Sìììììììì! ^^
SONO DAVVERO COTENTA CHE TU ABBIA DECISO DI SCRIVERE QUESTO SPIN-OFF!! Soprattutto per il fatto che abbia deciso di dedicarlo a Miva e al suo passato, che accennato nella storia principale, mi aveva subito conquistata e sono davvero molto contenta di poterne leggere un approfondimento *.*
Questa prima parte è stata molto delicata e commovente: i sentimenti di Bastian e i suoi pensieri di bambino sono stati resi in maniera efficace nella loro semplicità, l'odio profondo nei confronti delle novità e quel contrasto con l'attrazione e la curiosità che prova per la bambina ("Era fermezza e delicatezza insieme; ma non era riuscito a odiarla", questa frase mi è piaciuta particolarmente, esprime davvero bene questo concetto).
L'intera situazione, pur essendo intrisa di morte e dolore, non è pesante e opprimente come invece la storia principale, ma è alleggerita dalla purezza e dalla spontaneità di sentimenti dei due ragazzini, dai loro tentativi impacciati e dolcissimi di avvicinarsi e conoscersi (soprattutto di Bastian) e dal tenero bocciolo di amicizia che sta nascendo; è un'atmosfera più leggera, ma non per questo più superficiale.
Dona un accenno di speranza che permette di mitigare il contesto di guerra, morte e sofferenza in cui i personaggi sono inseriti, suggerisce che nonostante le brutture del mondo e la disperazione e la desolazione, potrà sempre esserci spazio per sentimenti autentici e positivi.
Lo stile poetico e la scelta di vocaboli evocativi hanno controbuito a rendere l'impressione di questa delicatezza, mentre i dialoghi semplici, fatti di poche parole- ma pregnanti e importanti- hanno permesso di mostrare in semplici ed efficaci tratti l'inizio di un rapporto che non vedo l'ora di vedere come si svilupperà nel tempo.
Seguirò sicuramente questi spin-off, Miva è un personaggio che mi ha subito affascinato e sarei davvero curiosa di sbirciare nel suo travagliato passato.
Ayr
|