Recensioni per
Il lamento della notte
di Makil_

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/10/17, ore 21:07

Ciao,
lo ammetto, sono arrivata qui incuriosita dal tuo avatar e dal fatto che in cima ai tuoi lavori ci fosse una poesia.
Mi è piaciuta veramente molto e l'ho anche riletta per non farmi sfuggire niente. Il senso che ho percepito io è che noi mortali consideriamo la notte misteriosa, a volte pericolosa e portatrice di incubi, ma ha anche degli aspetti a nostro vantaggio: la notte infatti può nascondere tante cose spiacevoli e tanti inganni, ma è con essa che la vita sembra più vivida; di giorno, col chiarore della luce tanti significati si perdono e la nostra vita invece di sembrare più vitale sembra smorta.

Recensore Master
19/09/17, ore 19:10

Ciao Makil, finalmente sono riuscita a trovare un attimo per passare dal tuo profilo =)
Questa poesia è fantastica, mi ha fatto vivere e mostrato un sacco di immagini, mi sono completamente persa nelle tue descrizioni. Inoltre il tema della notte è veramente molto bello, sei riuscito a svilupparlo in modo molto originale e personalmente la lettura di questa poesia mi ha rilassato :3
Tantissimi complimenti, sei bravissimo!! ^^

Recensore Veterano
17/09/17, ore 20:52

Ciao Makil_, questa poesia era da tempo che desideravo recensirla e così eccomi finalmente qui; una poesia scritta con il cuore, anche se nella nota d'autore dici di averla scritta senza sentimento o alcuna particolare emozione. Io in ogni parola, in ogni verso, in ogni strofa leggo un'emozione che mi percorre e che mi lascia dei segni; poichè la rappresentazione di questo cielo notturno dipinto di stelle è magistrale, sentita, intimisticamente poetica. E' celebrativa di tutto un pensiero che si snoda durante la notte, di fronte ad un cielo buio che ci dona fragilità, incapacità nel riuscire a sentirci padroni del mondo. Poichè come hai detto tu la notte è morte, è uno scrigno prezioso che nasconde drammi, certezze nell'uomo e insinua dubbi tra le crepe dell'anima e della mente silente. E mentre l'uomo dorme, la natura si ridesta, si illumina al chiarore della luna di nuova vita, la natura si autocelebra con quelle cicale danzanti, con quel silente tremolio che le fa da pardona, che la scuote. Morte e risveglio si incastrano in un perfetto mosaico di parole squisitamente inserite in un contesto che è la vita stessa, l'esistenza di ognuno di noi. Rumori notturni si mescolano e coprono quelli del giorno, più luminoso, più aperto a qualche cambiamento... e poi arrivano le tenebre che tutto ricoprono di una dolce malinconia. E la descrizione delle stelle insonni è perfetta, è dipinta sulla pagina con grande ardore, percepisco dell'umanità (humanitas) in ogni parola, poichè con il tuo animo dipingi il cielo, cogli ogni sfaccettatura, ogni minuscolo dettaglio, ma rimani accorto, modesto, allo stesso tempo tenace di fronte quel cielo che ti ingoia, che ti insinua la preoccupazione del domani; anche se in fondo sai, che la luce del sole ripristinerà il calore e farà trionfare il dolce suono delle luci e dell'azzurro contro le tenebre misteriose che però affascinano e continueranno ad affascinare l'uomo per sempre, rapendolo e portandolo ogni volta in luoghi lontani, fantastici, con l'immaginazione, con i sogni che tutti noi produciamo durante la notte. Perchè in fondo questo è il momento più creativo, in cui la passione sboccia, in cui la mente vaga nei più torbidi ricordi e nei più antichi desideri nascosti tra le pieghe di un'intera esistenza. Ho amato il lessico, così aulico, preciso, stupendamente collocato, ogni parola si trova al punto giusto, un lessico complesso (''le scorie mortali'',''le brume spettrali'', ''le piogge agrodolci'') che mi fa immergere in un pianto disperato del cielo, un grido oscuro così come tu lo hai sapientemente descritto, con cura e grande amore, nonostante nascondi questo sentimento tra le parole d'inchiostro; in fondo, non si può non amare la natura, in ogni sua minima parte è spettacolare ed inedita. Alla fine, nell'ultima strofa sembrano crearsi due mondi, una dicotomia tra il mondo degli umani su cui la notte aleggia e un mondo altro in cui tutto sembra inghiottito da un enorme buco nero, una Città in cui vi è qualcosa che si nasconde ai nostri occhi, che mai potremo vedere. Per scrivere questa poesia hai sicuramente guardato attentamente il cielo che si è fuso con la tua persona, sarà stata un'emozione indescrivibile, le lacrime del cielo, il pianto disperato di nuvole che si nascondono dietro quel totale nero dell'Universo si coglie già da una prima lettura. Il cielo gravido di oscurità esplode e con questo componimento lo hai realizzato ottimamente. Ho apprezzato molto la poesia, tra l'altro la vedo molto vicina al mio punto di vista; ti faccio i miei complimenti. Bravissimo! Un abbraccio,

​Fervens_gelu_
(Recensione modificata il 24/09/2017 - 06:11 pm)

Recensore Master
03/09/17, ore 12:31

E' proprio vero che le anime poetiche trovano ispirazione proprio in tutto.
Questa piccola prova mi è piaciuta molto. Come al solito hai utilizzato un lessico perfetto, che ben si accorda, in versi liberi, a ciò che accade quando, in certe notti particolari, sollevi lo sguardo al cielo e pensi che "something wicked this way come" :)
La notte è foriera di messaggi, è misteriosa perché il buio lo è... la notte è l'ignoto, la magia, tutto ciò che è invisibile agli occhi perché non riusciamo a guardarlo ad occhio nudo.
E, nella notte, i mostri possono diventare reali... quelli della fantasia, che tanto ci avevano fatto paura da bambini. Sono lì, in agguato, "tra i formicolii delle brume spettrali/ e le stelle insonni del suo cielo."

Anche questa, mio carissimo Makil, è una gran bella prova, adoro le volte in cui fai poesia parimenti a quando scrivi in prosa. E mi perdonerai se il commento non è lunghissimo, ma a parlare, in questi casi, devono essere sempre i sentimenti ^^ E, leggendoti, il brivido l'ho avvertito. Complimenti!

Un abbraccio
_morgengabe

Recensore Master
02/09/17, ore 16:41

Pensavi mi fossi smarrita nei sentieri della notte? Sì, è plausibile, dato che sono passati svariati giorni dalla pubblicazione e ancora non ero riuscita a passare.

L'idea e la sensazione trasmesse dai versi mi portano a pensare che la notte ti infonda inquietudine. C'è una visione lugubre, direi pure cimiteriale, come se la stessa notte sia la parte visibile del sonno eterno. E poi diavoli, spettri... Insomma, ci sono ben poche sensazioni piacevole. A me invece la notte piace forse più del giorno. E' vero, le tenebre possono incutere un leggero timore, però credo non vi sia niente di più suggestivo che perdersi ad osservare la volta stellata. Quando la luce diurna è forte ed accecante, ben venga la notte, mi infonde la tranquillità che spesso manca durante il giorno. La notte non appartiene solo ai fantasmi, appartiene anche a coloro che riescono a cogliere quel fascino nascosto delle cose, pure quando sono nascoste dal velo notturno. Tu che ne pensi?

W la notte! Parola di luna 🌛

La poesia in conclusione è bella, trasmette tristezza e un goccio di inquietudine, ma il mio giudizio è senz'altro positivo.

Alla prossima e buona domenica!

Nuovo recensore
30/08/17, ore 00:15

Ed infine eccomi qui!
Chiedi cosa ha trasmesso questa tua poesia ed io ti risponderò tristezza e disperazione. La notte mi è apparsa come una complice ad un terribile crimine, un testimone costretto a partecipare contro la propria volontà. Il ribrezzo che sente per quelle orribili azioni la spingono a 'lamentarsi', ad 'abbandonare le sue dita bluastre sulla terra' (il mio verso preferito!!) come per incidere disperata con le unghie il terreno e lasciare così una traccia dell'ingiustizia avvenuta su nel cielo. Piange tutte le sue lacrime, sfoga la sua rabbia, deride sprezzante coloro che si erano illusi. Riversa tutto il suo dolore attraverso un forte lamento fatto di silenzi assordanti. Pure nel cercare uno sfogo la notte rimane impotente, così come è impotente di fronte alle malvagie azione commesse di fronte a lei, se non addirittura grazie a lei. Non è vero che il buio aiuta a nascondere le malefatte?
Rimane 'smarrita' perché qualsiasi sua denuncia del massacro avvenuto su nel cielo non ha alcun effetto, se non quello di un insopportabile grido vuoto.
Questo è ciò che io ho letto tra i tuoi versi, ma non posso credere che tu abbia scritto senza voler infondere una particolare emozione. Tutte le parole che hai scelto trasmettono di per sé un fiume intero di emozioni! Sono quindi curiosa di sapere: cosa diavolo stavi pensando mentre guardavi il cielo cupo senza stelle??
Per riassumere: mi è piaciuta moltissimo! Più l'ho riletta, più l'ho apprezzata, io che di poesia purtroppo non capisco niente.
-Camaleonte

Recensore Master
29/08/17, ore 15:20

Mi sono cimentata nell'impresa, perché da sempre adoro le poesie e la tua mi ha ricordato quanto la notte sia, come appunto anche tu dici, il momento della giornata in cui ogni cosa diventa malvagia. Per i bambini (e mio figlio mi insegna) le cose che il giorno li divertono, come i loro pupazzi e altri giochi, diventano mostri pronti a catturarti nel buio; per gli adulti la notte amplifica i pensieri negativi e li trasforma in qualcosa di insormontabile. Sarà un caso che gli attacchi di panico mi prendevano sempre di notte, da ragazzina? Ogni rumore mette paura ed apprensione, e nemmeno la luce delle stelle e della luna portano conforto, almeno a me, che oltretutto soffro anche di Selenofobia e quindi la luce della luna mi è ancora più ostile.
Riassumendo: hai presentato in modo esemplare la notte nella sua forma più cupa.
Complimenti vivissimi!
Evelyn

Recensore Master
29/08/17, ore 14:39

Buon pomeriggio.
Un'altra tua bellissima poesia, complimenti.
Sei bravo con i versi, continua così.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

Recensore Veterano
28/08/17, ore 23:38

Buonasera!
Strano come qualcosa di così semplice e quasi quotidiano come una notte torbida e senza stelle possa risvegliare sensazioni così forti e diverse da persona a persona.
Questa poesia mi ha fatto pensare a una notte durante la quale sta accadendo, o sta per accadere, qualcosa di terribile: il cielo sa tutto, però non può far altro che sfogare il suo dolore, specchio del rammarico della gente coinvolta in quest'evento orribile e misterioso.
È stato curioso, per me, leggere la visione di qualcun altro di una notte senza stelle: la notte è la mia parte della giornata preferita e, abitando nella periferia di una piccola città di provincia, nelle ore più tarde i dintorni sono ancora più tranquilli e silenziosi di quanto lo siano di giorno, e ciò non cambia molto se la notte è serena o meno; credo anzi che una delle sensazioni più belle che abbia mai provato sia stata quella di essere al sicuro sotto le coperte mentre fuori imperversava un temporale. Insomma, il punto di tutto ciò è che non mi capitava da tantissimo tempo di vedere la notte sotto una luce più negativa, come un tempo che può risvegliare i sentimenti più funesti dell'animo umano, mettere in luce gli aspetti più spiacevoli della natura e essere il palcoscenico di azioni spregevoli che nessuno oserebbe compiere alla luce del giorno: mi hai aperto gli occhi, per così dire.
Scusami davvero se ho blaterato tanto, in questa recensione: mi sono ritrovata a pensare cose nuove anche mentre la scrivevo.
Complimenti per questa poesia e alla prossima!