Recensioni per
La guardia del Re
di FerdyM1995

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
23/09/17, ore 02:57

Ciao!
Accipicchia, questa storia mi ha fatto venire i brividi! E non perchè sia commovente, "paurosa" o altro, ma semplicemente per via del fatto che nello stile - importante ed ineccepibile - mi ricorda le favolose appendici de "Il Signore degli Anelli", nonché alcuni passaggi descritti dal Professore nella sua celeberrima opera.
Amo la storia di Rohan e dei suoi eroi, ancor più di quella di Gondor, e devo complimentarmi con te per aver scelto Hama (di cui nel libro ho pianto l'eroica morte) e i "Signori dei Cavalli" come protagonisti di questa piccola, "imponente" opera che ha il potere di catapultarti nelle verdi e soleggiate pianure del Riddermark, ricche di storia e di onore.
Se non avessi scritto una FF ispirata a "Lo Hobbit", credo che mi sarei cimentata in qualche One-Shot su Eowyn, Eomer e Re Théoden (per non parlare degli Hobbit, che quasi venero)!
Complimenti, ragazzo!

Recensore Veterano
17/09/17, ore 11:52

Ciao mia cara! Hai rapito la mia attenzione e il mio cuore con questa storia 100% made in Rohan. Devi sapere che la sottoscritta ha un debole per il regno dei cavalli e per tutti i suoi abitanti, che Eru li benedica!
Quindi, assodato che per me la trama è già più che approvata, noto con piacere che hai anche uno stile di scrittura impeccabile. Ho notato solo un piccolo errore, che è sicuramente una distrazione: in un passo hai scritto "...e una circa cinquanta uomini." Presumibilmente volevi scrivere "una cinquantina" e dopo ti sei corretta, ma hai dimenticato di cancellare "una", ma non è niente di grave, te l'ho detto solo di modo che tu possa correggere, se vuoi.
Una perplessità: quando dici che alcuni comandanti insegnavano il rohirric alle reclute, cosa intendi esattamente? Perché, se ti riferisci alla lingua, non è presumibile che già tutti lo parlassero? Mi pare di ricordare dal libro (correggimi se sbaglio, l'ho letto anni fa!) che i Rohirrim non parlassero la lingua corrente di Gondhor fra di loro, ma anzi, addirittura solo alcuni di loro la conoscevano.
Detto ciò, passo ai complimenti (pensavi forse non ce ne fossero? ;-D ). Mi ha colpita particolarmente un'espressione da te usata per descrivere l'armatura dei cavalieri, quando dici che il mantello è verde come i prati di Rohan. È un'immagine bellissima e mi complimento con te per averla pensata. Certo, tutti ricordano che il colore degli stendardi di Rohan è verde, ma rendere onore alle praterie che tanto sono amate dai Rohirrim e dai loro destrieri è stato un tocco di classe. Ottima scelta! La trovo poetica e perfettamente in linea con i personaggi e l'ambientazione.
Altro passaggio che mi è piaciuto moltissimo è quando Hama riflette su cosa significhi realmente essere un cavaliere. La vita d'arme, infatti, non si riduce alle gesta eroiche e alle battaglie epiche di cui tutti cantano, quella è solo la punta dell'iceberg, il culmine e la manifestazione di un lungo processo che cambia la mente e il cuore dei soldati. E mi pare fantastica questa riflessione, specie se contestualizzata nell'epica fantasy, dove praticamente le gesta eroiche sono il perno della trama, ma è sempre bene ricordare cosa ha portato persone comuni a diventare eroi.
Bene, direi che mi sono dilungata abbastanza. Spero di rileggere al più presto qualcosa di simile da parte tua, magari una one shot su Éomer e Eowyn, che io amo tanto! Sai, la tua storia, insieme a poche altre, mi ha fatto in parte ritrovare l'ispirazione per riprendere la mia...magari la aggiorno prossimamente! ;-) A presto!