Recensioni per
Il Destino di un Boia
di Amatus

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
04/10/17, ore 14:56
Cap. 4:

Buongiorno Amatus! :) Eccomi qua a recensire la fine di questa bella storia. Vanni è diventato mastro Titta, e con gli anni ha accettato la realtà della mia bella Roma, una città che per tanti secoli è stata terribilmente aspra e cattiva con i viandanti. Bella e sincera l'amicizia tra lui e Francesco, molto profonda per quanto riguarda il ruolo che entrambi occupavano nella società. Molto curioso il colpo di scena di Tessa e Isabelle, ammetto che ci soni rimasta male perché non si sono sposati:/, però è meglio così, sarebbe stato forzato. Bellissimo come sempre il tuo stile e belle le citazioni, azzeccate, complimenti per questa avventura letteraria e alla prossima! :D B a s i l e u s

Recensore Master
18/08/17, ore 20:38
Cap. 1:

Contest Stelle D'Oriente

3° posto parimerito: Il destino di un boia – airalila – 46/50


Grammatica e stile: 7.5/10
Lo stile è stato curato in ogni piccolo particolare, nella sua forma e nelle parole scelte con cura. Su questo non ho nulla da dire. Caso contrario, invece, riguarda l’uso della virgola. Purtroppo in molte parti non è stata messa o ne hai fatto un uso scorretto (lo puoi vedere tu stesso nei primi due capitoli, in particolare), rendendo la lettura pesante e di difficile comprensione. Alcune volte mi sono dovuta fermare e rileggere di nuovo il pezzo, dando un ritmo diverso alla frase, per darle finalmente il giusto ritmo.
Per quanto riguarda invece la grammatica, ti riporto qui sotto gli errori che ho trovato:
• tra le più ricche di Senigallia. (della Senigallia);
• Accettai di buon grado e mi lascia condurre (e mi lasciai condurre);
• uelle parole colarono sul mio cuore (quelle parole);
• e mi ritrovai il volto rigate di lacrime (il volto rigato di lacrime);
• e io sentii per la prima volte con cocente consapevolezza (la prima volta);
• ma per quanto lungo sembrò lungo lo sguardo che ci scambiammo prima, (hai ripetuto due volte la parola lungo in questa frase. Ti consiglierei di mettere in questo modo: “ma per quanto sembrò lungo lo sguardo che ci scambiammo prima,”);
• A Roma lcome in molti altri posti (a Roma come).

Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Il tuo personaggio, ovvero Giovanni Battista Bugatti, mi è piaciuto tantissimo. Ho apprezzato il suo evolversi nel corso della storia, ho apprezzato la sua introspezione e come è cambiato nel corso del tempo. Del ragazzo di campagna non è rimasto assolutamente nulla, se non un vago ricordo lontano, lasciando il posto ad un boia indifferente al mondo circostante. Particolarmente apprezzata è stata anche Tessa, Iara e Girolamo, infine Francesco. Tutti questi personaggi, nel bene e nel male, non hanno fatto altro che levigare e forgiare il carattere di Giovanni.
Ben caratterizzati, ben distinti fra loro, non si sono mai discostati da quelli che li hai fatti essere, rimanendo fedele dall’inizio alla fine.


Utilizzo del pacchetto: 10/10
Ci sono state due cose che mi sono piaciute tantissimo nella tua storia. Il fatto che hai utilizzato i colori per descrivere Iara, e la frase utilizzata contro Tessa durante il dibattito fra i protagonisti. In quel momento mi sono sentita come Tessa, come se mi avessero dato un pugno in faccia. Anche come hai utilizzato il restante pacchetto è stato appropriato e mai scontato. Ti faccio i miei complimenti.

Originalità e trama: 10/10
La trama è stata davvero ben strutturata, e suppongo anche che tu abbia fatto delle ricerche per poter scrivere la tua storia, visto che hai parlato di città distanti fra loro. Il fatto che sia stato il protagonista a parlare, raccontando dal principio la sua storia, è stato un tocco da maestro. Hai reso tutto vivido nella mia mente, come se fossi presente durante il suo viaggio, vedendo l’inizio del suo lavoro di boia a Foligno e finendo a Roma, dove capisce di esser diventato simile a suo padre, se non uguale. Il fatto che lui abbia voluto scrivere le sue memorie, come una sorta di diario, ha reso il tutto più verosimile.

Gradimento personale: 8.5/10
La storia mi è piaciuta molto, dall’inizio alla fine. Particolarmente sorpresa quando ho letto dell’orientamento sessuale di Tessa. È stata una sorpresa che ho trovato azzeccata nella storia. Solo in quel modo non potevi legarla sentimentalmente al protagonista.
L’unica cosa che non ti ha fatto avere il massimo è stata la punteggiatura, che ha rallentato e appesantito la lettura in alcune parti, rendendola pesante e da doverci ripassare due volte.


Totale: 46/50

Recensore Master
27/07/17, ore 23:59
Cap. 4:

Ciao! Come te anche io partecipo al contest indetto da Dollarbaby e intanto che aspetto i suoi giudizi sto passando a leggere e a lasciare una piccola recensione alle altre storie in gara.

Devo farti i miei migliori complimenti perché il tuo racconto è veramente bello. All'inizio sembra una storia senza troppe pretese, invece passo dopo passo prende forma e ti accorgi che non puoi fare a meno di leggere ritrovandoti catapultata in quel periodo.

Devi aver studiato anche l'ambientazione del tempo (o forse devi dare un esame sulla storia dell'800) perché è davvero descritta bene, così come i personaggi mostrano il proprio carattere senza perdersi in lunghe descrizioni o conversazioni.

Nonostante qualche svista grammaticale, non ho nulla da dire sullo stile o sulla trama che si mostra piacevole e coinvolgente. Anche i personaggi secondari sono ben caratterizzati, sembra quasi di poterli vedere realmente.

E' una storia la tua che alla fine lascia un po' di amaro in bocca, un senso di malinconia e solitudine dovuto alla vita di Mastro Titta, un uomo fondamentalmente buono che si ritrova a fare il lavoro di boia solo per un capriccio del destino e purtroppo si sa: spesso si è costretti a scendere a compromessi pur di sopravvivere.

Nella vita di queste persone (Vanni, suo padre, Tessa ...) c'è tutta la tristezza dell'essere umano vittima del destino, che non hanno avuto il coraggio di cambiare la propria vita.
Mi è piaciuto anche il fatto che alla fine sia stato Vanni a decapitare l'assassino della donna che ama, è come se il cerchio si fosse chiuso.

Davvero complimenti
Nina

Recensore Master
26/07/17, ore 09:20
Cap. 4:

Ciao^^
direi che quest'ultimo capitolo è il più bello dei quattro. La vita di Mastro Titta diventa un adattarsi alle situazioni scomode nel modo migliore possibile. Come un cercare di farsi andare bene per forza un paio di scarpe troppo largo o troppo stretto. Un letto di Procuste nel quale, nonostante tutto, il nostro alla fine riesce anche ad adattarsi.
Ci sono tristezza e orgoglio nel suo creare un personaggio, nel fare dell'epiteto irrispettoso, Mastro Titta, un motivo di vanto e di onore. Così come ci sono tristezza e rassegnazione del proporre a Tessa di sposarlo, in modo da "limitare i danni", da avere comunque qualcosa, che è pur sempre meglio di niente.
Veramente una stroria bellissima, con una magnifica ricostruzione storica e un'atmosfera struggente e carica di rimpianto. Complimenti!

Recensore Master
25/07/17, ore 19:56
Cap. 3:

Ciao^^
Prosegue la storia del nostro boia. Bellissima la descrizione di Roma, splendida e pezzente, magnifica e fetida, con le rovine del Foro romano uste dai pastori come pascolo.
Il protagonista ne coglie l'orrore e il fastidio, ma al tempo stesso ne respira la maestà e la meraviglia, trovandola infine il luogo dove vuole terminare la sua vita.
Il che non gli impedisce comunque di prendere commiato con la vita precedente, di confrontarsi ancora una volta con ciò che ha lasciato e di trovarlo sciatto, gretto e meschino, in confronto a ciò con cui è venuto in contatto. Molto bello il confronto con Tessa, che alla fine dimostra tutta la sua pochezza e il suo egocentrismo, la sua incapacità di astrarsi dalla sua propria e personale esistenza per contemplare la realtà ad un livello più ampio.
Molto bello anche questo capitolo, complimenti!

Recensore Master
20/07/17, ore 14:30
Cap. 2:

Ciao^^
il nostro protagonista sperimenta la miseria e il disprezzo, e questo gli conferisce sicuramente un'attenzione del tutto particolare all'aspetto pratico e concreto della vita: se non mangi, se non hai un posto per dormire, muori.
Questo gli insegna ad accettare qualsiasi lavoro e a non andare tanto per il sottile nella scelta dei mezzi per sopravvivere.
Forse è anche questo che fa sì che l'idea di uccidere un uomo, seppure meritevole della morte, non lo turbi più di tanto. È anche vero che erano altri tempi, che vedere ammazzare qualcuno in piazza non era poi uno spettacolo così insolito. Molto spesso, non inorridiamo perché figli di un'epoca che scotomizza ogni forma di violenza, e non ci rendiamo conto che fino a un secolo fa queste erano cose normali.
In ogni caso, il protagonista compie l'esecuzione, in modo anche crudele, per sua inesperienza, ma questo non lo turba se non nel suo sentirsi rifiutato dalla comunità dei frati.
Mi sembra di capire che gli si stia aprendo una carriera...
Un bellissimo capitolo, scritto molto bene, con una proca elegante ed evocativa, per nulla pesante. Complimenti!

Recensore Master
15/07/17, ore 18:38
Cap. 1:

Ciao^^
piacere di conoscerti, innanzitutto.
Mi è piaciuto molto questo tuo primo capitolo. Hai sapoto rendere molto bene la curiosità e la meraviglia del protagonista che guarda le cose con occhi di bambino, e poi, andando avanti negli anni, la curiosità rimane, ma cambia connotazione, diventa quella di un ragazzo, e poi di un giovane uomo. Le scoperte si fanno più ricche, più intense, gli orizzonti si fanno di pari passo più ampi, ma il mondo che descrivi non cessa di essere un caleidoscopio di luci, colori e odori, che incanta e affascina il lettore non meno del protagonista.
Complimenti, hai una prosa molto ricca ed evocativa.

Recensore Veterano
08/07/17, ore 11:14
Cap. 2:

Buongiorno, cara Amatus! :D E così, dopo aver affrontato l'ostilità dei poveri operai di Fabriano, Vanni si addentra nelle zone della mia infanzia e a cui sono molto legata, come sono legata al mondo dei francescani, per questo li conosco bene. Tu hai scritto di un priore, ma sinceramente non sono sicura che i francescani abbiano un priore, comunque tralasciamo, non è importante xD. Così, insomma, Vanni ha scoperto cosa vuol dire sporcarsi le mani del sangue di un uomo. E ha anche capito cosa vuol dire essere additato per questo. E soprattutto, anche lui andrà nella Città Eterna, la mia bella Roma, la città, a mio parere, più ricca di storia e di meraviglie al mondo. Vediamo come diventerà mastro Titta, il boia leggendario, e se ritroverà Tessa, un giorno. Alla prossima, B a s i l e u s

Recensore Veterano
02/07/17, ore 15:26
Cap. 1:

Buon pomeriggio, Amatus!
Questa storia, già è questo primo capitolo, si prospetta molto interessante. Non apprezzo particolarmente la Rivoluzione Francese e l' inizio Ottocento, anche se sono un' appassionata del Risorgimento, ma mi hai catturata grazie al tuo stile: completo, raffinato, pieno di metafore, paragoni, un po' simile al mio, perciò mi fa sentire a mio agio e mi rispecchio in esso. Vanni e Tessa sono dei personaggi ben strutturati, lui il giovinetto esaltato e curioso e lei la ragazza combattuta per il suo amore. Apprezzo anche Iara, che mi sembra assomigli fisicamente a Esmeralda di "Notre Dame de Paris" e come lei riesce a incantare e conquistare chiunque. Le ultime righe di questo capitolo sono premonizioni, diciamo, dell'inizio di una nuova avventura per Vanni, una nuova vita, lontano dalla sua Senigallia. Sono molto curiosa di vedere come si evolverà questa storia, e ti ringrazio per aver pensato a un racconto che mi andasse a genio malgrado il contesto nel quale si sviluppa. Perciò, grazie! :3
Alla prossima,
B a s i l e u s