Recensioni per
They are driven by a strange desire
di AliceVolevaMorire
E' bellissima, non trovo le parole per recensire! |
Sai, Alice, avevo già letto le tue storie. Le prime volte ero rimasta un po' perplessa, come se tu scrivessi qualcosa per scrivere nel vero senso del termine, nel senso puro - scrivere e basta, perché è scrivere che conta. Non è dunque importante trasmettere qualcosa o mettere se stessi nella storia o blablabla [perdonami se sono così riduttiva, ma tendo ad andare al sodo]. Tu riesci a manipolare i tuoi personaggi e le tue trame, e le modelli, dai loro forma e permetti loro di spiccare il volo (se ci fai caso, però, sono uccelli molto belli. E i loro voli sono fantastici.) |
Amo molto i miti greci, ma rivisti da te, in questa chiave fra l'introspettivo e il disilluso me li fa amare ancora di più. Un'altra cosa che adoro sono le personificazioni di miti e stereotipi e a quanto ho letto sei una maestra in questo. I finali dei tuoi racconti non sono mai veri finali e il racconto rimane aperto come se, nonostante tutto, non fosse mai morto. |
Ma perchè deve essere così maledettamente reale questa storia? |
Oddio, era da tanto che non leggevo qualcosa di così bello. Stupenda, meravigliosa, perfetta. |
Bellissima, bellissima, bellissima. Meno criptica delle precedenti, ma, in compenso, è incredibilmente suggestiva. Non so come ti sia venuta in mente questa storia, però è... è.. non so, sono senza parole, è troppo bella. Il finale, poi, è azzeccatissimo. Brava Alice, hai sfornato l'ennesima perla. L'ho sempre saputo che sei una delle migliori scrittrici di questo sito. |
Ciao, Alice. Solitamente non recensisco mai le tue storie, nonostante le legga; un po' per paura, un po' per mancanza di parole, un po' perché non mi sento all'altezza di commentare una scrittrice brava quale sei tu. Eppure, questa volta mi hai colpita, più di altre volte. Mi ha colpito la cupidigia di quest'incubo che non può far altro che concludersi male; mi ha colpito l'atmosfera, impregnata di inganni e di oscurità totale. Mi ha colpito la scelta dei personaggi e il modo in cui li hai collocati nel tuo quadro nero, che trovo straordinari. E non so più cosa dire, perché dopo tutto questo non resta più nulla da dire, perlomeno per me. Ti dico soltanto complimenti, i primi dichiarati e gli ennesimi taciuti. A presto. |
Il finale è terribile. Ti spezza le gambe, ti riduce ad una poltiglia informe, ti paralizza il pensiero. Esprime una tristezza ed un rimorso che non avevo trovato mai in altre storie. O, perlomeno, mai in questo modo. Rende perfettamente la sensazione di impotenza che abbiamo sulla nostra stessa vita. La non-decisione che non possiamo prendere per dare una svolta a noi stessi. E ti scorre addosso, questa consapevolezza, come il fango. Si attacca alle braccia e non ti lascia più. |
'Giorno, Alice. E' un piacere leggerti di nuovo. Prima di farlo, ho ascoltato la canzone di cui riporti una citazione, per entrare nell'atmosfera; il video musicale è incredibile, la canzone anche ha un suo perché. Io non conosco il gruppo, ma questa voce calda e corposa è piacevole da ascoltare, dà l'idea di una coperta avvolgente che riscalda fin troppo, fino a farti sudare... un calore dolceamaro. Ora però passiamo al testo. |
E' di una tristezza che non so nemmeno spiegare, che non so quantificare, che non so in che direzione assurda possa portare; è di una malinconia profonda, delusa, deludente per sè stessa, assolutamente inaccessibile. E' qualcosa di amaro dai contorni sfocati, qualcosa a cui non voglio dare un senso, qualcosa che sembra avere il suo perchè nella totale assenza di giustifacazioni. E' qualcosa che giutifica la sua esistenza nel fatto stesso di esistere. E' qualcosa di bello. E oscuro. Quindi bello. Quindi oscuro. |