Recensioni per
Alla ricerca di sé per un nuovo inizio
di clairemonchelepausini

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
24/10/17, ore 09:56

Ciao :)
Eccomi qui per lo scambio 💜
Ho scelto questa one-shot perché il titolo mi ha incuriosita parecchio (e adoro le storie che puntano sull'introspezione)
Questa in particolare mi è piaciuta molto!
L'ho trovata profonda e piena di sentimento.
Vivien è dolcissima e io in un certo senso ho sofferto insieme a lei - questo perché hai fatto un ottimo lavoro, hai elaborato tutto alla perfezione e hai giocato bene sul tratto introspettivo!
Non ho trovato gravi errori, solo qualche virgola mancante e un paio di errori di battitura, ma per il resto sei stata brava, quindi ti faccio i miei complimenti :)
Un bacio. Polly

Recensore Master
23/10/17, ore 15:09

Ciao!
Ho letto questa storia colpita dalla prima frase dell’introduzione: “«Si deve essere stati amati per poter amare.» Direi che è tutto racchiuso qui: quello che Vivien prova, quello che ha vissuto e quello che è venuto dopo. Perché era così abituata a essere capita, coccolata e viziata da non riuscire ad andare avanti senza l’amore della sua famiglia.
E poi, nella storia, dici qualcosa di giusto e bellissimo: nessuna ragazza della sua età dovrebbe provare un simile dolore. Una simile perdita…

Che dirti? Mi è piaciuta molto, soprattutto questo cambiamento che sembra non giungere mai, se non alla fine. Il suo percorso l’hai costruito bene e sei stata in grado di leggerlo ancora meglio.
Chiunque abbia subito una perdita si è sentito così… trafugato, come se la vita stessa avesse abbandonato il suo corpo.
Ed è per questo motivo che Vivien cerca in ogni modo di sentirsi viva. Beve – sperando anche di dimenticare – si lascia maltrattare dal suo ragazzo, esce e va a divertirsi. Cerca in ogni modo di ritrovare quella spensieratezza ormai perduta.

Il suo personaggio è costruito bene, e tutto ruota intorno a lei. Anche i suoi ricordi – dal dolcissimo portapenne alla collana di sua madre – legati a oggetti che, in qualche modo, la riportano indietro nel tempo. In un periodo in cui poteva avere ancora tutto l’amore del mondo. In cui poteva respirare e sentirsi amata.

Lo stile va benissimo. Scorrevole e leggero (come piace a me!), adattissimo a un racconto di narrativa. Ho trovato qualche svista (sono sviste, non errori! Capitano a tutti!) che ora nemmeno ricordo. Ok, una l’ho trovata: “Come poteva Vivien non credergli, dato che proprio lui gli era stato vicino nei momenti più difficili?”
Poi ce n’erano solo un altro paio, ma niente di che. Te li segnalo, sperando di non offenderti!
Il tuo lavoro mi è piaciuto moltissimo e lo sto aggiungendo alle ricordate.
Sei stata bravissima!

Nuovo recensore
17/07/17, ore 13:56

Ciao <3
Sono qui per il gioco dell’oca EFPiana.

Leggere questa storia è stato molto difficile e piacevole allo stesso tempo, ma posso considerarla un’esperienza piuttosto illuminante. Non ho mai preso in considerazione un viaggio dentro sé stessi come lo ha descritto tu, ma mi ha lasciato qualcosa di importante e profondo riguardo alla storia di Vivien. Mi ha aperto gli occhi su come la soffrenza possa farti fare cose stupide solo per sentirti viva in quei pochi momenti in cui lei fai e come si chiudano gli occhi quando qualcosa non va.
- Quanto l’autore ha rispettato la consegna:
Penso di poter dire che tu l’abbia rispettata perfettamente. Essendo un immagine ci possono essere varie interpretazioni, ma credo che quella del viaggio interiore calzi davvero a pennello. La tua Vivien, poi, mi ha dato quasi l’idea di una Cappuccetto rosso persa nel bosco dove incontra più di un lupo (e questo richiama un po’ l’immagine della ragazza, sul bordo di quel ponte sospeso nel nulla, con il mantello da Cappuccetto rosso); solamente che lei non c’è un vero e proprio cacciatore che la salva; ha solo sé stessa e la sua guida spirituale.
- Grammatica e punteggiatura:
Qui è stato tutto perfetto. Non ho appunti da fare, perché sei stata bravissima. Il tuo stile è semplice e rendi la lettura scorrevole, fondamentale quando si tratta un tema così pesante. Mi è piaciuta la scelta di inserire delle citazioni ad ogni gradino della scoperta interiore, dando l’idea di scandire il tempo che passa e quanto sia difficile per Vivien scavare più a fondo.
- Come ha sviluppato il tema richiesto, il gradimento personale della storia.
Credo di averlo già scritto, ma ho davvero amato questa storia. Nonostante il tema fosse profondo, me lo hai fatto apprezzare dalla prima all’ultima riga, facendomi anche soffrire insieme a Vivien e spaventare dopo l’arrivo di Nick (cavolo, pensavo che fosse davvero morta).
Non posso fare altro che darti il massimo del punteggio ed inserire la storia fra le preferite <3

Voto: 10

Recensore Master
29/06/17, ore 10:02

Buongiorno.
Ti avevo detto che sarei tornato a breve, ed infatti eccomi qui ^^
Ma questo è un racconto speciale, e lo sottolineo!
Hai affrontato una marea di tematiche dolorose; ammetto che è stato molto coinvolgente leggere un tale testo.
Detto questo, beh, analizzo con ordine quello che ho letto ^^
Parrebbe che la protagonista non sia stata in grado di rielaborare e di superare il trauma provocatole dalla perdita dei genitori. Ebbene, si tratta di un trauma grave; d'altronde, il nostro concetto di famiglia parte da lì, e al di là di ogni possibile dinamica interna alla famiglia nella quale nasciamo, il rapporto speciale che ci lega ai genitori è qualcosa di inscindibile per tutta la vita, seppur il legame sia molto più forte durante l'infanzia e la prima giovinezza, quando ancora non si ha un compagno/a, che a quel punto diverranno un altro punto di riferimento.
E poi, per un bambino, come anche i ricordi della protagonista rievocano all'inizio, i genitori sono tutto; sono protezione, calore...
Insomma, è come se Vivien non abbia mai superato una parte della sua infanzia, e non abbia saputo guardare oltre.
Che sia stato anche per colpa della nonna, con la quale ha vissuto per un po'? Non mi è parsa eccessivamente comprensiva con la nipote.
Spesso quando capitano situazioni di isolamento di questo genere, accade che si rischia di finire per navigare in cattive acque, o diventare soggetti a rischio, come in entrambi i casi si è verificato nel racconto. La protagonista dapprima comincia a cedere, giovanissima, ai vizi degli alcolici, e speriamo si sia fermata lì, e poi è rimasta intrappolata nella rete tesale da questo ragazzo problematico e violento che forse non sa neppure lui cosa vuole e agisce come un mostro.
L'ennesima scelta di isolamento, quella finale, per cercare di riflettere e di ragionare, ha poi spinto Vivien molto lontano da casa, in questo paradiso tropicale dove con una certa assistenza può sperare di voltare pagina... uhm, per me lo farà, perché è molto motivata in ciò che pensa... ma è anche vero che, non appena tornerà a casa, si ritroverà nella medesima situazione che ha lasciato. E, allora, sarà costretta per davvero a fare delle scelte precise, e non sarà un gioco trasformarle in azioni reali...
Molto bene, il racconto mi è parso lungo il giusto, e scritto molto bene.
Spero di non aver annoiato con questo lunghissimo parere xD il racconto mi è piaciuto e ci tenevo a lasciarti una recensione ben articolata.
Penso che mi ritroverai altre volte a leggere qualche altro tuo raccontino ^^
Buona giornata e a presto :)