Recensioni per
L'Ultimo pezzo alle montagne
di SuperGoat

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
11/09/17, ore 11:37

Ciao!
Sono passata, finalmente ^^
La voce narrante è calda e commossa, e l'umanità di un uomo che ricorda ancora con tanta vividezza i particolari di un giorno della sua infanzia ma gradualmente perde il senso dell'ultimo suo anno di vita è molto toccante.
Mi piace questa montagna viva che sa di sole, di stallatico e di sassolini sotto le scarpe; mi piace questa figura sognante ed eroica che spaventa e seduce un fratello ancora troppo piccolo per capire, ma abbastanza saggio da aver paura della morte, da intuire che non è soltanto un gioco.
Voglio solo farti due piccole osservazioni.
La prima è che, sebbene i giovani del 1904 fossero diversi da noi e probabilmente più maturi su certi fronti, riesce ancora difficile per un lettore moderno credere che un ragazzo di dieci anni abbia tanta coscienza di sé e parli con un tono già più adulto. Mi ha dato l'impressione di essere un ragazzo già di 13-14 anni, anche se so che probabilmente hai scelto di assegnargli quest'età perché durante la Grande Guerra avrà 14-15 anni, l'età che purtroppo molti soldati avevano davvero quando andarono a combattere.
L'altra osservazione riguarda la punteggiatura, che va benissimo, ma che qua e là mi ha fatto avvertire il bisogno di qualche pausa un po' più forte di una virgola e un po' meno netta di un punto.
Esempio: "La strada era lunga per arrivare ai pascoli, e Italo la percorreva ogni giorno, quando non doveva andare a scuola era obbligato da mio padre a dare una mano a Roberto, amico di famiglia e proprietario di bestiame, con le pecore, ad ogni modo non credo che a mio fratello dispiacesse, tanto più in alto si poteva andare, tanto più in alto Italo voleva salire".
Tutte le frasi sono suddivise fra loro per mezzo di virgole, eppure non sono né emotivamente né sintatticamente sullo stesso piano; il mio consiglio, se mi permetti, è di aggiungere qualche punto e virgola e due punti per marcare delle pause più dense di significato e per ordinare in modo più disteso i periodi.
Per il resto, ottimo inizio!
Ci rileggiamo presto,
N.

Recensore Master
04/09/17, ore 08:35

Ciao carissimo, piacere di conoscerti.
Quanti bei valori di una volta, di quelli che adesso non vanno più di moda: il sacrificio, il dovere, l'amore per la patria, l'onestà, la pulizia morale, il coraggio. C'è tutto questo nella tua storia, e ci sono bellissime descrizioni delle montagne, così intense che fanno venire voglia di essere su quelle vette e correre a perdifiato sui prati come i due protagonisti.
Mi piace molto anche la scelta dei nomi, Italo e Vittorio.
Molto bello il richiamo alla famosa canzone "il testamento del capitano".
Una bellissima storia, complimenti!^^

Recensore Junior
26/07/17, ore 15:27

Ciao, eccomi di nuovo!

Avevo letto la trama di questa storia ieri sera ma poi non ho avuto la forza di continuare, così me la sono tenuta per questo momento di pausa?

Che dire?
Trovo una grande differenza di stile tra "Luigi - Rocket" e questa ma non saprei decidere quale delle due mi è piaciuta maggiormente, sono due stili molto diversi e questo domostra la tua capacità di adattare il tuo modo di scrivere alla storia che decidi di narrare, all' epoca in cui l' ambienti e ai personaggi. Non è una cosa per niente facile anche se può sembrare banale!

Questi due fratelli mi incuriosiscono anche se ho la sensazione che la fine di Italo si ricollegherá a questo primo capitolo, se sarà così sappi che già mi dispiace, non so per quale motivo ma mi ha ispirato simpatia e allo stesso tempo uno strano coraggio! Credo che mano a mano che lo svilupperai diventerà sempre molto interessante!

Recensore Master
16/07/17, ore 11:34

Buongiorno.
Un racconto che, già dalle sue prime righe, sa di un profondo patriottismo, e di amore per l'Italia.
Tempi duri devono venire per questi due giovani protagonisti...
Beh, la vicenda è cominciata in modo deciso, e chissà quel che accadrà prossimamente.
Buona domenica :)