Recensioni per
The Sunset of Solheim
di Princess Kurenai

Questa storia ha ottenuto 52 recensioni.
Positive : 52
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
13/01/18, ore 17:01
Cap. 26:

Ciao ciccia ç//////ç
con enorme e ritardo per via degli impegni ma sopratutto per il fatto che quando una storia finisce sono sempre poco coraggiosa nel leggerla, specie se mi ha fatto emozionare e sopratutto se mi ci sono affezionata così tanto... talmente tanto che ancora sto soffrendo per Hyperion ma va beh...
Ho iniziato questo percorso quando avevi appena pubblicato il decimo capitolo, divorandomene uno per uno con un gusto e una voglia di sapere cosa accidenti sarebbe successo in quello dopo, con la conclusione che ora sono qui, in una valle di lacrime, perché il finale mi aspettavo fosse emozionante, ma non... così.
Ma andiamo per gradi:
Abbiamo un capitolo che inizia con una grande vittoria da parte dei siderei, eppure Shiva non è felice. Sa che la minaccia dell'Ardente tornerà e le sue parole le rimbomberanno in testa finché non saprà cosa ha in mente di fare.
E' irrequieta, ma ha bisogno di riposo. Un riposo che è sicura sarà ricco di incubi.
Il tormento di Shiva è molto forte, adoro il modo in cui comunque la rendi ancora razionale. Una qualsiasi altra persona avrebbe perso il controllo a causa del panico causato da una simile minaccia, eppure lei cerca ancora di criptare la parole del suo ex amante, forse nel tentativo di riuscire a batterlo sul tempo, quando lui ritornerà.
Shiva ha avuto un'evoluzione enorme dai primi capitoli: dalla timida e gentile Dea è diventata una donna forte, piena di coraggio e di forza di iniziativa, incapace di continuare a piangersi addosso per ciò che è successo a causa sua ed è una crescita che a mio parere è merito tuo e delle tue sapienti doti di modellare e muovere i tuoi personaggi senza mai snaturarli *_____* amo!
Oltretutto alla fine di tutto, con la calma e la frustrazione che scemano via, la Dea è in grado di vedere i reali pensieri di Ifrit, che dal mio punto di vista, è come un bambino che è stato lasciato da parte e che fa i capricci per avere ciò che gli era stato dato in passato e che lo faceva stare bene e che, dopotutto, non ha tutti i torti... anche se ormai quel chiodo era talmente fisso che lo ha fatto uscire di senno, provocando tutto quel dolore solo perché aveva il potere di farlo.
La tua capacità nel puntare al cuore con tutto ciò mi ha spiazzata, nel senso che dopo aver letto capitoli interi dove Ifrit era il cattivo e basta, ora che leggo i pensieri suoi mi sento vuota... dopotutto nessuno di loro, malgrado abbiano provato a parlarci, ha realmente capito il suo dolore e questo è straziante... ed è per questo che questo capitolo è così dannatamente intenso che mi ha strappato via l'anima. Perché hai tirato in ballo la più grande delle verità quando meno me lo aspettavo. Che dire... sto uno schifo, ma in senso positivo... hai centrato il segno, insomma XD
«Gli sforzi dei nostri prescelti non basteranno a riportare l’equilibrio… ci vorranno generazioni prima di riuscire a placare questa piaga…», mormorò Ramuh.
Niente qui ho fatto tipo un urletto di gioia del tipo: "Oddio sì, ci vuole Noct *____*" e basta.. volevo solo che lo sapessi XDDDDD
Malgrado tutto sia finito, la minaccia di Ifrit in realtà arde più di prima: non solo la piaga non è stata estinta ma l'ardente ha deciso di fare del male anche ora che non ha una forma, che il suo corpo è morto, pronto a fondare le basi per una vera e propria battaglia dove ogni cosa andrà a suo favore.
La sua crudeltà non ha precedenti, ormai l'abbandono e il malessere lo hanno letteralmente corroso e non c'è più luce in lui.
Mi piace questa calma che comunque c'è nel parlare di lui: è come Ardyn, il tempo non lo preoccupa, ne ha quanto ne vuole, quindi possono passare anni, secoli, millenni ma lui quando tornerà avrà la sua rivincita il che mi piace moltissimo e capisco perché si sia alleato con lui, perché alla fine dei conti cercano la stessa cosa e questa similitudine mi aggrada assai *____*
«Dobbiamo debellare la piaga del tutto…», sussurrò Shiva, «se… Tenebris è in grado di… curare gli infetti, potrebbe curare anche Ifrit?»
come dicevo prima, tutti si è fermato e la consapevolezza che anche l'Ardente stesse soffrendo è quasi passato in primo piano. Se prima hanno combattuto una battaglia per fermarlo e ucciderlo, ora Shiva vuole combattere una guerra per salvarlo, per farlo redimere e tutto ciò che vuole è solo la pace, vuole una soluzione perché è stanca di combattere e di tutto quell'odio e dalle sue parole piene di speranza si legge proprio questo... che dolcina ç///////ç
«Un guerriero, in grado di raccogliere in sé l’esperienza di chi ha combattuto questa guerra prima di lui...»
AAAAAAAAAAAAAH, URLO, URLO O/////////////O
«[...]Solo uniti potremo riuscire ad uscire vincitori da questa battaglia… per il bene di Eos»
Questa frase è davvero bellissima, specie se conosci appunto ciò che accadrà dopo e lo sforzo di Noctis e di Luna nel farsi accettare dai Sei per combattere. Il mondo è arrivato ad un'evoluzione tale che ormai le Divinità non sono più sole nel potere del cambiamento e questo è bello perché nel corso dei capitoli abbiamo visto come le parti si siano invertite e sono infine loro ad aver bisogno dei mortali.
Questo tipo di ragionamento andrebbe fatto su qualsiasi religione, dove la gente si affida a Dio quando l'unico artefice del proprio destino è proprio l'uomo e questa parte della storia racchiude tutto questo e io adoro questo pensiero *___* (forse si era pure capito ahahhaha).
L’ultima scelta che si ritrovarono a prendere, fu quella della creazione di un anello,
E' LUI, E' LUI!! LìANELLO DI LUCIS NYAAAAAAAAAAAAA (Oddio, sembro una pazza sclerotica scusa XD).
E, infine, Shiva raggiunge finalmente suo figlio, senza poterlo però riabbracciare e vivere una vita insieme a lui.
la battaglia le ha tolto ogni forza e il suo corpo immortale ha bisogno di riposo.
Tutto è iniziato a Solheim ed è finito a Solheim... Shiva paga le conseguenze di ciò che ha causato con la sua scelta di amare un mortale, che ancora ama, che ancora le lacera il cuore il solo ricordo ed è bellissima questa scena finale, dove una Solheim fatta di fumo, con un tramonto quasi fatto per ripulire un po' gli animi delle persone, fa da letto alla Dea che almeno può godere un sonno ristoratore vicino a suo figlio e col pensiero di Hyperion in testa.
E' stata una bellissima avventura, è stato bellissimo poter leggere tutto questo, conoscere il tuo punto di vista, condividerlo, poter tappare tutti quei buchi con fatti assolutamente possibili nella storia di FFXV, con personaggi ben caratterizzati, soprattutto Hyperion di cui era impossibile non innamorarsi, perché davvero è la tua creatura, ed è una creatura meravigliosa.
Sappi che quel che hai scritto è vero: questo gioco ci ha dato la possibilità di conoscere persone meravigliose, gentili, capaci di capire punti di vista diversi, di condividerli, di apprezzarli e questo è bellissimo e poi... mi ha fatto conoscere te, ch einsomma non è una cosa da poco... grazie davvero per la dedica, non dovevi. Ne meriteresti una tu perché so il lavoro che hai fatto per scrivere tutto questo e so quanto lavoro stai facendo per l'altra ch enon vedo l'ora di leggere e di recensire con le mie brevi recensioni v.v
Grazie di tutto ciccia,
alla prossima
un baciozzo
Miry

Recensore Veterano
12/01/18, ore 16:55
Cap. 26:

Ehilà!
Ifrit è stato sconfitto e rinchiuso nel Ravatough e adesso si potrebbe tirare un sospiro di sollievo, ma... ci sono quelle ultime parole famose di vendetta che aleggiano nell'aria e nella testa dei tre Siderei rimasti.
Ormai sono tutti stanchi, privati delle loro energie dopo dieci anni di conflitto, e presto si addormenteranno tutti per un periodo imprecisato. Questo sarebbe sufficiente per concedersi del riposo senza pensieri, peccato che la minaccia di Ifrit è ancora presente e ne sono ben consapevoli.
Cosa si potrebbe fare allora, per vanificarla nel caso loro non si svegliassero in tempo? ... Ma delegare questo ingrato compito a qualcun altro, ovvio! Il quale non sarà nè Tenebris nè Einar. Solo qualcuno, non si sa bene così. Effettivamente designare un ignoto così è stato veramente un grosso rischio e, seppur sapendolo, i Siderei non lo hanno impedito. Hanno preferito sfidare la sorte, sperando che tutto sarebbe filato liscio durante la loro assenza... Bene, chissà che delusione gigantesca una volta svegli XD
Dopotutto, come dei veri dei, loro sono stati i fautori delle disgrazie di Eos, a partire dalla scomparsa di Solheim fino ai dieci anni di buio. E per quanto abbiano provato, non hanno potuto evitarlo. Avranno compiuto le scelte sbagliate? Sicuramente, ma sbagliare è naturale, anche per le divinità. Alla fine si sono rivelati essere fallibili, come i mortali, e hanno cercato di correre ai ripari come hanno potuto e voluto. Non me la sento perciò di dare un giudizio definitivo sulle loro azioni.
Il punto di forza di questa fic sta proprio in questo, direi: provare a spiegare i comportamenti dei Siderei (e degli enormi buchi di trama), non mostrandoceli come entità superiori, ma come persone, che provano emozioni e che commettono errori. Alla fine questa guerra è stata un'occasione di crescita per loro, tutto sommato.
Ed è pure finita bene, per il momento: Ifrit è sopito, gli altri pure e Shiva può riposare con suo figlio, che ha difeso strenuamente. Una bella conclusione, dunque.
E' stato un bel viaggio, questo. Ho adorato questa long e non riesco a credere che sia giunta al termine... Fin dall'inizio mi ha colpito per l'incredibile lavoro che c'è dietro e la tua dedizione nei particolari, che mi hanno sempre lasciata a bocca aperta. Menzione anche alla trama, che nonostante tutti sappiamo come è andata a finire nel gioco, non è stata mai banale e ha approfondito bene i vari buchi presenti in FFXV e ha dato loro spessore. Il tutto è stato accompagnato da un notevole stile di scrittura: emozionante, scorrevole e aulico al tempo stesso, in linea con l'argomento della long. Sì, perchè più di una volta mi è sembrato di leggere un mito, più che una fanfiction.
E' stata un'esperienza unica e davvero interessante, che spero di vedere ripetuta nel seguito a cui stai lavorando adesso. Perchè a me sono rimaste tante domande su Surya e altre parti inerenti a FFXV, che mi auguro vengano spiegate nel prossimo lavoro.
Detto questo, vorrei scrivere solo un'ultima cosa prima di chiudere il commento: grazie per aver illuminato le mie giornate con questa storia. Ho iniziato a seguirla in un momento particolare, in cui non stavo benissimo. Ero in una crisi profonda e, per evitare tutti i problemi che avevo in quel periodo, mi sono rifugiata nel fandom di FFXV per distrarmi ed evadere dal mondo. Così ho trovato questa storia, che ha avuto la capacità di attirarmi a sè fin da subito e tenermi incollata alle sue pagine fino alla fine. Settimana dopo settimana, non ho aspettato altro che l'aggiornamento per sapere come proseguiva la vicenda. E la forza di Shiva, ma anche la tua forza, ha poi dato la forza a me di affrontare la mia situazione. Quindi ti ringrazio, dal profondo del mio cuore.
Spero di avere presto tue notizie sulla prossima long, l'aspetto con ansia ;)
Alla prossima ^^

Recensore Master
09/01/18, ore 17:14
Cap. 25:

Presa alla grande dal p0rn fest non ho più fatto il mio giro di controllo delle fic aggiornate e ti chiedo scusa ciccia ç/////ç non tanto per questo quanto per la mia rincoglionitaggine: oggi mi viene un lampo e faccio "Chissà se la ciccia ha aggiornato, ma mi sa che non è quel giorno della settimana" e invece hai aggiornato già da 4 giorni, madonna... mi devo ricoverare XDD
Che dire!!??
Capito intenso, intensissimo e ogni volta che saltava fuori qualcosa inerente alla storia canon di ffxv facevo i miei tipici urletti da persona adulta quale sono a 29 anni suonati XD
MA ANDIAMO CON ORDINE O INIZIO A VANEGGIARE COME SEMPRE E ESCE UNA DELLE MIE SOLITE RECENSIONI/ONESHOT.
Comincia il capitolo dove ci rendiamo conto della vera differenza tra i Siderei e gli umani: il tempo per gli Dei è come quello dell'universo, imparagonabile a quello delle persone comuni ed è una cosa che non va sottovalutata assolutamente, perché dopotutto sono intenti a fare una guerra che viene percepita in modo troppo diversi.
Per gli Dei è cambiato poco: continuano a combattere contro Ifrit che, dall'alto della sua arroganza scappa e torna, cercando di innervosirli e di confonderli invece per gli esseri umani sono accadute vere e proprie mutazioni storiche, tra cui il principe Einar che è diventato Re, insieme alla sua Regina Aracaelis che chiude un'era e ne inizia un'altra, sebbene la guerra gravi ancora sopra di loro.
Mi piace molto come tu sia riuscita a far filare il tutto, senza omettere nulla, senza dimenticarti di quei personaggi che erano spariti per un attimo, quando l'attenzione era troppo incentrata sgugli dei e sulla gravidanza di Shiva. Sei riuscita, in poche righe, a spiegare per filo e per segno cosa sta succedendo, cosa è cambiato e cosa cambierà, senza risultare né pesante e senza cadere in cliché, il che è molto difficile quindi ciccia, che ti devo dire? brava >_< come al solito svolgi egregiamente il tuo lavoro e io ti ammiro ogni giorno di più... >/////<.
Vediamo nascere anche la figura del guaritore e dell'Oracolo, quindi iniziano a formarsi le basi della stirpe dei Nox Fleurt, del loro ruolo nella società "odierna" e dei motivi per cui ne possono usufruire a differenza di altri.
Nell'arco di questi 25 capitoli nulla è stato lasciato al caso e il fatto che tu abbia sempre raccontato le loro vicende, giustifica totalmente il perché gli dei abbiano scelto proprio loro e i Lucis, cosa che nel gioco era stata lasciata abbastanza al caso XDDDD
(ormai da quando leggo questa storia mi sembra di vedere un ffxv privo di buchi di trama e quindi significa che stai davvero facendo un lavoro GIGANTESCO e METICOLOSISSIMO *_____* ti ammiro, basta, sei tipo su un altro livello, ciccia >////<).
Ovviamente il pensiero di Shiva cade sempre sul proprio figlio, chiuso ancora nella sua prigione di ghiaccio, protetto e per ora rimasto un neonato, malgrado siano passati 10 anni.
Ah, questi dieci anni... credo che Eos ce li abbia un po' come maledizione, i 10 anni che dividono eventi particolari XDDD forse necessitano di qualche macumba particolare auhauhau XD oK LA SMETTO DI DIRE CAGATE, MA HO LA FEBBRE E STO VANEGGIANDO ç___ç
infine finalmente la battaglia finale incombe.
E' stato tutto meravigliosamente descritto e hai dimostrato, ancora una volta, di essere un'autrice versatile.
Le tue battaglie sono dettagliate e frenetiche, come è giusto che siano e oltre a colpi di lama e di magie, ci sono anche i colpi bassi di ifrit.
Avrei voluto dare tante di quelle sberle a Ifrit quando ha ricordato a Bahamut di Leviathan... con quel suo modo arrogante e senza cuore, senza sentimenti... in una sola battuta l'ho odiato con tutta me stessa e nel frattempo avrei voluto che Bahamut mantenesse il controllo ç///////ç (sebbene io non lo avrei mai fatto...).
Shiva lo aiuta ma ne paga una conseguenza grave: rimane ferita non mortale che però le toglie ulteriori energie che avrebbe potuto utilizzare per attaccare ancora ifrit e non lasciarlo scappare.
C'è questa sorta di dualismo, in Shiva, sta volta: è completamente sopraffatta dalla frustrazione del non poter fare più nulla, di essere inutile e dalla paura di non riuscire a vedere suo figlio ancora per moltissimo tempo ma allo stesso tempo la sua fiducia nei compagni è meravigliosamente toccante.
Sa che anche senza di lei, Bahamut può fare la differenza, può ancora salvare Eos e mettere fine a quella battaglia infinita che dura da troppo tempo.
La sua speranza, resa come hai fatto tu, è d'aiuto anche durante la lettura della battaglia che convince anche noi che andrà bene e infatti vedere Ifrit spacciato e sconfitto, mentre viene inghiottito dal vulcano Ravatogh è quasi liberatorio però siccome tu sei crudele e io lo so, hai voluto lasciare quella sorta di minaccia poco velata detta dalla bocca di Ifrit prima della sua tragica dipartita: tornerà, come anche Leviathan ma le sue intenzioni sono immutabili.
Quindi, ancora una volta, dovranno accontentarsi di una tregua e usare quel tempo che li separa dalla nuova battaglia per riprendere le forze perse...
Ho adorato questo capitolo e non capisco come tu possa dire il contrario >//////////< Aveva azione, colpi di scena, scene così ben descritte e coinvolgenti... l'ho letto tutto d'un fiato e ora sono tipo così, senza alcuna emozione, vuota dentro perché non so se voglio leggere il prossimo capitolo e scoprire la fine oppure se voglio che esca il più tardi possibile proprio perché è l'ultimo e anche se so che hai altro in serbo, sai quanto io sia affezionata a questa storia, al fatto che me la sono letteralmente mangiata, quando erano già usciti un sacco di capitoli quindi... sono davvero divisa in due ç//////ç aiuto, i feels mi assalgono...
Che dire ciccia, ci sentiamo presto, prestissimo e grazie per tutte queste emozioni, sono felice di aver intrapreso l'avventura di voler leggere questa fic, perché la amo, davvero molto e significa tanto per me.
un baciozzo
Miry

Recensore Veterano
06/01/18, ore 15:03
Cap. 25:

Ehilà!
Wow, che capitolo!
Mi è piaciuto tanto, ma davvero tanto! E' epico, ricco di battaglie, pathos e sentimentalismo. L'ho trovato coinvolgente ed emozionante.
La battaglia finale della Guerra degli Dei è durata dieci anni, dunque. Da come l'avevi descritta nei capitoli precedenti, sembrava che dovesse esaurirsi dopo circa un anno, quasi subito dopo la nascita di Surya. Invece è continuata per altri dieci anni, incredibile.
Ho apprezzato molto come hai descritto il salto temporale: hai snocciolato le varie informazioni sui prescelti degli dei, facendoci vedere velocemente ma esaurientemente come si sono sviluppate le loro vite e i ruoli a loro assegnati. E lo stesso hai fatto con gli innumerevoli scontri fra divinità.
Il filo conduttore di tutto questo è stato ovviamente l'amore di Shiva per Surya. Questo è stato la causa della guerra ed il motivo per cui gli dei hanno resistito alla furia di Ifrit per così tanto tempo.
Ma tutto ha una fine, anche se si sta parlando di esseri immortali. Anche i Siderei hanno resistenza e potenza e, come ogni essere vivente, quell'energia prima o poi si affievolisce. Non possono andare avanti a combattere fino all'infinito, così in una disperata mossa finale, i tre dei rimasti annullano temporaneamente la minaccia di Ifrit. Dico "temporaneamente", perchè sappiamo tutti che questa non è la fine. E' solo una pausa, ecco perchè la promessa di vendetta finale da buon cattivo di Ifrit non mi ha sorpreso più di tanto. Però ci stava, in quel momento.
Così come ci stava la ferita "mortale" a Shiva, che la costringerà ad un periodo di letargo indefinito che la terrà lontana dal figlio per chissà quanto tempo. Lei si addormenta comunque serenamente, consapevole che Ifrit non potrà nuocere al bambino per un po' di tempo e che la sua magia lo proteggerà nel caso l'Infernale si risvegli prima di lei.
E' stata una battaglia dolce-amara, dunque, dove il Bene ha vinto sul Male, ma che ha lasciato delle perdite a tutti. Non solo è scomparsa un'intera nazione, ma anche il paesaggio di Eos è fortemente cambiato. Sono stati creati la Faglia di Talpear e il Disco di Cauthess, per non parlare dell'isola di Angelgard. A questo proposito, sono rimasta piacevolmente colpita da come hai spiegato la sua creazione e mi fa molto piacere che le tue supposizioni si siano rivelate esatte ^^ Sicura di non essere una degli sviluppatori di FFXV?
Sicura anche che questo sia il penultimo capitolo? ç_ç Quindi settimana prossima ci sarà l'ultimo ç_ç Non sono mentalmente pronta per questo ç_ç
Cercherò di trovare la forza che mi servirà per leggerlo nei giorni che mancano all'inesorabile fine...
A presto!

Recensore Veterano
02/01/18, ore 16:22
Cap. 24:

Ehilà!
Innanzitutto, buon anno =3
Anche per questo aggiornamento, ci ho messo un po' prima di trovare il tempo per recensire e mi scuso anche questa volta ^^'' Spero di tornare puntuale con il nuovo anno, come ero nei primi mesi della pubblicazione.
Anche questa volta, non sono stata per niente delusa dal capitolo!
L'inizio è davvero dolce, con Shiva che si prende qualche istante con Surya. Mi piacciono questi momenti madre/figlio: viene fuori tanta tenerezza e amore dalle carezze e dalle moine che fa la dea al neonato, che quasi ci si dimentica che al di fuori della loro casa stia imperversando una guerra. Lei sarebbe un'ottima madre, secondo me e... Ammetto che non mi aspettavo una fine del genere 'XD
Avevi già introdotto i dilemmi della divinità sulla maternità e la futura felicità del bimbo nel capitolo precedente e anche nel toccante momento iniziale un po' si avverte quest'aura di addio, però non mi immaginavo che potesse finire così! Per ovvie ragioni, Shiva deve nascondere Surya da Ifrit e mi aspettavo che lo affidasse a una qualche famiglia mortale affinchè lo crescesse al posto suo. Invece lo congela... Sinceramente, capisco che lei lo voglia proteggere, ma lasciarlo in una foresta coperto da uno scudo di ghiaccio... Il piccolo sarà anche al sicuro e il gelo potrebbe non nuocergli, ma dopo cosa succederà? Shiva tornerà a riprenderlo una volta reso inoffensivo Ifrit? Soprattutto, è sicura che il pargoletto resisterà da solo finchè la minaccia non sarà scomparsa? Va bene che è un semidio, ma Surya è comunque un neonato e non si sa per quanto ancora la guerra fra gli dei andrà avanti... Oddio, sono più imparanoiata io che la madre, questa cosa non va bene XD Forse sto sottovalutando Shiva e la tua trama... Sicuramente è così, chiedo scusa ^^''
Va bene, in ogni caso, il bambino è al sicuro e gli dei, tornati nel pieno delle forze, possono concentrarsi nuovamente su come sconfiggere Ifrit e salvare l'umanità. Sai quanto trovo interessante il processo per cui sono giunti alla soluzione del Cristallo e qui ho assistito alla battuta finale: la concessione della magia.
Mi è piaciuta molto l'investitura dei due prescelti: una cerimonia pubblica e un attimo di riflessione per i diretti interessati. Uno si aspetterebbe che i due paladini prescelti non esitassero in simili circostanze, ma ho trovato molto realistica (e umana) la loro incertezza. Ma alla fine Tenebris e Einar giurano e così cominciano le stirpi della Sciamana e del Re di Lucis.
Adesso che anche questa è fatta, non resta che l'ultimo scontro con Ifrit... Chissà che cosa ci riserverai nel prossimo capitolo! Non vedo l'ora di scoprirlo ;)
A presto ^^

Recensore Master
31/12/17, ore 16:04
Cap. 24:

Ciao Ciccia!
Ogni capitolo diventa più frenetico e perde man mano quella calma a cui ci eravamo abituati e qui, alla fine, succedono un sacco di cose!!
Sono stata a bocca aperta tutto il tempo, non solo per la storia che pian piano e con ordine sta arrivando alla sua conclusione, ma anche da come è narrata da te */////* è tutto così coinvolgente e dettagliato... che mi sciolgo.
Ma andiamo con ordine!
All'inizio mi sono intenerita tantissimo quando Shiva si incanta ancora una volta a guardare suo figlio, l'unico tempio tranquillo che le consente di non perdere la calma, di entrare nel panico e il suo interagire con il neonato scalda il cuore ma, ovviamente, hai voluto inserire un momento Angst e leggere di lei che gli parla di Hyperion è stato un macigno tra capo e collo che proprio non mi aspettavo e che per poco non scoppio in lacrime...
tutte le bellissime parole che Shiva ha speso per il suo sposo sono la completa descrizione di ciò che noi lettori e a quanto pare tu pensiamo di Hyperion. Era un uomo straordinario e ancora non mi riprendo dalla sua perdita, ma è molto bello che venga ricordato sempre per la sua incredibile dote di essere un essere umano meraviglioso ç////ç (e chiudiamo l'anno in bellezza piangendo ancora per lui... nemmeno Tadashi di BH6 mi ha traumatizzata così... XD).
Purtroppo però la calma che ci sta deliziando viene bruscamente interrotta con la decisione della Dea che è tempo di agire e, a malincuore, è tempo di portare Surya al sicuro... lontano da lei, protetto in una grotta da una barriera di ghiaccio e qui ti faccio i miei complimenti.
Arrivata sulle rive del fiume pensavo decidesse di abbandonarlo e lasciare che qualcuno lo trovasse, invece questa cosa è molto più poetica e inaspettata e il suo addio è stato decisamente l'ennesimo colpo al cuore ma a me l'angst piace e tu lo sai benissimo quindi apposto così XDDD
Surya ormai è l'unico motivo per cui la Dea vive e proteggerlo dalla furia di Ifrit e, di conseguenza, anche il popolo che in qualche modo la ha aiutata così tanto durante la sua lunga permanenza su Eos. E' molto poetico il fatto che, malgrado lei sia immortale e dotata poteri in realtà debba così tanto a persone nate ignoranti e cresciute con la sola esperienza che li ha resi così adattabili, furbi, pronti a tutti.
Mi piace molto questo paragone *___*
un'altra parte che ho letteralmente adorato è questo cambio di personalità che Shiva ha, quando ormai sa di non poter più tornare indietro e fronteggia Ifrit senza pensarci due volte, priva di paura, colma di coraggio ed quel breve dialogo tra loro due è stato EPICO *//////*
La determinazione dell'Ardente, la sua rabbia non appena la vede è imparagonabile alla decisione della Glaciale nel mettere fine a tutto quel caos che è successo per causa sua ma che in qualche modo ha aperto le strade a una nuova era, dove gli uomini sono ormai parte della storia.
Ho letteralmente adorato il loro scambio di battute.
Poi torniamo nel regno divino. Ormai era da tantissimo che non ci tornavamo e in qualche modo si avverte un alone di sicurezza, temporaneo ma c'è.
Qui si decide il destino, il futuro di Eos e ormai non si torna indietro: gli uomini avranno il loro cristallo e di nuovo hai messo un tassello che va a creare le basi della storia di FFXV che tutti noi conosciamo e a me ste cose mi fanno morire XDDD tipo urlo cose come "Oddioooo il cristallo!! QUEL CRISTALLO". Sono pazza, ahahaha!
La decisione viene comunicata agli uomini e malgrado la paura, l'indecisione, quando viene detto loro cosa potranno fare per il proprio popolo, i due prescelti non perdono tempo a ricevere quel dono, carichi di un pesante fardello che alla fine generazioni su generazioni porteranno su di loro, ma che significa anche poter fronteggiare un nemico, la piaga, che per ora è inarrestabile.
Bello, meravigliosamente deciso e maturo, questo capitolo!
Si toccano finalmente corde che andranno a creare il futuro e gli Dei, ormai, sono pronti a scontrarsi con l'Ardente e non vedo l'ora di leggere la loro battaglia, specie il confronto tra Shiva e lui.
Ciccia, che dire, chiudiamo l'anno con un meraviglioso capitolo che mi è rimasto particolarmente nel cuore.
Ci si rilegge nel 2018, auguri di buon anno e grazie per le emozioni **
un baciozzo
Miry

Recensore Veterano
23/12/17, ore 19:14
Cap. 23:

Ehilà!
Ultimamente arrivo sempre in ritardo, non sono brava, mi dispiace. Ma faccio di tutto per trovare il tempo per la tua storia, non dimentico l'aggiornamento settimanale!
Questo capitolo mi è piaciuto molto. E' un capitolo di transizione e riflessivo, l'ideale per prendere fiato dopo tutta l'ansia e la cupezza delle parti precedenti.
Iniziamo a fare la conoscenza del nuovo arrivato nella rosa degli dei: Surya, la cui sorte è ancora un mistero. Essendo il primo nato da una dea e da un umano, di che "razza" sarà? Sarà più umano o più divino? Una certezza che i Siderei al momento non hanno e che li rende vulnerabili al futuro, come se fossero anche loro uomini che soggiacciono alle leggi del tempo e che non possono sapere cosa accadrà domani. Un grande limite per loro, ma mi piace questa loro caratteristica: anche se sono dei, c'è sempre un'entità più potente di loro. Mi hai fatto tornare in mente le lezioni di epica delle medie, quando la prof di italiano ci spiegò i miti greci e che le loro divinità, con le loro virtù e le loro debolezze, erano invincibili ed immortali, ma che non potevano sfidare il Fato e cambiare il loro destino. Ecco, io ho rivisto molto questo nei tuoi Siderei, ma il loro punto debole è il Tempo. Tutta la tua fic si è basata proprio sulla loro fallibilità come esseri superiori ed immortali, quindi ho trovato coerente e calzante questo nuovo aspetto sull'impossibilità di sapere in anticipo le caratteristiche di Surya.
Adesso che il bimbo è nato, bisogna riprendere il discorso su come sconfiggere Ifrit una volta per tutte. Ho seguito con interesse la discussione, anche se già come sarebbe andata a finire. Mi è piaciuto leggere i loro ragionamenti e vedere come è stata presa la decisione finale. Immagino che nel prossimo capitolo avverrà il momento di cessione dei poteri alle famiglie reali di Lucis e di Tenebrae.
A questo proposito, non vedo l'ora che sia pronta la nuova longfic per sapere come Ardyn rientrerà in questo quadro, visto che mi avevi accennato che lo avresti inserito.
E' stata interessante la nomina degli Aldercapt e la successiva esclusione. Hai voluto dare una motivazione alla sete di potere dell'Imperatore e ci è stata bene.
Non si può finire un consiglio di guerra in pace, che un poppante richiede attenzione! Ma in fondo è giusto: anche Surya deve mangiare XD Il momento dell'allattamento è stato molto dolce e personale, privato. Mi sono sentita un po' in colpa a leggerlo, perchè sentivo di stare violando l'intimità di un momento importante fra madre e figlio. Dopo tutto quello che Shiva ha passato per dare alla luce il suo bambino, era il minimo che si godesse l'attimo. Ma subito la sua mente ritorna alle preoccupazione future e una nuova incertezza la pervade: è giusto che resti con suo figlio o è meglio separarsi per farlo crescere al sicuro dall'ira di Ifrit?
E' con questo interrogativo che hai chiuso il capitolo, incuriosendomi ancora di più sul destino di questo bambino.
Non vedo l'ora di leggere il seguito!
Nel frattempo, ti auguro un buon Natale ^^
A presto!

Recensore Master
23/12/17, ore 14:45
Cap. 23:

Ed eccomi qui, pronta a recensirti nella pre pre vigilia di Natale, in un caldo (Ho il condizionatore a palla e i termosifoni accesi. Ti ho mai parlato di quanto sono freddolosa) e tranquillo sabato pomeriggio.
E' dannatamente rilassante leggere, nelle prime righe, l'amore di Shiva per il suo bambino.
C'è un tono dorato, intorno alle descrizioni; un colore caldo, che coinvolge, che fa sentire l'affetto e questo amore spropositato, quasi impossibile da descrivere completamente.
Un figlio è un figlio, specie se è l'unico legame rimasto all'uomo che lei amava e che non c'è più ma che le ha donato la possibilità di creare una nuova vita insieme e questo è dannatamente dolce eio sotto Natale sono emotiva da morire, perciò sento queste così ancora più forti nel mio di solito freddo cuore >//////<.
Che dire, sono estasiata da tutto ciò! le descrizioni, il suo interagire col piccolo, il suo soffermarsi su ogni singolo dettagli, le mani, le sue espressioni facciali... insomma, direi che sei riuscita a cogliere perfettamente che cosa significa per una madre soffermarsi sulla sua creazione, su qualcosa che è stato nascosto per mesi nel suo ventre e che finalmente può vedere, toccare, proteggere.
Purtroppo però, malgrado il breve momento di felicità, torniamo bruscamente alla realtà dove Ifrit continua il suo cammino verso la distruzione di Eos, alla ricerca di un modo per eliminare la Dea e suo figlio, non riuscendoci grazie alla difesa ferrea degli altri Siderei.
Mi piace moltissimo come hai descritto il cambiamento di ifrit: leggendo la storia passo passo, ci si rende conto di quanto le cose siano cambiate, ma ci si sofferma davvero raramente a ricordare come fosse in realtà l'ardente prima di tutto questo caos e tu, sapientemente, ce lo ricordi dai pensieri di Shiva.
Immagino che la Dea un po' abbia anche della nostalgia nel ricordare quei momenti, dopotutto c'era lui prima di Hyperion e lo ha amato, anche lui con grande sentimento quindi penso per lei sia un'ulteriore sofferenza tornare indietro nel tempo e soffermarsi a ricordare come era prima, come agiva, sicuramente sempre molto arrogante e beffardo ma mai cattivo come lo è ora. Fa malissimo solo immaginarlo ç___ç
Ifrit è un personaggio che è comparso poco, rispetto agli altri ma malgrado questa sua chiamiamola assenza, sei stata in grado di presentarlo sempre a 360° grazie alle parole degli altri Dei e soprattutto di Shiva e questo, secondo me, è una grande prova di quanto le tue abilità di scrittore siano di alto livello *____* Non è semplice descrivere qualcuno che non interagisce quasi mai con nessuno e che persino nel gioco è lasciato a se stesso >< ciccia sei un portento.
Poi la faccenda si inizia a fare decisamente difficile: si torna all'argomento magia e alla sua possibile trasmissione ai mortali e sta volta sembra essere qualcosa di concreto perché la discussione è ponderata.
Vengono fuori molti nomi e dalle note si evince di nuovo la tua precisione nel non voler lasciare nessun dettaglio, vuoi che tutto fili liscio e che abbia quel senso che Tabata non ha mai dato, tralasciando dettagli importanti però ci sei tu.
La storia inizia ad avere un senso e parlo di quella originale.
Le fondamenta che stai costruendo sono solide, sono coerenti e si intrecciano perfettamente con ciò che verrà e tutte quelle cose che hai inventato tu, di sana pianta, sono possibilissime e quindi chiudono il cerchio e ti ringrazio. Non sai quanti dubbi mi hai tolto (e sappi che mi hai ancora dato una mano con la mia long chiarificandomi un sacco di cose riguardo Niflheim XD Grazie ciccia <3)-
Quindi si decide a quali famiglie affidare il potere dei Sei, tra maghi e guaritori e tra tanti nomi escono fuori gli Aldercapt.
Immagino che i loro oscuri intenti non fossero ancora così palesi a quei tempi, ma anche qui fondi delle basi: ci sono dei motivi, per cui nasce un odio non solo per Lucis ma per tutta Eos e tutti sappiamo che non deve essere stato così da sempre e il motivo, come sempre, è il perdere ogni cosa che si aveva.
Motivo valido, validissimo e sono davvero molto colpita dal fatto che Shiva in qualche modo percepisca questa loro vena oscura, questa loro voglia di vendetta e sangue.
Anche questo è un collegamento interessantissimo.
Poi si fanno nomi ancor più noti e anche qui si iniziano a unire i pezzi del puzzle, a capire cosa hanno tramato gli Dei e cosa è servito loro, come motivazione, per donare i loro poteri e a chi.
Leggere certi nomi fa palpitare, specie dopo aver giocato a Episode Ignis e aver rivisto Ravus ç///////ç
Tutto sembra chiaro, sebbene fuori ci sia il caos ma Shiva torna a tormentarsi, perché il vero problema, ora, è il bambino.
La guerra porterà distruzione, rabbia e stanchezza e lei necessiterà di riposo. Un riposo lungo che la separerà da suo figlio, dalla sua ormai unica ragione di esistere, di andare avanti e come sempre riesci a cambiare i toni della storia davvero con pochissimi passaggi, sfumando, e torniamo a tormentarci con lei e le sue paure.
Davvero moltoi riflessiva quella parte, riesco quasi a sentire il suo impegno nel cercare una soluzione, un modo per non mettere di nuovo in pericolo nessuno e salvaguardare non solo se stessa ma ogni essere vivente umano e divino che la circonda.
Davvero un capitolo meravigliosamente intenso e riflessivo, non potevo chiedere di meglio prima di Natale e sono felice per questo regalo che ci hai fatto ç/////ç Non vedo l'ora di leggere il prossimo, sono troppo curiosa di vederti all'opera con il dono degli Dei agli umani *___*
Che dire ciccia, brava come sempre, mi emozioni ogni capitolo di più!
Ci sentiamo presto, ti auguro un felice Natale anche se ti darò gli auguri domani per altre vie e sappi che ti adoro!
Un baciozzo
Miry

Recensore Veterano
18/12/17, ore 11:01
Cap. 22:

Ehilà!
Perdona il mio monumentale ritardo nel recensire, ma queste sono settimane impegnative, tra il lavoro e il Natale che si avvicina, e io ho meno tempo libero del solito a disposizione ç_ç Rimpiango i giorni in cui non avevo un cavolo da fare e giornate intere per leggere fanfic, a-ehm...
Comunque, parliamo della storia, che è meglio.
In questo capitolo sono successe tante cose. La prima è il Concilio degli Dei, se posso chiamarlo così. Ormai sono rimasti soltanto Bahamut, Ramuh e una gestante Shiva a fronteggiare la minaccia instancabile di Ifrit. Il Belligerante ammette che le loro forze non sono sufficienti a contenere l'ira del loro amico traditore e quindi propone di conferire agli umani i loro poteri, sperando che questi siano in grado di aiutarli effettivamente. Una proposta che a me è sembrata naturale, conoscendo le sorti del gioco, ma forse non lo è più di tanto per i Siderei. Infatti Ramuh ha più di una perplessità in proposito, ma la Glaciale è pronta a sostenere l'opzione dell'altro, conscia della grande forza degli uomini. Quindi è deciso: gli dei chiederanno agli umani meritevoli di aiutarli nella lotta contro Ifrit e gli effetti che il suo odio e risentimento stanno producendo su Eos.
Ma prima c'è un'altra questione da risolvere, una più urgente: il parto. E' dall'inizio della fic che sto aspettando questo momento e finalmente posso leggerlo. Mi aspettavo qualcosa di più drammatico e pieno di sangue (non farci caso, io vivo per lo splatter), anche perché, vista l'atmosfera complessiva della storia, non prevedevo qualcosa di lineare e dolce, senza complicazioni. Invece è stato così: un parto normale, facile, narrato dal punto di vista di Shiva, quindi annebbiato dal dolore e dalla gioia di diventare mamma. La dea è così annebbiata che non si è resa conto che Ifrit stava scatenando l'inferno fuori casa sua. Ma ne è valsa la pena: il bambino è nato, sano e forte, nella casa che i suoi genitori hanno condiviso prima che l'Infernale desse sfogo alla sua ira. Ho assaporato amore in ogni riga del processo e mi è piaciuto il quadro che ne è venuto fuori. Noto che c'è sempre coerenza fra i nomi che scegli e non mi hai deluso scegliendo Surya per il bimbo.
Quindi ci sarà una longfic incentrata sul semidio? Wow, che bella notizia *.* Non ti preoccupare se non riesci a terminarla prima di aver finito di pubblicare questa, io posso aspettare. L'importante è che la nuova storia ti soddisfi a pieno, quindi non avere fretta. Vedrai che sarà bella ed emozionante (o più bella e più emozionante) di questa, quindi varrà la pena aspettare =)
Per il momento è tutto.
Alla prossima ^^

Recensore Master
16/12/17, ore 15:32
Cap. 22:

Buongiorno ciccia!
Finalmente riesco a trovare il tempo di leggere e come sempre sono stata accontentata della mia dose di feels e di stupore, tipico d quando leggo un tuo capitolo!
La minaccia di Ifrit è talmente grande che viene deciso di dare il permesso agli uomini di usare la magia degli Dei e, assolutamente, questa è la scelta più saggia. in ogni caso la furia dell'ardente è gigantesca, mina sulla pace del mondo e degli Dei, quindi provare tutte non costa nulla, anche se questo significa rischiare grosso concedendo la magia a mortali apparentemente privi di cattive intenzioni che però potrebbero rivelarsi molto diversi da come appaiono... ho molta paura ç___ç Spero di sbagliarmi.
L'unica cosa che frena tutto questo è il parto imminente di Shiva, che grazie alla sua magia è riuscita a rallentare ma che ormai è arrivata al suo limite. Bellissimo come descrivi la Dea, ogni capitolo più determinata: amo il suo modo di mantenere la calma, la tranquillità, pur avendo addosso il peso di quel caos, la morte di Hyperion e ancora questo figlio che vorrebbe proteggere ad ogni costo, dopo le minacce di Ifrit... amo la tua Shiva. Lo so, l'ho detto un miliardo e mezzo di volte, ma davvero, la amo troppo >/////<
poi, appunto perché ti piace farci soffrire, decidi di buttarci addosso un ricordo bellissimo: quello dei primi capitoli, dove Hyperion e Shiva vivono insieme nella loro casa, dopo il loro matrimonio, dove è stato concepito quel figlio, dove l'amore puro e candido ha sempre fatto da sfondo. Ti giuro, ci ho messo una decina di minuti a riprendermi e non tanto per il ricordo, ma per come hai reso l'idea delle emozioni della Dea... si ritrova afflitta dal dolore, dalla paura della minaccia del suo ex amante, in una casa dove prima era scenario di amore e passione, di unione e tutto quello che vede le ricorda Hyperion... ç//////ç sei magica.

Finalmente il parto ha inizio e, sebbene tu abbia puntualizzato di essere rimasta sul vado, fatti dire che invece sei stata molto ma molto meticolosa, puntando più che altro sul dolore della Dea piuttosto che alle azioni che compie durante quel momento doloroso, il che è giusto che sia così.
E' giusto vivere il dolore e le sue sensazioni; un parto è qualcosa che più o meno tutti conosciamo e non nel dettaglio e possiamo solo immaginare cosa si possa provare nel durante, almeno per chi come me non ha mai avuto il "piacere" di partorire. Grazie a te mi sono sentita vicina a lei, sentivo la sua voglia di spingere, la sua frustrazione, la voglia di urlare, dare pugni ad ogni cosa e allo stesso tempo sperare nel bene di quel bambino.
quindi: good job ciccia *___* come sempre mi hai dato prova delle tue capacità innate di scrittrice.
Poi finalmente questo piccolo miracolo nasce e scopriamo finalmente il vero nome del piccolo che, in qualche modo, ricorda Hyperion: magari lui non era il dio del sole, ma splendeva e sinceramente si avvicinava molto alla mia idea di quel tipo di divinità.
Surya è anche un nome che suona bene, specie nell'universo di FFXV. Mi piace, ha un suo ritmo e si intona ai genitori **
Poi l'ennesimo colpo al cuore, quando c'è questa bellissima differenza tra il fuori e il dentro.
Ifrit che crea distruzione, Shiva che crea la vita.
Questa è pura poesia, sappilo. Pura, pura poesia. Sono in love.
Da una parte il fuoco che danza dall'altra il ghiaccio fermo e statico.
Adoro! ADORO!
Beh, che dire, capitolo meraviglioso ciccia, non vedo l'ora di leggere tutto, anche quelle dopo, anche tutte quelle belle cose che mi invii XD sono drogata di te u.u
A prestissimo,
ti adoro, sappilo.
Miry

Recensore Master
09/12/17, ore 15:32
Cap. 21:

Eccomi!!
Scusa il ritardo ciccia >/////////<
Allora, come avevo detto già nella scorsa recensione, i toni sono decisamente cambiati e il ritmo è diventato forsennato e frenetico, fatto di ansia, angoscia, paura... tutto ciò che c'era di tranquillo e riflessivo se n'è andato con Hyperion e ora, infine, siamo giunti alla vera battaglia.
Ifrit non ha alcuna intenzione di redimersi, non è pentito per ciò che ha fatto e forse l'orlo della pazzia lo rende persino fiero.
Gode nel vedere Shiva contorcersi dal dolore fisico ed emotivo e ne vuole di più, ma appena le è abbastanza vicino non solo le ricorda l'odio che prova per lei ma anche per il suo bambino di cui non vuole avere pietà.
E' spettacolare come muovi Ifrit, è davvero un pazzo mosso solo dal rancore e dalla delusione e Shiva sa benissimo di avere ogni colpa ed è forse per questo che in primis protegge suo figlio, nel suo grembo, spinta dal sentimento materno che, secondo me, è l'ultimo stadio che la sta rendendo più umana che divina, sempre più simile ai mortali piuttosto che agli dei.
Come ti avevo già detto l'evoluzione della Dea è stata graduale e mettendo insieme i pezzi se ne può addirittura stipare la diversità tra i primi capitoli a questi ultimi, e ancora un ulteriore cambiamento dopo la morte di Hyperion... che meraviglia *___* Ormai è parte di te, la muovi benissimo.
Poi ho avuto paura, ho pensato davvero che Ifrit potesse farle del male, uccidere il suo bambino, il frutto che lei e Hyperion hanno creato e invece no. Bahamut, con la sola forza del rancore e della disperazione per la perdita della compagna, lo ferma.
Non so se in quel momento il suo obiettivo fosse anche quello di proteggere Shiva; dopotutto per "causa sua" ha perso Leviathan e forse è stato solo un caso che lo abbia fermato proprio prima di colpirla. Non so quanta lucidità avesse Bahamut e anche questo dettaglio mi è piaciuto: hai voluto un po' lasciare il dubbio per poi farci capire dopo che dopotutto le due divinità erano spinte dallo stesso sentimento cupo e oscuro, con la differenza che Bahamut è riuscito a riprendere consapevolezza.
Infine Shiva riesce a scappare, anche se con grande difficioltà, grazie all'aiuto di Ramuh e qui sottolinei la sua pacatezza che viene meno. Questo significa solo una cosa: la questione è più grave di quel che sembra, se ha scomposto il tonante e qui di nuovo l'ansia cresce.
Il parto ora è sempre più vicino e la paura di non riuscire a proteggere il proprio figlio, per la Dea, è sempre più forte ma malgrado questo è sconvolta, è oppressa dalla paura, dai pensieri, anche dalla rabbia verso ifrit.
Ne comprende il senno perso ma non lo può biasimare. Non può arrivare davvero a tanto per un cuore spezzato, addirittura a voler distruggere ogni cosa.
Qui torniamo un po' a dei toni tranquilli, ma non molto. Sottolinei comunque che nell'aria c'è la presenza dell'Ardente ancora alla ricerca delle sue prede, dei suoi ex compagni che grava su quella calma apparente.
Un piano va escogitato e da soli, ora anche senza Leviathan, non possono far molto così viene presa la decisione più sensata ma più pericolosa di tutte, ovvero donare la magia ai mortali.
Hai dato il giusto peso alla decisione presa, si sa che dei mortali le divinità non si sono mai fidati ciecamente, ma in qualche modo gli ultimi eventi li hanno resi forse più affidabili agli occhi degli Dei.
Non è stata una decisione semplice, difatti l'hai descritta in modo ponderato, puntualizzando sul fatto che il rischio ci sia ma che la soluzione sia quella e basta.
Spettacolare, ciccia. I toni sono cambiati ma la storia evolve come sempre in salita, tutti cambiano ma rimangono gli stessi e in questo capitolo capiamo che gli Dei imparano qualcosa dai mortali e non solo viceversa.
meraviglioso, adoro questo capitolo *____*
Poi sono ancora in trepidazione per quella cosa che ho letto e che non dirò... sono tipo in adorazione, sappilo *//////*
baciozzi,
Miry

Recensore Veterano
07/12/17, ore 21:18
Cap. 21:

Ehilà!
Dunque, riprendiamo la narrazione da dove l'avevamo interrotta la volta scorsa: l'attacco di Ifrit.
Nonostante sia passata una settimana, ho ancora avvertito l'inaspettata offensiva e la sua violenza. Leviathan non ha potuto nulla contro il dio e così si sente anche Shiva, che indebolita dalla gravidanza e dallo shock, non reagisce nell'immediato. Lei sa che adesso è il suo turno e l'unica cosa che può fare è supplicare il suo ex-compagno di risparmiare la vita che le cresce in grembo. Ma Ifrit non è magnanimo e non può accogliere una richiesta del genere, dopo che ha scatenato lo sterminio della razza umana e una guerra deicida. Sarà davvero questa la fine? Fortunatamente no. Arrivano infatti Bahamut e Ramuh in soccorso alla dea, la quale sviene e non si riprende del tutto, se non un po' di tempo dopo. L'unico dettaglio che fa capire che lei è ancora viva sono i dolori da gravidanza, che non si capisce se siano uno sfogo postumo della tensione o siano contrazioni da parto.
E' un capitolo breve, concentrato. A conti fatti, ci sono poche azioni, ma le informazioni sono abbondanti.
Mi è piaciuto molto il lato "umano" di Bahamut. Anche se è l'Illuminato, il più potente dei Siderei, non è immune ai sentimenti e davanti alla sconfitta dell'amata Leviathan non può che cercare vendetta. Il suo scontro con Ifrit è stato descritto in poche righe, ma viene fuori tutta la potenza del dio e la sua ira e ho capito da dove deriva il soprannome "Belligerante". Nonostante ciò, lui riesce a controllare l'ondata di sentimenti negativi e, come Shiva prima di lui, riesce a non cadere nel baratro che sta consumando Ifrit. Ed è proprio questo che gli fa capire che loro da soli non possono fermare la minaccia del dio traditore e della piaga con cui sta infettando l'umanità. E' chiaro che serve aiuto e i mortali sono gli unici che glielo possano offrire.
E' con questa consapevolezza (e colpo di scena) che il capitolo si chiude e io non vedo l'ora di leggere il prossimo, già pregustando il grande avvenimento che descriverà.
Quindi io ti lascio così.
A presto!

Recensore Master
03/12/17, ore 15:52
Cap. 20:

Sono... sono sotto shock.
Non so davvero da dove cominciare e sta volta davvero non... non so... io...
*si schiaffeggia due o tre volte*
SANTISSIMI SIDEREI DATEMI LA FORZA!
Questo capitolo è un insieme di cose, di TANTISSIME cose e sebbene sia iniziato con una malinconica tranquillità senza però lasciare che i miei occhi non piangessero lacrime di dolore (sono in lutto dalla scorsa settimana e lo sarò finché non mi passerà) per poi finire con un tuffo al cuore rasente l'infarto.
Andiamo per gradi, meglio... meglio.
Il capitolo inizia con una Shiva ancora sotto shock, ancora incapace di accettare la morte di Hyperion e, soprattutto, il fatto che sia avvenuta per mano sua e come se nel suo cuore albergasse la speranza che in qualche modo lui potesse risvegliarsi, non riesce ad abbandonare il suo corpo senza vita e di nuovo è costretta a fare i conti con la rabbia verso se stessa e la delusione di non aver potuto far niente, pur essendo un essere dotato di grandi poteri.
Così, ancora una volta, sono gli altri Siderei ad aiutarla a vincere tutte quelle sensazioni, anche solo per un attimo e riuscire a farle razionalizzare ciò che è l'unica soluzione: dire addio a quel corpo senza vita ma accettando il suo desiderio di seppellire dignitosamente il corpo dell'amato, tornando a Solheim.
Qui hai voluto sorprendere tutti, noi e Shiva compresa con la bellissima scena di Hyperion che diventa qualcos'altro, diventa qualcosa di luminoso e immortale, come avrebbe dovuto essere quando era in vita e qui davvero non mi sono risparmiata. Ho sentito come se tutta la sua vita mi fosse passata dietro le spalle, tutte le belle emozioni che questo personaggio mi ha fatto provare, ed è stato di nuovo doloroso e il pensiero che non leggerò più di lui mi affligge anche se... anche se hai sconvolto TUTTO! TUTTO!
Ed ora la storia è tornata frenetica, non c'è più lo stallo, la calma, la delicatezza che fino ad ora abbiamo letto con la tragica malattia e infine la dipartita di Hyperion, qui le cose stanno cambiando, Ifrit è tornato a fare del male e sta volta ha davvero intenzione di distruggere Shiva partendo dalla sua parte emotiva, distruggendo ogni cosa di bella che le è rimasta, partendo dalla sua amica, la sua "sorella", quella che pur avendo un caratteraccio non l'ha mai abbandonata e come sempre decide di farlo di fronte a lei.
Ifrit è paziente, lo hai davvero caratterizzato bene. Ha aspettato il momento giusto, perché è talmente crudele da avere addirittura tempo (è immortale, ne ha quanto ne vuole), di aspettare i momenti giusti e colpire e questa scena, inizialmente poetica per via del tramonto e per quella sorta di rilassamento temporaneo che le due Dee si erano concesse, diventa uno scenario sanguinario, da brivido che ti colpisce dritto al cuore e ti giuro non me lo sarei mai aspettato...
Ifrit è imprevedibile e tu lo muovi davvero, davvero bene.
E' così diverso da Shiva, dolce e premurosa, eppure è mosso da sentimenti quasi giustificabili se non fosse che pare aver perso il senno e quindi non avere pietà.
Niente più da dire, questo capitolo è un quadro impressionista. Lo si legge, di notano particolari, si percepisce il suo equilibrio e poi arriva quel punto che ti sconvolge, che ti cattura e che ti lascia a bocca aperta.
I giochi sono iniziati, non c'è più tempo per aspettare.
Ora ho seriamente paura.
Non vedo l'rora di leggere cosa accadrà nel prossimo capitolo ><
Un bacio ciccia, a prestissimo!
Miry (ho la tachicardia XD)

Recensore Veterano
30/11/17, ore 18:19
Cap. 20:

Ciao!
Questo capitolo è stato qualcosa di incredibile, non so nemmeno cosa scrivere per farti capire tutto quello che ho provato leggendo ogni singola parola!
Ovviamente mi aspettavo le impressioni di Shiva dopo la morte di Hyperion, ma non immaginavo di trovarmi un pezzo così ben scritto (come sempre) e coinvolgente. Riga dopo riga ho sentito tutto lo sconforto, il dolore e la disperazione della dea. E' stato come se stessi affrontando io il lutto di una persona cara e non lei. Incredibile, davvero.
Ho apprezzato tantissimo l'offerta di Bahamut di trasformare il defunto in luce. Ha dato a Shiva un motivo per staccarsi dal corpo dell'amato e compiere così un primo passo verso il superamento del lutto. E visto quanto Hyperion è stato importante per lei (e per noi), ho trovato questo rito funebre davvero azzeccato e degno del personaggio che era. Ha avuto un giusto concedo e anche io sento di poter superare la sua morte adesso.
Alla dea è rimasto ora soltanto il figlio non ancora nato a farle compagnia ed è grazie a lui che trova la forza di risollevarsi e non perdersi nuovamente nel vortice di negatività. E' stata molto commovente e interessante la sua riflessione sul parto: si avverte il suo amore verso il futuro bambino e le sue perplessità su come sarà questo delicato momento, dato che nessun'altra dea ha mai partorito.
Anche Leviathan ha notato il cambiamento in positivo nell'amica e si concede un attimo di felice distrazione. Ma non bisogna mai abbassare la guardia se c'è un dio infuriato (e infuocato) a piede libero! E l'Abissale ne paga le conseguenze.
Adesso mi tocca aspettare fino a settimana prossima per sapere come reagirà Leviathan, visto il caratterino che c'ha u.u
Mannaggia.
A presto!

Recensore Master
24/11/17, ore 01:30
Cap. 19:

Non è contemplabile che io abbia lasciato nemmeno una recensione questa mattina con toni pressappoco felice e ora mi ritrovo in una valle di lacrime, angosciata, col cuore più ghiacciato di quello di Hyperion...
Me lo aspettavo, ce lo aspettavamo, ma non eravamo pronti e forse nemmeno tu, perché si vede la sofferenza che ci hai messo in quella parte.
Questo capitolo è il tuo fiore all'occhiello. C'è davvero di tutto e la cosa che spicca di più è la forza.
Inizialmente c'è questa velata tristezza, perché nessuno di loro riesce a trovare una soluzione o almeno a rallentare quello che sta per succedere e Hyperion è sempre più debole e angosciato. Infine, entrambi, hanno raggiunto lo stato di "accettazione" ed è stato agrodolce.
Il mortale ha ormai capito e piuttosto che morire e trasformarsi in un incubo, preferisce porre fine alla sua esistenza con una forma ancora dignitosa e la parte più crudele è che debba essere Shiva a farlo, per correttezza, per amore, per loro figlio.
La scena dove parlano, dove lui le chiede di ucciderlo è straziante... non credevo davvero di leggere una cosa così, mi hai spiazzata ed è stato sorprendentemente triste ma allo stesso tempo nuovo, un impatto diretto al mio cuore.
Questo capitolo rispetto agli altri ha meno descrizioni, ma moltissimi dialoghi e te lo sei giocato alla grande, perché è stato anche grazie ai botta e risposta che si è potuto comprendere che tipo di atmosfera c'era intorno a loro, specie quando Hyperion fa tutte quelle domande a Shiva e Levianthan, dove l'abissale spiega dell'amore eterno promesso con Bahamut. Sembrano dei normalissimi discorsi fatti ad un uomo con una febbre passeggera, che per passare il tempo chiacchiera con chi è lì per fargli compagnia e invece... invece no, è tutto programmato, tutto dannatamente pronto ad essere compiuto e il fatto del nome rivelatogli proprio in quel momento e quella dichiarazione d'amore fatta a lei e al loro figlio, implicava che era pronto, era il suo addio e lo avrebbe accettato.
Ok, sto piangendo di nuovo... UN BEL RESPIRO MIRY.
E' dolcissimo il fatto che Shiva cerchi di infondere in lui gli ultimi ricordi felici, I LORO ricordi felici insieme per poterlo togliere da quel mondo e dal suo mondo con il massimo della tenerezza, del garbo, senza che lui soffra ulteriormente, senza che la paura lo sovrasti ed è splendido... splendido in ogni sfumatura, e alla fine torni ad usare le descrizioni, solo quelle, e sentiamo il dolore di Shiva ma anche la consapevolezza che per quanto il tempo non curerà mai quella ferita della perdita del suo compagno, sa di aver fatto la cosa giusta per lui, per non allungare ancora quella agonia tremenda...
Sto soffrendo davvero. Ho amato Hyperion come pochi personaggi originali di qualsiasi altra fanfiction o originale, era caratterizzato alla perfezione, ci si poteva innamorare di lui e della sua allegria e dolcezza in un battito di ciglia.
Con Shiva erano bellissimi e l'unica cosa che mi conforta è il fatto che almeno c'è il frutto del loro amore a crescere su quel mondo in rovina.
Speravo che potesse almeno vederlo nascere, ma era già tardi e non si poteva chiedere di più. E' stato tutto calcolato alla perfezione, come sempre sei supermeticolosa e sei davvero una scrittrice versatile: passi da momenti di pura allegria a guerre, litigi e ora la morte vista dagli occhi di una persona innamorata.
Non so davvero più cosa dire, solo che se mi hai portato a piangere significa che hai fatto un lavoro meraviglioso, un lavoro sopraffino, sopra ogni altro capitolo che tu abbia scritto di questa storia stupenda.
Che dire, brava ciccia, brava davvero.
Grazie per aver creato Hyperion e per non averlo fatto soffrire troppo.
Un baciozzo
Miryel

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