Il contesto generale è davvero, davvero affascinante e mi piace molto quando materiale così corposo è costretto in forme narrative tanto concise. Non c'è tempo per pensare o farsi domande, tutto scorre troppo rapidamente. Qui, ad ogni modo, si ha la soddisfazione, giunti al termine, di ottenere risposta... una risposta che apre solo nuovi interrogativi, ma che consente comunque di orientarsi e chiudere la lettura con l'appagamento di aver capito con cosa si abbia avuto a che fare.
La mia recensione, dunque, non è certo neutra a causa della trama, né dell'ambientazione o del mostro, che molto rimanda al terribile immaginario horror di produzione nipponica, ma alla forma: ho letto prose MOOOOLTO più carenti di questa, tuttavia il testo risulta un po' rozzo, e non solo per sviste come "un rumore avverto un suono" dove è evidente che tu abbia dimenticato di togliere quel "un rumore", ma per scelte narrative ben pensate che troppo spesso si perdono in ridondanze o impieghi di terminologie, a mio parere, non molto "intonate" tra loro. Non apporto correzioni perché attuerei una ristesura del testo che smetterebbe d'essere lavoro tuo per diventare in parte mio, quindi il risultato sarebbe controproducente.
La pratica raffina ogni arte e spero che tu continuerai nella stesura delle tue idee, perché credo tu abbia buone basi: vanno solo, per l'appunto, raffinate.
Buona fortuna!