Ciao! Allora, come al solito quando inizio a leggere una delle tue storie non so mai cosa aspettarmi (ovviamente in senso positivo), anzi, forse una cosa me l'aspetto: so già che sarà particolare ed originale e anche questa volta hai avuto modo di confermarlo.
Prima di iniziare la recensione vera e propria ti do un consiglio"tecnico". Vicino alla voce "avvertimenti" ti conviene mettere "AU", siccome si parla di un mondo alternativo in cui Sophia è ancora viva ;) Ma veniamo a noi:
Dolcezza infinita aver immaginato Sophia, ormai adolescente, mentre disegna la (ufficiosa) famiglia Dixon, con Daryl nel mezzo, lei e Carol attorno, come poi accade verso la fine della storia. Mi è piaciuto il concetto di "protezione" che hai esteso su più livelli. Se morisse Sophia, Daryl deve prendersi cura di Carol e viceversa, ma allo stesso tempo loro devono prendersi cura di Daryl. Insomma, come scrivevo prima, sono una famiglia!
Il prompt "libreria" era uno di quelli scelti da me e penso potesse essere sviluppato in diversi modi. La prima associazione che ho fatto io, ad esempio, è stata quella di Eugene che spia Rosita ed Abraham nell'episodio 5x05, oppure la libreria che avevano allestito nella prigione, dove Carol era solita fare lezione ai bambini.
Tu però hai trovato un modo tutto nuovo (ed è stato meglio così) di creare una storia intorno a quella parola. Ho davvero amato la presenza di questa piccola libreria di legno massello che hai descritto molto bene e che hai paragonato ai tre protagonisti della storia "in legno massello, un materiale forte e resistente, come lo erano loro, o avevano imparato a esserlo. Gli intarsi sulle ante in basso rappresentavano dei rami intrecciati, proprio come le loro vite. Nel suo immaginario, Carol vedeva sulla libreria anche la rosa cherokee che Daryl le aveva donato, e il suo posto sarebbe potuto essere in ognuno dei tre scaffali." passaggio bellissimo e toccante <3
Ho amato anche gli oggetti che Carol e Sophia hanno deciso di riporre nel loro spazio, che nel caso di Daryl, all'inizio della storia, è vuoto. E questo non da fastidio alle due donne che sanno perfettamente che Daryl semplicemente non è abituato a quel tipo di cose, come tu stessa hai specificato in un altro slendido passaggio "Lo spazio riservato a Daryl, invece, era ancora vuoto. Se lui lo aveva lasciato così non era perché fosse insensibile e privo di sentimenti, ma riporvi qualcosa di significativo voleva dire mostrare una parte di sé, e Daryl Dixon non si apriva così facilmente al mondo."
Ma alla fine della storia, decide di riporre lì il disegno regalatogli da Sophia e la mia interpretazione personale è questa: non solo ha deciso di "condividere" e conservare qualcosa a lui molto caro, ad aprire i suoi sentimenti a chi avrebbe visto quell'oggetto nello scaffale, ma è anche una sorta di conferma "ufficiale" del suo ingresso nel nucleo famigliare composto da lui, Carol e Sophia.
Anche il titolo è ottimo ed originale perché si riferisce non tanto al prompt ma al tema principale della storia, in maniera molto fine.
Insomma, complimenti. Mi fai sempre leggere belle storie, grazie! Spero che tu non abbia bisogno di altri prompt per poter trovare la voglia e il tempo di scrivere! Attendo con impazienza il tuo prossimo scritto.
Un abbraccio.
Carol. (Recensione modificata il 17/06/2017 - 12:09 pm) |