Caro Fede833, 'chissà quante volte hai affrontato' la ginnastica artistica e magari basandoti per la maggiore su persone realmente esistenti attraverso i tuoi racconti, una disciplina che in verità ne so ben poco e che nonostante la grazia e l''elasticità' di cui è ben nota non mi hai mai suscitato particolare interesse, è già assai che mastico giusto quel pò di calcio.
Comunque a furia di leggere i tuoi racconti inerenti a questo sport (si può dire anche così vero?) sto scoprendo un mondo nuovo ed anche stavolta mi indottrini ancor di più per via degli aspetti tecnici ancora più marcati rispetto ad altri tuoi lavori che trattano la ginnastica artistica ed essendo tu stesso fidanzato con una ginnasta ed essendo cognato di altre due ginnaste, insomma l'ispirazione per oggi motivi c' è eccome e hai saputo ricreare tra l'altro l'aspetto psicologico in maniera realistica.
Non so se hai scritto sotto dettatura visto e considerando che Annachiara è tua cognata anche nella vita reale oppure dai suoi discorsi e dalla tua personale conoscenza ne hai tratto questo componimento ma sappi che la globale rappresentazione è da promuovere sia con una medaglia per la ragazza protagonista e sia a te con una bandierina verde.
Le emozioni di Annachiara nonché l'andamento della gara si fondono in maniera avvincente fino ad arrivare al meritato l'epilogo, del resto ho fatto il tifo per lei ed è andata tra l'altro pure meglio delle prove, insomma i duri allenamenti sono stati ripagati e siccome so di certo che il racconto è più o meno autobiografico non posso che applaudire con sincerità.
A proposito, l'inizio lo reputo pure di buona fattura, ha un suo perché, infatti sono pensieri condivisibili che credo tutti noi almeno una volta nella vita formulato per poi alla fine arrivare (se va bene) ai fatti e alle verità.
Annachiara ha dimostrato coi 'fatti' che in 'verità' è bravissima oltre che professionale.
Fede833, il racconto mi è piaciuto, non ho fatto caso se ci sono stati errori o sbavature, ho seguito la 'gara' emh... pardon la lettura in maniera appassionata e mi basta così.
M verrebbe naturale identificare questo racconto come prequel apocrifo de 'Amiche infinite' Il tuo romanzo che da tanto tempo mi consigli di leggere e di cui spero di avere l'occasione di leggerlo al più presto.
Fede, bravo tu col racconto, brava Anna Chiara del racconto ed anche della vita reale, e brave pure la tua fidanzata Irene e la tua cognatina Tartufina aspirante ginnasta.
Ti saluto, buonanotte amico mio! :-)
(Recensione modificata il 13/03/2018 - 11:28 pm) |
