Contest: Mr Holmes, I suppose: di Setsy e MontyDeeks
ClockwiseCon: Controprova
Grammatica e punteggiatura: 10/10
Veramente ottima!
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
anche con te,» = come regola di base la virgola andrebbe fuori dalle caporali, però è vero che alcune case editrici usano questa regola. Volevo solo avvisarti che in altri contest avrebbero potuto considerarlo errore.
Stile: 14/15
Il lessico e il vocabolario che usi in questa storia sono vari, e ben calibrati.
Hai scelto la narrazione in terza persona, che trovo la più giusta in una fiction che ospita sia una parte di racconto che dei dialoghi.
Non ci sono stacchi stridenti tra le due metà, e questa è una caratteristica che apprezzo tanto; appare armonioso che non si notino troppe differenze di linguaggio.
La lettura è scorrevole, si sente molto – come dice John – “il contesto emotivo”; il quadretto familiare che hai creato è ritratto benissimo dalle frasi piuttosto brevi, senza tanti giri di parole, in linea col contenuto. Tutto sommato una parentlock è una storia di bambini, e l’essere una lettura interessante anche se molto semplice la esalta, secondo me.
Il ritmo si fa più serrato andando verso il finale, come se al maggior numero di scambi di battute corrispondesse la perdita dell’equilibrio inziale dovuta alla rivelazione. C’è un avvicinarsi dei personaggi, una tipica trama ad imbuto ma realizzata non con avvenimenti eclatanti, solo con le deduzioni di Mycroft che vanno a conclusione. Certo che è invecchiato, eh!^^ Erano abbastanza sfacciati…
Resta anche il fatto che lo stile non abbia – giocoforza – dei picchi di eleganza o ricercatezza, ma questo devo osservarlo perché nei contest si conteggia tutto. Ripeto che la tua è senz’altro una scelta coerente.
Sviluppo trama: 15/15
La trama forse non è articolata o sorprendente, ma il punto non è quello, è come l’hai sviluppata aderendo il più possibile agli indizi del canone. La fine IVͣ serie vede John e Sherlock (nella realtà del telefilm) in una situazione che definirei ambigua/sospesa/interpretabile. Sono soddisfattissima della naturalezza con la quale hai fatto scivolare la coppia da parentlock a Johnlock senza neppure mostrarlo, rinunciando addirittura ad ogni tipo di scena romantica. Un tipo di fiction fuori dallo standard del fandom, di sicuro!
All’inizio i lettori potrebbero nutrire qualche dubbio insieme a Mycroft, che è colui che li rappresenta, in certo senso. Com’è l’organizzazione di questa famiglia? Che succede? L’approccio tramite dolcetti e tazze di tè è stranamente cortese, si vede che si sta sforzando per qualche fine! Andando avanti l’evidenza si concretizza davanti ai suoi occhi in una scena dolcissima: Sherlock che automaticamente sposta i piedi per dare sostegno alla schiena di John. Non è un contatto erotico, è di amore delicato, l’ho trovato commovente.
IC: 15/15
Davvero ben realizzato, per tutti i protagonisti. Non conto Rosie perché troppo piccola per giudicarne il carattere, ma il suo normale reagire da bambina ai biscottini colorati contribuisce al senso di serenità della storia. Mycroft è nella sua versione più bonaria, ma visto il post!canon, è credibilissimo che abbia lasciato cadere una parte della sua maschera di ghiaccio. Dopo che si è offerto di morire per lasciare Sherlock con John, non vedo poi limiti. È curioso in senso investigativo, ha bisogno di essere un passo avanti, ma credo che sperasse in questa verità. Si fida di John, vuole bene a Sherlock, e forse un pochino anche a Rosie, dai.
Sherlock vuole fare il superiore, non aiuta Mycroft, anzi ha un po’ di gioia maligna intellettuale a contare quante volte gli servono a capire. Proprio lui! Tutto il dolore del passato che li ha divisi affettivamente (ma non nella cura nei peggiori momenti) sta sfumando con la fine dell’incubo, e visto che è permaloso ma non rancoroso offre un appiglio al fratello.
Il che viene portato a compimento da John, come al solito più silenzioso, sobrio, tra i tre.
In un omaggio all’amore che lo ha risollevato dal pozzo in cui – in molti modi – era precipitato, guarda Sherlock in un modo che gli trasmette ogni speranza. Adesso Sherlock è tornato a vedere le stelle. Fantastico.
Gradimento personale: 4/5
La storia mi è davvero piaciuta molto, c’è ogni tipo d’amore. Fraterno, filiale, romantico. Tutto amalgamato come per confezionare una bella torta.
Forse – anche se non c’entra con l’IC, ovvio − è strano che Sherlock non si sia confidato già col fratello, o che questo abbia scelto una linea così paziente. Non sappiamo quando e come si è formata la coppia, quindi si può pensare a vari scenari.
Un altro piccolo particolare la quale bado molto: ho cercato sullo specchietto di pubblicazione i generi e avvertimenti (qui non c’erano, quindi fanno fede quelli) e hai dichiarato “slice of life”. È verissimo che sia “spaccato di vita”, ma più specificatamente, nelle fiction, si intende di una parte di storia già esistente.
Totale: 58/60
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