Recensione premio per il contest “Il linguaggio segreto dei fiori” giudice _Ayaka_ - recensore sostitutivo Shilyss
Cara Fatsalad,
È una one-shot davvero molto interessante, la tua. Fin dalle prime righe mi è sembrato di sentire l’eco delle canzoni di De André (ci azzeccai?): c’è un soldato che cade in mezzo ai fiori (La guerra di Piero) e gli stessi sono i muti testimoni di un dolore e di un amore perduto (La canzone di Marinella). Ma c’è anche altro. Una fervida immaginazione, anzitutto: la tua. Hai creato un mondo fatto di forti contrasti interrazziali (Umani contro Ibridi) dominato dalla magia eppure con delle regole ben definite (la magia di cui è intriso il messaggio di speranza dell’ambasciatore) e poi hai creato come protagonista Anthony. L’abbreviativo del suo nome è, come ricordi anche tu, “ant”, formica: creature laboriose che si affaccendano affinché il loro ecosistema proceda per la giusta via. Non è un mago, né un grande guerriero, ma solo un uomo in cerca non di vendetta, ma di un modo legittimo per aggiustare le cose. E infatti è sì un soldato, ma accompagna e protegge l’Ambasciatore che sta provando a portare avanti una trattativa di pace. Se provasse vendetta, non s’innamorerebbe così della donna corvo Lydia, che forse è presente nell’imboscata, forse no (e questa vaghezza così inserita mi piace molto, perché Ant sta combattendo, viene ferito e fugge per salvarsi. È realistico che non colga tutti i dettagli, che non voglia credere ci sia lei). Quindi, tornando al tuo protagonista, io sarei propensa a dire che lui è in cerca di pace e giustizia. Non vuole che tutti gli ibridi muoiano, ma solo e soltanto che chi deve pagare paghi. A rendere più intenso l’intero quadro, a far sì che Ant spicchi davvero come personaggio ben caratterizzato, c’è il canto. Un’espressione dell’anima, una forma di gioia che viene espressa solamente nel momento di massimo climax, quando l’uomo si ritrova con una spada nel petto. Il modo sorpreso con cui si scopre ferito a morte è scritto in maniera bellissima, così come tutto il pezzo che riguarda Lydia. L’amore che lega l’uomo alla donna corvo, platonico e mai concretizzatosi, trova la sua sublimazione, se così posso dire, nella poesia/canzone che Ant declama in morte.
Sono rimasta soddisfattissima da questa lettura, e potrei continuare su quanto sia bello il tema dell’amore che travalica la rivalità tra clan/nazioni/specie (anche se qui non sapremo mai se Lydia avrebbe ricambiato o meno, e forse c’era anche lei nell’imboscata, era lei al passo del diavolo). Sottese ci sono mille domande (ma chi avrà creato gli Ibridi? Sono vittime di esperimenti?) ma è bene che rimangano tali.
Il tuo stile è molto fluido e le tue frasi si leggono senza alcun intoppo: non ho appunti da farti in questo senso.
Ci tengo solo a dirti che poter regalare una recensione a questa storia è stato davvero un piacere e una gioia. A presto, spero, e complimenti! :)
Shilyss |