Ciao, ero un po' indecisa se scegliere questa o altre tue storie e questo perché avevo intuito ci fosse dietro un background che non avrei potuto conoscere o riconoscere in questa tua storia. Ma alla fine mi sono decisa lo stesso per questa, fidandomi e leggendola come un'originale pura. Non è una cosa che faccio spesso. Di solito preferisco conoscere tutti i retroscena di una storia, per comprenderla al meglio, ma non volevo andare troppo indietro nel tempo. Quindi mi sono decisa per questa.
Conosco molto bene il fantasy, anche se su Efp non lo leggo mai e se sono abbastanza spaccata a metà perché ci sono cose che apprezzo e cose che invece mi fanno quasi sempre storcere il naso. Qui, in questo tuo caso, la componente fantasy è un qualcosa di marginale e c'entra più che altro con l'aspetto estetico dei vari personaggi. Con la loro "professione". Il mago, lo stregone e l'elfo sono tre figure classiche del genere, che tu hai utilizzato in una maniera differente da come mi sarei aspettata. In questo credo c'entri il fatto che questa storia nasca da un'altra e che qui tu ti limiti a descrivere un momento specifico, in cui magia e stregonerie c'entrano poco o niente. Questo mi ha stupita, lo devo ammettere e riconosco l'onore alle armi perché non è facile sorprendermi.
L'intreccio lo si scopre man a mano. Non c'è un'introduzione accurata e precisa, ma i vari aspetti della faccenda vengono fuori con più si va avanti nella lettura. Questo, ben più complesso da congegnare, lo apprezzo sempre molto (sono allergica agli "spiegoni"). Ho trovato naturale la maniera in cui un lettore che non sa nulla di nulla, viene a conoscenza dei vari fili di trama. Di dettagli fondamentali. Ognuno di essi si sta già intrecciando all'altro e ben prima dell'inizio di questa storia. Apprezzabile il lavoro che hai fatto, e lo dico sinceramente.
Per quanto riguarda la trama in sé, come dicevo anche prima è un intreccio più da favola, ma di quelle che finiscono male, che da storia fantasy. Isabeau è innamorata di questo tale, ha addirittura avuto un figlio da lui. Ma Vargas ha sposato un'altra. La storia più vecchia del mondo, se così possiamo dire. Non si conoscono ulteriori dettagli della faccenda, non si sa perché è percome loro due non stiano insieme. Ma non è importante, ciò che conta sono i sentimenti di entrambi in questo momento. Di fatto: Callisto tenta di proteggere (punzecchiando anche) una persona a cui è palese voglia bene. L'altro è geloso, nonostante tutto e nonostante tutto preferisce ballare con Isabeau invece che con sua moglie. Non c'è molto per cui gioire, il sentimento arriva. Ma sono rimasta più colpita da quello di Callisto, che da quello dei due protagonisti (che comunque c'è ed è molto forte).
Alcune note che ho apprezzato. Piccoli dettagli come il profumo di mughetto. I nomi di danze medievali (io sono un'amante dei dettagli). E soprattutto lo stile. Somiglia un po' al mio in effetti, almeno quello che sto usando adesso. Non so da quanto tu scriva così, ma ho apprezzato diversi passaggi. Specie nell'introduzione.
Insomma un buon lavoro, ecco.
Koa |