Mi piace come hai utilizzato l'ironia in questa scena pre operatoria...non è stucchevole, ed è bilanciata con tutti gli altri sentimenti negativi che il nostro Leoncino sta cercando di domare! Persino quel tenero sorriso di Asia, costruito solo per rassicurare il suo fratellino, risulta buffo dopo che Leo fa l'osservazione sulla paresi!
Mi piace sempre molto il tuo modo di prenderti cura di lui attraverso Ester...siete dolci, materne, l'avete già capito, ve ne siete già innamorate ma anche le vostre cure sono in buon equilibrio tra la vostra sfera emotiva e la ferma e puntuale professionalità che rassicura tanto quanto il sentimento!
Ho inoltre notato che nei gesti degli infermieri e dei medici metti sempre tutte quelle accortezze igieniche che spesso non vengono sottolineate...sarà pure una mia fissa, che mi aspetto soprattutto in certi ambienti, ma questo rispetto, sia per chi lavora, sia per chi viene toccato è un particolare che mi piace vedere nel contesto del momento e che rende tutto più credibile e reale! Oltre all'idea di sterilità e pulito, usi sempre la corretta terminologia medica e tecnica ma mai in maniera presuntuosa facendo sentire a disagio il lettore più impreparato: nel spiegarlo a Leo, lo fai capire anche a noi, rendendo la lettura fruibile su diversi livelli.
Veramente molto dolce la scena tra Giulia e Piera..."un fiore per il tuo sorriso"...il calore di una mamma per una ragazzina triste e spaventata; il fatto che sia una sconosciuta e che l'incontro sia fortuito, rende tutto ancor più poetico.
La cocciutaggine di Leo e la sua veemenza a volte possono essere davvero esasperanti ma il polso fermo della Lisandri lo apprezzo sempre molto, mi rasserena, lei e tutto il suo staff medico saranno anche "inquietanti" nel loro ruolo di portatori di cattive notizie, ma fanno trasparire che la situazione sia monitorata e sotto controllo, e ti ringrazio di aver fatto andare tutto liscio durante l'operazione, ahahah!
Ed infine, per tutto il tempo del racconto, è costante la nota malinconica e nuvolosa di quel papà così teso e sfuggente che sembra sempre nell'ombra ma la cui presenza è ingombrante e mi pesa sul cuore. L'ho sempre saputo che non è indifferenza la sua, ma una pena insopportabile per se stesso, per il suo bambino malato, per la sua giovane figlia, per la pesante assenza del suo amore ed è impossibile mantenere anche un falso sorriso!
So che i tempi di contestazione dura di Leo saranno più avanti, ma sono contenta che in questa occasione tu e lui non abbiate infierito sulla sua debolezza...e grazie di averci fatto uscire tutti da quella stanza! |