaggio prima era un lord? È forse in esilio dalla sua città? Oppure semplicemente è una persona molto piena di se/in crisi?

Ad ogni modo è un pezzo piuttosto breve che presenta una forma di triangolo amoroso vista molte volte: non che ci sia nulla di male e non me la sento di criticarti per questa scelta narrativa e anche stilistica, ma forse avresti dovuto scavare più a fondo questa vicenda che volevi raccontare.
Sperando che questo commento non ti abbia delusa, alla prossima!
(Recensione modificata il 05/06/2017 - 07:16 pm)

Recensore Master
04/06/17, ore 20:04

Tu, mia Cara, forse non crederai a quanto sto per scrivere...Ma ho pianto ♥ Forse per un mio attuale momento di debolezza, forse perché la musica (citata/consigliata da te) che ho fatto partire per leggere, ed immedesimarmi al meglio, mi ha stretto in una morsa; oppure, più semplicemente, perché Randall Ascot è uno dei personaggi per cui una lacrima dev'essere sempre pronta a fuggire dagli occhi.

"Il mio cuore si è infranto nel momento stesso in cui tu, Angela, hai deciso di donarti a lui.
Bugie! Tutte bugie!
Tu non mi amavi.
Ho visto volar via ogni felicità,
ogni speranza di poter baciare ancora le tue labbra".

Ho avuto i brividi nel leggere questa parte. Quanto disprezzo e quanta sete di vendetta sono presenti in questi pensieri? Riesco ad immaginarli, a sentirli...E ciò mi rende triste. Il Gentiluomo Mascherato ha impresso il suo ricordo in quell'ansiogeno incontro a Montedore, quella notte, sopra i tetti.
Bellissima! L'ho amata tutta, fin dalla prima nota/parola.
Complimenti :") Non immagini quant'emozioni mi hai fatto provare. Grazie per averla pubblicata!