A sorpresa - e mi sorprendo io prima di te - arrivo subitissimo alla fine, perché ormai non resistevo più. Ho completamente perso l'ordine delle storie che sto seguendo, leggo quello che mi attira di più al momento, e la tua storia era lì che mi chiamava, mi diceva: non vuoi scoprire come finisco?
Sì, che lo voglio! E che finale!
Devo dire che, da fan, avrei tanto voluto che ti dilungassi di più, ma la sintesi è un tratto che ha contraddistinto questa storia, quindi posso dire che sei stata coerente fino alla fine. In ogni caso non hai perso in quei particolari che ho lodato dall'inizio di questa storia: la dinamicità dei personaggi e della vicenda, e la caoticità ben gestita e sempre chiara di tutti i suoi elementi. Sicuramente mi è dispiaciuto abbandonare personaggi che ho amato, poiché sempre di corsa, però anche il tono del testo era il linea con il contesto e gli eventi trattati, quindi non posso che farti i complimenti.
Se devo trovare una pecca è un po' il dubbio che mi è rimasto: allora, cerco di inquadrare bene la situazione, Malvina ha tentato di entrare nella fiera, ma lei, al contrario di Cecilia, non ha nemmeno il sangue di una faeria quindi in qualche modo è stata colpita, ed è stata colpita da un sortilegio che la legava a filo doppio con Jaheme - lui diventava più forte mentre lei si indeboliva. Cecilia allora è tornata alla fiera per poter invertire e attuare la regola del contrappasso, recuperando gli ingredienti della canzone per poter sciogliere il sortilegio e invertirne gli effetti. Giusto?
Una cosa l'avevo capita bene: Cecilia aveva un conto in sospeso con tutta la fiera, proprio per il male che aveva fatto alla sua sorella. E il fatto che sia partito proprio da Jaheme per farsi inseguire non è stato un caso: lei voleva che quell'uomo la inseguisse proprio perché fuori dalla fiera avrebbe potuto attuare il contrappasso. Bene, bene^.^
Tutti gli altri sono stati gli inconvenienti, ma un personaggio dinamico, allegro e ottimistico come Cecilia non poteva certo farsi abbattere, e il suo "rancore" l'ha condotta ad avere il massimo guadagno, come a dire più piccioni con una fava, e lungo il suo cammino ne ha combinati parecchi di guai, colpendo al cuore di diverse importanti organizzazioni, pilastri della fiera.
Questo luogo ha dell'incredibile, non potevi creare luogo più strano, caotico e ben organizzato di questo: la sua confusione è il suo marchio di fabbrica, e pure ha un modo per funzionare, i suoi meccanismi vanno, ed è proprio come dice il tuo personaggio: un po' di confusione ci sta sempre.
Bellissima la conclusione, con Cecilia che si trasforma in uno stormo di corvi e promette altre marachelle alla prossima fiera. La storia è breve però sa prendere per la sua stranezza e incredibile fascino. Mi ha conquistato. Spero di poter leggere altre storie come questa, e sicuramente inizierò al più presto il seguito; e chissà, forse riesco finalmente a mettermi in pari.
Complimenti per questa avventura, è stata fantastica.
A presto! |