È da quando ho sedici o diciassette anni che riempio diari di parole così disperate che a rileggerle a distanza di tempo mi fanno spavento. Credo che tu possa capire, in ogni caso, la bellezza nel rendersi conto che la parte più nera di te può essere trasformata in qualcosa di bello, come sono belle queste righe. Ho provato le tue emozioni, attraverso le parole, come se mi appartenessero. Sei stata bravissima/o.

Leggi la risposta dell'autore

Wow, davvero incredibile. Avevo i brividi mentre leggevo, potevo sentire la consistenza del legno della bara sotto le dita ed il rumore delle unghie che si rompevano.
Hai un modo molto vivido e particolare di rendere quello che hai in mente, mi piace davvero molto.

Un abbraccio,
falcediluna_

Leggi la risposta dell'autore

Beh! Devo dire che che sei stata molto brava! Penso che l'analogia della bara sia perfetta per descrivere o una situazione o delle situazioni in cui ci sentiamo imprigionati da qualcuno o da qualcosa. Mi piace molto come hai descritto in ogni particolare questo racconto, che è un racconto forte, per nulla felice e purtroppo senza lieto fine. La bara potrebbe essere anche quella situazione che ci opprime in una determinata circostanza e che piano piano ci fa morire dentro, sempre più lentamente e inesorabilmente. Ti faccio i miei complimenti brava/o.