Giunta all’ultima riga, mi sono voltata indietro. Ho calcato lo stesso terreno dell’Arena dei nostri tre eroi, in giri infiniti, attendendo di vedersi compiere il loro ineluttabile destino. Ho guardato Gaia con i loro occhi, l’ho odiata con lo stesso ardore delle fiamme di Hestia e l’ho amata con la stessa devozione della sua Compagnia.
Non potevo aspettarmi che questo, a concludere una tragedia già annunciata. Un glorioso e cruento trionfo di qualcosa che è tanto orrido quanto stupendo, raccontato con la maestria di chi sa tessere una ragnatela di vocaboli e sa intrappolarvi un ignaro lettore come una mosca senza lasciarvi via di scampo.
Riga dopo riga, il mio divincolarmi non ha fatto che siglare la mia condanna e il bacio di Gaia, alla fine, ha abbattuto anche me.
A chiunque passi da qui, voglio che sappia quanta abilità occorre per orchestrare uno spettacolo come il Circo e che poche volte, soprattutto navigando le acque delle pubblicazioni online, si riesca a scorgere una gemma come questa in grado di coniugare letterarietà ed efficacia narrativa. Il lessico ricercato, le dicotomie squisitamente speculari, i periodi lunghi ed articolati contrapposti ad altri ridotti ad una manciata di sillabe appena, sono tutti strumenti che il vero marionettista ha saputo sfruttare al meglio. Perché dietro la figura ammaliante e terribile di Gaia si staglia l’ombra di chi per prima ha issato i tiranti del tendone e ha venduto a tutti noi, Anime sventurate, i biglietti per prendere parte al suo spettacolo.
Mi rivolgo a te, che hai alzato e calato il sipario a tuo gradimento, che dichiari di aver perduto il sentiero che ti ha condotto su questi passi in primo luogo. Non importa la strada che hai compiuto,la conclusione si è riallacciata ai capitoli precedenti senza esitazione, mantenendone la fluidità e il ritmo come se fossero passate appena le ore dello spettacolo e non gli anni che, invece, si sono accumulati sulle nostre spalle.
Ti ringrazio per aver messo un punto e per avermi fatto immergere per un’ultima volta in questa atmosfera, prima di lasciarti dietro un cumulo di cenere e il riverbero della voce di Gaia e le spoglie di me, lettrice sconfitta.
Come Roy, non posso evitare la tragedia si ripeta, anzi, invito chiunque legga questo breve concentrato di delirio a lasciarsi corrompere dal Circo, dalle sue luci, i suoi profumi e le sue promesse. Non posso promettere che avrà lo stesso effetto che ha avuto sulla mia persona, ma sono pronta a giurare che valga pienamente il prezzo del biglietto.
Grazie per averci donato Gaia e per averci gettato in pasto al suo empio gioco, mi porterò dietro una dolceamara nostalgia di questa storia e spero, presto, di poter cadere in un’altra delle tue coinvolgenti trame.

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"Gaia è una corsa dissennata verso gli Inferi". Ci avevi avvertito fin dall'inizio e hai continuato a farlo, l'hai calcato con forza, lo hai ribadito attraverso gli occhi della Compagnia e noi lettori, poveri stolti, siamo stati sordi e testardamente ci siamo lasciati trascinare fin dentro le fauci del Tartaro. Hai chiuso questo capitolo lasciandoci la mano sull'orlo del baratro, rendendoci consapevoli del nostro Destino, proprio come i protagonisti. Ora mi aspetto solo di precipitare nel vuoto.
Lasciando perdere queste metafore da quattro soldi, mi ha fatto molto piacere tornare a leggere dei tre fratelli, delle loro dinamiche (così familiari, eppure crudemente stravolte rispetto ai capitoli passati, gentile cortesia della Padrona del Circo), del piano che sono determinati a portare a termine nonostante il prezzo. Ma ancor di più mi ha appassionato e colpito entrare in contatto con gli altri membri della Compagnia, sia quelli già introdotti, sia quelli "nuovi" e poter vedere, respirare e vivere Gaia.
Ah, Gaia, la Regina di questo impero corrotto, burattinaia ed ammaliatrice, signora letale e bellissima, insomma: la perfezione. Posso capire tutte le Anime sventurate che si sono lasciate catturare da lei perchè mi ci annovero senza alcun rimorso. Naturalmente, tutto ciò è possibile solo grazie alla tua narrativa fluente e al tuo stile ipnotico ed impeccabile e so di averlo già detto, ma non è colpa mia se è vero. Come ogni volta, colgo particolari termini che si incastrano nella trama come tessere dorate in un intricato e variopinto mosaico, impreziosendolo ed aumentandone ulteriormente il valore.
Non ho davvero idea di cosa potrei aggiungere se non che sto pregando tutti gli dei per sapere cosa accadrà in seguito, ho provato a consultare i Tarocchi di Hades, ma ciò che hanno rivelato non è da condivindersi con il mondo.
Prima di mettere la parola "fine" a questo mezzo delirio, voglio ringraziarti per avermi permesso di darti fastidio (tanto fastidio, siamo onesti) e per aver caparbiamente continuato a prenderti cura del Circo per donarci questa ennesima perla. Grazie per avermi coinvolto in questo mondo sfavillante che cela più ombre di quante se ne possano contare.
Attenderò il seguito, adesso, anche dovessi aspettare un secolo. Devo sapere cosa mi attende nell'Abisso.
Alla prossima ;)

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Posso cominciare la seconda recensione di nuovo con Wow?
No? Beh, io sono una bastian contraria e lo faccio lo stesso.
Wow.
Allora, ricapitoliamo quello che ho scoperto per il momento: Zeus, Poseidon e Hades erano tre compagni, tre ladri, che sono stati scoperti durante la notte, nel Circo di Gaia, e hanno visto qualcosa che decisamente non dovevano vedere. Inseguiti, placcati, catturati, sono entrati per forza a fare parte del Circo -che aveva perso, guarda caso, proprio quei tre nomi di recente (inizio a farmi un'idea di cosa possa essere successo, ma la tengo per me al momento)- e da allora lì sono rimasti.
Ma il fatto che ci sia quest'atmosfera così inquietante di certo non basta, certo che no poveri illusi! Ci sono degli... incontri(?) nell'arena, in cui a quanto pare si combatte(?) e la gente (quale gente? Presa a caso dalla strada oppure altri componenti del Circo come loro?) viene uccisa, il tutto sotto lo sguardo di spettatori (anche qui, spettatori esterni o semplicemente gli altri membri della compagnia? Chi vivrà vedrà, immagino).
E poi finalmente conosciamo Gaia. Gaia che, in qualche modo, è riuscita a far cambiare idea a Zeus (Roy, che, ti dirò già, per il momento è il mio preferito fra i tre) con un semplice sguardo.
La patita di fantasy che è in me sta urlando "Magia!!!", il mio cervello è fermamente fisso sul "Droghe", ma forse si può semplicemente trattare di una grande abilità persuasiva e manipolatoria(????).
Oppure c'entra l'ipnosi?
Tutto questo per farti capire che complessi mi sto facendo venire leggendo questa storia: sullo stile rinnovo i miei complimenti (è particolare, ricercato, originale e al contempo molto facile da leggere) e la trama sembra promettere sempre meglio.
Spero che aggiornerai presto e non aspetterai altri sei mesi (non farti scoraggiare dalle poche recensioni: sono convinta che sia una storia che merita davvero).
A presto (spero)!
L_A_B_SH

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Wow. Non riesco a dire altro. Wow. Sono le undici e mezza di sera, quindi non so quanto riuscirò ad essere coerente, ma questa è davvero una storia che merita. Perché è scritta in modo meraviglioso, perché la trama è intrigante, perché il tuo dire-non-dire è un espediente narrativo che apprezzo tantissimo e mi ha fatto sorgere una caterva di domande diverse:
Chi è Gaia?
Chi sono questi tre ragazzi? (Ragazzi, vero? Mi sembra che tu abbia detto che Zeus è giovane, ma cotta come sono potrei sbagliarmi...)
Che cos’è DAVVERO il Circo di Gaia?
Hai descritto magnificamente l’atmosfera opprimente, i toni surreali e l’angoscia che trapela dall’ambiente, all’apparenza festoso del Circo: dalla tenda di Hades al vigilare incessante di Zeus, non ho trovato una sillaba, una lettera fuori posto.
No, davvero, l’ho adorato e sono d’accordo con te: fai bene ad essere soddisfatta del risultato.
Non commento moltissime originali di solito ma ho tenuto particolarmente a commentare la tua perché è originale, scritta in modo stupendo e cattura immediatamente l’attenzione: è davvero un peccato che abbia così poche recensioni, ma, per quello che vale, conta su di me per un commento!
Non ho sufficiente lucidità mentale per leggere immediatamente anche il secondo capitolo, ma metto immediatamente la storia tra le seguite e continuerò a commentare domani (pigrizia permettendo).
Alla prossima e a presto!
L_A_B_SH

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224 soli tramontati, 224 notti trascorse, 224 giorni di lunga, logorante attesa… Ma chi stava tenendo il conto? Certo, due sono da imputare a me, ma non è questo il punto... Ogni minuto è valso la pena per avere in premio questo capitolo. Sono molto più che contenta di essere qui, è un piacere immenso poter prendere parte ancora una volta alle vicende di questo Circo.
Il paragrafo introduttivo è uno splendido spaccato, getta le giuste luci e genera le giuste ombre per spingere il lettore avanti, ad indagare e a scavare nel passato e nelle motivazioni del nostro trio protagonista.
Apprezzabilissimi e ben inseriti anche tutti gli altri personaggi che compaiono con le proprie caratteristiche e le proprie capacità, ma mai nessuno come Gaia. Ogni volta che leggo due righe su di lei mi sento stregata, ammaliata dalla sua aura e naturalmente ciò è tutto merito delle tue parole che sono sempre così calzanti, così perfette che non potrebbero essere altre che loro.
Le varie fasi di preparazione scandite dalle ore costruiscono sapientemente il gioco di pensieri, attese e paure che culminano nella parte finale dove tutto rimane in sospeso. Mi auguro non per molto XD
Vorrei avere le parole per tessere ancora una volta le lodi del tuo stile, che io trovo sempre più lirico, ma non ne uscirebbe che un groviglio confuso. Leggendo il tutto risulta fluido ed armonico, ma si scorge alle volte una particolare gemma, un termine ricercato quasi inaspettato che impreziosisce il testo nel suo intero.
Ho detto cose sensate? Non credo.
Mille complimenti per l'originalità della storia e per la splendida maniera in cui la porti in vita.
Attenderò il seguito senza vessarti (non troppo, almeno), alla prossima! ;)

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Quanto avrò atteso questo capitolo? Dovessi stare a fare un calcolo accurato perderei solo tempo e non porterebbe a nulla, quindi passiamo alla recensione in sè.
L'attesa è valsa la pena, o forse, come sarebbe più calzante in questo contesto, lo spettacolo è valso il prezzo del biglietto (almeno per ora, ma sono ben consapevole che non mi rimangerò questa affermazione).
Non mi stancherò mai di ribadire quanto tu riesca ad incantarmi con le parole, con quei termini che non potrebbero essere altri che loro perchè si spezzerebbe l'incantesimo, con quei corsivi che accentuano il potere di parole chiave che si imprimono nella mente mano a mano che si procede nella lettura. Ormai credo di aver fatto cinquanta giri di parole su questo discorso perciò non volermi male se per questa volta non mi dilungo oltre.
Parliamo della trama, che, spinta dalla curiosità, ho a lungo provato ad abbozzare nella mia testa per tentare di individuare un modello che avresti potuto seguire. Ci ho preso a metà: avevo immaginato un qualche richiamo alla mitologia, ma certo non così. Queste marionette spezzate i cui fili ballano tra le mani della più abile burattinaia possibile sono incredibilmente affascinanti. La differente aura di ognuno calamita l'attenzione e la tua penna (figurata) ne delinea i tratti offuscandone allo stesso tempo il lati più oscuri che spero vedremo esposti in seguito.
E che dire di Lei? La padrona? Quell'ultimo paragrafo è magico, così invitante da non poter celare altro che una trappola mostruosa, ma in cui uno è ben lieto di cadere, o almeno io ci cadrei con tutte le scarpe e non me ne pentirei.
"Gaia è splendida. [...] È una corsa dissennata verso gli Inferi", direi che potrebbe riassumere in breve il viaggio che attendo di compiere nel proseguire di questa storia.
Kudos, attendo il seguito e lo svilupparsi di questa ottima premessa.
Alla prossima ;)

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