Recensioni per
Scorre la Senna, scorre lenta.
di _Agrifoglio_
Ciao! Leggo questo capitolo solo ora, e mi spiace di non averlo trovato prima... Beh... Posso solo complimentarmi con te per lo splendido ritratto di Victor, personaggio che ho sempre adorato! Apprezzo moltissimo la tua gentilezza nel delineare le sfumature dei suoi sentimenti, e del suo immutato affetto per Oscar, donna che non gli sarebbe mai stata valida compagna... Non solo perché innamorata di un altro, ma (nell'ipotesi in cui avessero potuto conoscersi meglio) perché troppo dura ed impetuosa, "diretta" e, a tratti, crudele. Victor, seppure integro ed adamantino, sa "piegarsi", e, spesso "dubitare", pur mantenendosi e non venendo mai meno a sé stesso. Ha dato tutto, per lei, eppure non ha perso niente. La sua carriera è finita, è stato imprigionato, è finito esule... Eppure, non ha perso. È veramente il simbolo perfetto della nobiltà, della cavalleria e dell'altruismo. Grazie! Mi sono salvata il pezzo, per rileggermelo altre mille volte. Ah... Complimenti anche per il capitolo in cui descrivi come abbia disobbedito "solo per lei"! |
E’ davvero amareggiata la povera marchesa de Boulainvilliers e come darle torto? Jeanne si comportò in modo abominevole con quella che fu la più indifesa e la più imperdonabile delle sue vittime. |
Superbo questo ritratto di Jeanne de Valois che si manifesta a noi con tutta la sua anima ardente, sempre in tensione, magnificamente in bilico tra sogni di gloria e pragmatismo, tra smania di emergere, desiderio di vendetta, rabbia e frustrazione. |
Trovo molto affascinante questo ritratto di Rosalie ed in vari punti assai condivisibile. |
Trovo che questo ritratto di Bernard sia psicologicamente molto veritiero. |
Troviamo di nuovo Saint Just questa volta visto con gli occhi di un’altra persona, il suo mancato suocero. |
Che caratterino il tuo Saint Just! Non la manda certo a dire! Ne ha praticamente per tutti! |
Questo pezzo su Robespierre descrive l’incorruttibile oltre le parole da lui usate. Dico questo perché da quanto scritto nella prima parte del brano emergono non soltanto i fatti da lui narrati, ma anche la puntigliosità del suo carattere ed una sorta di freddo e chirurgico distacco che ne accompagna le parole: |
E’ proprio bello questo pezzo, scritto molto bene, che presenta un rovesciamento della prospettiva, dove l’io narrante è la comparsa macchiatasi dell’uccisione di André mentre la protagonista è derubricata a spilungone biondo ed effeminato o a tizio allampanato ed André ad un altro soldato indietro nel mucchio. |
Non si lesina di certo i complimenti questo duca d’Orléans! Sono bello, sono il più bello, sono meravigliosamente bello! Il mondo per lui si divide in due categorie, gli ebeti, stupidi frivoli ed intriganti da un lato e lui dall’altro. |
E’ fastidioso questo duca di Germaine che anche dall’inferno in cui si trova non riesce a fare a meno di sputare il suo veleno e di vomitare la sua follia. |
Prosegue questa carrellata post mortem così originale ed interessante dei personaggi di VNB. I personaggi finora presentati sono secondari nell’economia del racconto. Alcuni, come questo, sono addirittura delle comparse, ma tutti hanno una loro anima estremamente vivida e sono colti nel momento più doloroso o significativo della loro esistenza in vita, come se ci fosse tuttora un pungolo che continua a stimolarli ed a far loro del male. |
E’ molto bello e molto poetico questo pezzo che non è un ritratto dell’oste di Arras, come a prima vista potrebbe sembrare, ma di Oscar e André osservati con gli occhi di un uomo semplice che li ha conosciuti magari superficialmente, ma fuori del contesto ufficiale di Versailles e dentro una città che li ha visti crescere. |
Mi piace questo ritratto di madame du Barry che post mortem non risparmia scomode verità a se stessa ed agli altri. |
Interessante il ritratto di Luigi XV che qui non è il gioviale ed un po’ collerico ciccione della serie animata, ma un uomo visto nelle sue umane debolezze ed anche nelle sue meschinità. |