Recensioni per
Olio
di YellowSherlock

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
08/11/19, ore 20:15
Cap. 1:

Ciao, nella mia impresa di recuperare tutte le storie tue che mi mancano, giungo anche a questa. Olio, il cui titolo è davvero tutto un programma. Si tratta di una Mystrade a questo giro e non più di una Johnlock, anzi, Sherlock viene a stento nominato in questa storia. Di John non c'è neanche l'ombra. A me piacciono davvero tanto le Mystrade ed è sempre piacevole trovarne. Questa poi è... particolare. Non ho altri termini per descriverla se non questo, di sicuro ben pensata dal punto di vista della caratterizzazione dei personaggi, che poi è il cardine dell'intera storia.

Inizio col dire che mi è piaciuta moltissimo e uno dei motivi per cui mi è piaciuta, oltre al fatto che è una storia molto "sentita" dal punto di vista delle emozioni mostrate e della sofferenza dei personaggi, è di sicuro il personaggio di Mycroft. Che in questa tua storia ha una caratterizzazione che definirei inconsueta. Senz'altro portata all'estremo in più di un passaggio e altrettanto certamente non è un Mycroft che si vede molto spesso. Di questo te ne do atto già da subito, ancora prima di dirti cosa ne penso. Hai osato tantissimo con lui e rischiato anche, a me è piaciuto molto te lo dico. Posso capire magari che a qualcuno non sia piaciuto, perché in effetti non fa e non dice ciò che ci si aspetterebbe da lui, ma a me è piaciuto. E ora spiegherò le ragioni.

La prima cosa che salta agli occhi è quando l'hai scritta, ovvero dopo la quarta stagione. Questo può sembrare un dettaglio di poco conto, ma in realtà in episodi come The Final Problem, ma non soltanto, assistiamo alla caduta di Mycroft. Il suo personaggio è quello che secondo me ne esce con le ossa più a pezzi di tutti. Personalmente ritengo che il problema non sia solo legato alle bugie su Eurus e Sherrinford, Mycroft dimostra in più occasioni di non aver capito nulla del fratello e dimostra, oltretutto, una certa distanza da lui. Distanza che credeva non esistere, perché pensava di aver capito tutto quanto di qualsiasi cosa. E invece viene smentito. Uno dei suoi più grandi fallimenti è il ritrovarsi battuto da una donna un po' anziana e con un'intelligenza assolutamente nella media, che però sa molte più cose di lui riguardo Sherlock Holmes. Questo è un passaggio che passa quasi inosservato in The lying detective, ma che a me ha colpito tantissimo e che aiuta a costruire il personaggio di Mycroft così come ce lo hanno mostrato. Mycroft non è stato snaturato, è sempre stato così. Lui ha semplicemente lasciato cadere le maschere e si è mostrato per l'essere umano che è. E infatti è Sherlock il primo a stupirsi, a sorprendersi che non sia così "di ghiaccio" come invece afferma di essere ma che sia invece molto più suscettibile e sensibile a certi aspetti della vita. Uno "banale" (ma fino a un certo punto) la vista di un cadavere. Il Mycroft della quarta stagione è tutto da scoprire e sulle basi di quello in cui anche io credo, ho letto questa storia. Certo le tue restano scelte davvero estreme, questo lo ammetto. Mycroft ha certi comportamenti in questa storia, arriva a punti che francamente non mi sarei mai immaginata da lui. E questo nonostante le doverose premesse che ho fatto e il concetto che sia sì, un umano come tutti quanti noi. Perché lo è, ma è anche un uomo composto prima di tutto. Sei stata molto coraggiosa, far reagire Mycroft Holmes in questa maniera è stato davvero notevole. Sicuramente non da tutti. Io non lo definirei OOC, credo che rientri nei limiti dell'interpretazione del personaggio. Nessuno di noi sa come si comporterebbe in una relazione sentimentale, da innamorato insomma. E nessuno sa come reagirebbe in un contesto di questo genere. Quando rischia di perdere l'uomo della sua vita, ovvero Lestrade (al quale comunque poi arriverò). E quindi sbrocca, non trovo altre parole per descrivere la sua reazione se non questa. Perde completamente la ragione e invece che agire con compostezza come ci si aspetterebbe, ha una razione molto emotiva, un che definirei quasi tragica. Ma non è soltanto questo ad avermi colpito, non è solo la scena con Greg davanti alla sua porta che mi ha spiazzata. Certo è forte come momento. Però ci sono altri aspetti che non mi sarei mai aspettata di trovare, uno su tutti e questa idea che lui manipoli Greg. Questo è perfettamente da lui, lo riconosco. Le bugie per un "bene superiore", il dire una parte della verità per proteggere... Mycroft non è cattivo, però delle volte commette azioni che non sono propriamente ortodosse. Qua però, Greg ne dà un'accezione completamente negativa. Io non credo che la sua opinione sia del tutto sincera né onesta. Ci sono alcuni elementi da tenere in considerazione, primo fra tutti il fatto che il punto di vista è interno a Lestrade. Un Lestrade che è addolorato e arrabbiato per una rottura avvenuta per un tradimento, o presunto tale. Così Greg fa di Mycroft una descrizione affatto positiva, lo definisce un "maledetto bastardo". Un manipolatore, un accentratore di attenzioni. Il suo stato emotivo è lì, sotto gli occhi di tutti. Tu ce lo descrivi alla perfezione anche attraverso dettagli come la spesa da Tesco. Tutto sta scritto tra le righe. Non penso che Mycroft sia davvero come Lestrade ce lo descrive, è solo un uomo arrabbiato per come sono andate le cose. Per questo motivo sulle prime non si capisce bene se le giustificazioni che porta siano la verità oppure se sia quello che Greg definisce come un ennesimo tentativo di manipolarlo. Credo che la risposta non l'avremo mai, anche se i fatti che porta a propria difesa sono ragionevoli. Dalla descrizione che fa di questo fantomatico ex fidanzato, pare plausibile che questi abbia architettato un qualcosa per far sì che lui e Greg si lasciassero. Io lo trovo plausibile, specie se si considera che Mycroft è Greg che ama, e questo è ovvio anche dal finale. Una proposta di matrimonio fatta in maniera anche poco romantica, ma che personalmente ho apprezzato. Io Mycroft e Lestrade non me li immagino smielati, al contrario. E poi forse qui avrebbe anche stonato, la storia è molto angst e tocca delle corde anche estreme di un dolore che non si può controllare e che divora sia Greg che Mycroft, anche se in due modi completamente diversi. Il dolore per una separazione che porta Greg a una sorta di solitudine "depressa" (che virgoletto perché prendo il termine con le pinze) e Mycroft a una reazione quasi spropositata. Una scena fluff non ci sarebbe stata, al contrario diventa tutto quasi asettico. Mycroft tira fuori l'anello per provare che i suoi sentimenti sono sinceri, che non è tornato con lui solo per manipolarlo o per uno sporco giochetto. Ripeto, il punto di vista è quello di Greg e la certezza non la possiamo avere. Ma io mi sento di credergli, sarà il mio animo romantico credo.

Che dire? Mi è piaciuta molto, hai azzardato e potevi cadere e magari qualcuno potrà non apprezzare questo Mycroft, ma a me invece è piaciuto tanto. Quindi complimenti.
Ora ho un'altra Mystrade da recuperare, arriverò anche a quella.
Koa

Recensore Master
28/05/18, ore 15:07
Cap. 1:

Hei ciao^^ Ho trovato questa ff con i protagonisti piuttosto ooc, però a parte questa cosa la tua storia ha decisamente 3 punti di forza. Il primo che il dolore è assolutamente palpabile, vero, realistico e bellissimo. Il secondo è la parte di sesso che è molto varia e non noiosa. Il terzo punto è che non si può proprio non amare un Myc così follemente innamorato e passionale! Ti auguro una buona giornata, Béa