Recensioni per
Il Tredicesimo Re - Agur, primo del suo nome
di Nirvana_04
Altro capitolo interessantissimo e che racchiude tutto quello che è, a mio modo di vedere, il senso di questa storia. Sono solo al capitolo quarto e quindi non so bene, anche se lo presumo, tutto quello che succederà nei prossimi tre, ma quello che ho capito finora è che i racconti che si fanno su Agur, nella storia principale, sono forse ingiusti verso quella che era la sua figura. Non è per niente insolito, al contrario è molto verosimile. Il tempo e il tramandare le storie di bocca in bocca, muta la verità e la fa diventare leggenda e a quel punto non si sa più che cosa sia accaduto per davvero. Quello che si viene a sapere, leggendo questi capitoli, è che Agur si è ritrovato non soltanto solo contro il re suo padre, ma solo contro una città intera. Viene chiamato "eretico" dalla cariatide, viene avvertito dal suo stesso padre, che Agur accusa d'essere un vigliacco, sul fatto che deve dare al popolo un contentino per tenerli buoni, altrimenti non sarà mai nulla. Il re lo capisco anche, da una parte. Va in direzione contraria al furore di Agur, ha più esperienza e sa che cosa vuole il suo popolo, sa che soltanto con la fede riuscirà a non farli rivoltare contro di lui e contro la corte. Ma allo stesso tempo tutto il suo discorso è impregnato di codardia e di stupidità. Non lo biasimo per questo, è un re che non ha mai conosciuto davvero la guerra, che sa delle cose sul passato ma neanche ci crede. Agur è diverso e lo capisce perfettamente. Come Jhann osserva a un certo punto, in lui non c'è boria o arroganza, ma solo la rabbia. Rabbia verso le creature, ma non soltanto anche verso la stupidità, l'ottusità di una religione che si barrica dietro l'offesa a un Dio e non vede la realtà dei fatti ovvero quella che, se non si decidono a combattere, sono tutti spacciati. Agur si ritrova a voler far valere le proprie idee, ma senza riuscire in molto. Convince Jhann a seguirlo e lo fa quasi a fatica e ci riesce solo, io credo, per la forza delle proprie convinzioni. Insomma, l'immagine che ne stai dando qui, ritrae un Agur a cui forse, in futuro, non è stata fatta sufficiente giustizia. |
Recensione premio per il contest Cuore d'Ombra |
Ho trovato la scelta di re Arden piuttosto di comodo, una scusa per giustificare la sua incapacità di affrontare una simile minaccia, oome se non avese saputo bene cosa fare e avesse preferito delegare ad altri (tanto meglio se distanti e divini). Questa decisioen mi ha fatto molta rabbia, a maggior ragione perché ha condannato a morte il proprio popolo in nome della propria reputazione; concordo con lui che un re per esistere debba avere l'appoggio dei propri sudditi e dare loro ciò che richiedono, e che in quel momento la speranza fosse necessaria, ma come ha fatto notare Agur, è inutile dare speranza quando poi questa stessa non viene seguita da un'azione concreta. Le preghiere servono a poco e non aiutano a sopravvivere se non vengono supportate da azioni. |
Ciao^^ |
Buon pomeriggio. |