Ciao! Eccomi qui a recensire un'altra tua bellissima storia, anche se, lo ammetto, non vedo l'ora di leggereil prossimo capitolo di "Le sorprese dell'amore".
Comunque, parliamo di questo tuo scritto.
Come sai non ho visto "Supernatural" a parte qualche puntata, quindi... fammi capire un attimo: in pratica Sam e Dean sono scampati ad un incendio e nella serie tv si dice che il maggiore ha portato fuori il minore, giusto? E quindi, in quell'incendio i loro genitori sono morti?
Ho altre domande.
In questo passaggio:
"e John Winchester, ultimo discendente degli Uomini di Lettere (anche se non sapeva di esserlo)."
Cosa vuol dire "ultimo discendente degli Uomini Letterati"? E come mai John non sapeva di esserlo?
E poi, qui:
"Il maggiore, Dean, sarebbe diventato il tramite di Michael e il minore quello di Lucifer"
cosa vuol dire "tramite"? (Oddio, questa è sicuramente una domanda stupida, difatti mi vergogno tantissimo a porla.
Scusa!).
La storia è scritta bene, con uno stile fluido, le parole scorrono l'una dietro l'altra come l'acqua cristallina di un fiume (oddio, oggi sono poetica XD). Non c'è nessun errore, quindi come al solito complimenti per la scrittura!
Ora passiamo al contenuto.
Sì, in effetti sarebbe stato strano che Dean riuscisse a portare fuori Sam. Insomma, già per n bambino di quattro anni dev'essere difficile tenere un neonato in braccio, soprattutto se il maggiore è in piedi, figurarsi se ce l'avrebbe fatta a scendere le scale e ad uscire con lui in giardino! Se è stato detto questo, nella serie, allora chi l'ha creata ha sbagliato qualcosa.
Che dolce Gabriel che fa il solletico al pancino di Sam! *-* Oddio, io adoro queste storie in cui o lui o Castiel sono con i bambini, o con uno di loro. Sul serio, in quella scena mi sono sciolta come la cioccolata al sole XD. Quando, poi, l'arcangelo se n'è uscito con:
"«Sai, ho avuto un protetto che si chiamava Samuel… ma che te lo dico a fare che tanto non mi capisci?»"
mi è venuto da sorridere. Gabriel ovviamente non lo sa, ma è molto importante parlare ai bambini. Li fa stare
bene.
Hai descritto meravigliosamente la confusione di Dean, che sa di dover salvare il fratellino, ma si sente sperduto e impaurito pure lui e non capisce più niente, non sa né che fare, né dove andare. Ha sicuramente paura di ciò che potrebbe accadere sia a lui si a al fratello sia ai genitori, e in più il fumo, il rumore delle fiamme, il caldo, devono provocargli tante di quelle emozioni che nemmeno lui, forse, sa cosa prova a parte la paura. Bello, dunque, che tu abbia fatto in modo che Gabriel intervenisse e li facesse arrivare in giardino. E' stupendo il legame che quest'arcangelo ha con i due bambini, sul serio!
E che dire di Dean che cerca di tranquillizzare il fratellino? E' davvero un bravo fratello maggiore, che sa che deve proteggere Sam e calmarlo, che è consapevole del fatto che il minore è ancora più indifeso di lui e quindi si fa forza per tutti e due. Non è una cosa facile da fare, questa, per un bambino di quattro anni. Quindi davvero, Dean, io ti ammiro!
Si domanda ovviamente come ha fatto ad andare fuori da quella casa, vist och ovviamente non ha capito che Gabriel era presente. Anche qui hai reso il suo momento di confusione molto realistico.
"«Non preoccuparti, Sammy» gli disse baciandolo sulla testolina. «Mamma e papà arrivano subito.»"
Un'altra rassicurazione, unita alla speranza che sia davvero così. Una rassicurazione che Dean dice per dare coraggio anche a se stesso. Forse, però, per i loro genitori è già troppo tardi... :(
Un'altra bellissima storia, molto dolce e allo stesso tempo con un po' di tensione. Questi due elementi si fondono in un'armonia perfetta! Complimenti, sei una scrittrice di talento!
Giulia |