Ehii, eccomi, finalmente all'ultima poesia e a passo con la raccolta <3
Allora, continuiamo sulla strada delle poesie malinconiche, eh?? Fatte apposta per gente sensibile come me, ahah.
Infatti, mi è piaciuta tantissimo e mi ha emozionato la riga "cerchi nell’ovattata solitudine // del tuo corpo, stella ferita, // un luogo di coccole // vicine", cioè, sempre a battere là, nella solitudine, casa comune della maggior parte degli artisti. E poi si scorge una ricerca di abbracci, di affetto, che rende la poesia davvero struggente e magari alla portata di tutti, perché se gli artisti lo palesano di più, penso che in fondo un po' chiunque si sia sentito così, è una delle più grandi debolezze dell'uomo.
Anche se l'ultimo paragrafo sembra richiamare una certa pace ritrovare nello stare da soli con sè stessi, come se il protagonista avesse imparato a trarre conforto da questo stato d'animo, pace, appunto.
Poesia molto bella che richiama l'intero filone della raccolta, cioè i versi sgozzati e soffocati, e molto ricca di sentimenti.
Poi, ahah, mi dichiaro ancora una volta contenta della lunghezza, sai che se da una parte apprezzo sempre i tuoi lavori, dall'altra preferisco quelli lunghi a quelli corti xd.
Ha fatto un percorso bellissimo questa raccolta e sono felice, d'ora in poi, di farlo di pari passo!
Un bacio,
Karen. |