Flash contest – Il tempo di un tramonto
7° Classificata
“Boomerang” di Hermit_
Grammatica e stile 7/10
Questa storia ha affermazioni errate, lettere mancanti, ripetizioni e qualche errore di punteggiatura.
Ad esempio, qui:
“Quanto aveva aspettato quel momento… La sua mano strinse forte quel pezzo di legno che…” dove scrivi “quanto” ma non spieghi da quanto, o i due “quel” che non spiegano quale;
“La sua mano strinse forte quel pezzo di legno che in un attimo poteva trasformarsi in un’arma letale, il suo pollice accarezzò…” dove leggo “sua mano”, “suo pollice” e mi viene da pensare a quanti personaggi ci sono;
“Quello era il momento preferito della sua giornata, quello in cui mandava tutto a quel paese e si concentrava solo sul tartassare di colpi quel maledetto spaventapasseri” e leggo “quello era”, “quello in cui”, “quel maledetto” e la domanda è sempre la stessa: quello chi? quale?
“affinché della sua figura non rimanesse quasi più nulla.” dove o è “quasi” o è “più”;
“… madre –che, effettivamente, a volte acconsentiva a fare certi lavoretti per soldi-, il suo” dove vengono usati segni diversi - – e dove dopo l’ultimo (soldi-) viene messa una virgola: il trattino (nel tuo caso il segno meno -) è un segno d’interpunzione visibile e non può essere seguito da un altro. Quando c’è il trattino, la virgola può essere omessa, oppure, se ti piace metterla, allora puoi inserire quello che hai scritto tra i trattini, dentro a delle parentesi tonde (omettendo i trattini);
nella frase: “L’aveva sempre immaginato con i capelli scuri e corti come lui, i vestiti trasandati di uno che non si preoccupa molto di curarsi–un po’ come lui- mentre gli rivolgeva un ghigno divertito, come per prenderlo in giro.”, la descrizione del padre è sempre rapportata a George (capelli scuri e corti, come lui; i vestiti trasandati, come lui) – a sottolinearne la somiglianza – tranne nell’ultimo passaggio (“un ghigno divertito… come per prenderlo in giro”) e questo destabilizza l’armonia della frase;
“La forza del lancio provocò un suono sordo che si prolungò per diversi secondi, era il suono dell’aria che veniva tagliata.” Dove dopo “secondi” vanno i due punti (perché spieghi) e non la virgola e dove il rumore del suono dell’aria tagliata è riportato impropriamente: l’aria tagliata non produce un rumore sordo, ma piuttosto sibilante, sfilettante, crepitante, fischiante. Cioè un rumore “fino”, insinuante. Quando invece viene prodotto dalla velocità, il suono scoppia e quindi non credo che tu abbia definito al meglio il rumore;
qui: “… spaventapasseri, la sua velocità si ridusse e lui continuò senza sosta a ruotare su sé stesso, finché non trovò qualcosa da colpire: lo spaventapasseri, ovvero i suoi compagi, sua madre, il suo patrigno, il suo vero padre… George Harkness, lui stesso, che probabilmente odiava più di ogni altra cosa.” dove invece di “lui” potevi cercare un sinonimo: oggetto di legno, legno ad angolo, angolo di legno, oggetto australiano, ecc. così come per il termine”spaventapasseri” che ripeti.
In “compagi” manca la “n”; e all’ultimo riferimento non è “cosa” ma “persona” dato che si è parlato solo di persone.
Lo stile risente della confusione e nel cercare di dare profondità al personaggio di George, non hai curato con attenzione le informazioni messe a disposizione del lettore.
Caratterizzazione dei personaggi 6/10
George Harkness ha avuto un’infanzia orribile, non ha superpoteri ma un grande senso del “centro”!
Non riesce a staccarsi da quello che è il suo bagaglio scomodo: il ricordo dei genitori, il padre naturale; questo lo perseguita e non gli permette di avere pace che cerca.
Il personaggio sarebbe delineato, se non venisse travolto dagli errori di impostazione.
Sviluppo della trama 6/10
Pensieri ed immagini per George Harkness mentre distrugge uno spaventapasseri ed evoca personaggi della propria vita. Indubbiamente è lui il protagonista centrale ed è padrone dei propri spazi.
L’idea, piuttosto chiara ed evidente, cozza con la confusione generata dalla scelta delle parole. Ad esempio in apertura: “George Harkness impugnò saldamente il boomerang nella mano” dove non si impugna “nella mano” ma “con la mano”, che come impatto iniziale può destabilizzare un po’ il lettore.
Gradimento personale e titolo 6/10
Ho apprezzato la storia, per quello che dice, per quello che nasconde, ma l’ho trovata penalizzata dagli errori di punteggiatura e da un testo non sempre facile di comprensione.
Il titolo è risicatissimo e non offre nulla più.
Totale 25/40 |