Recensioni per
Valkoinen Kuolema
di _Akimi

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
12/09/19, ore 21:28

Ciao! Prima di tutto volevo scusarmi per il ritardo con il quale recensisco, ma ho avuto una settimana che non augurerei a nessuno, in secondo luogo volevo dirti che d’ora in poi recensirò sempre con questo profilo visto che l’ho creato per lasciare le storie scritte del tutto da me.
Nonostante il tema di fondo, ho trovato questa OS davvero molto delicata.
Attraverso il personaggio di Tino sei riuscita a dar voce ai pensieri che può aver qualunque soldato in qualsiasi guerra. Nessun uomo – tranne alcuni casi – va in guerra per un desiderio di morte e di uccidere gli altri, ma perché ama la propria nazione e vuole difenderla. Quando hai scritto che Tino non ha rimorso nel vedere gli uomini cadere privi di vita, mi hai fatto ricordare un’intervista che avevo visto un po’ di tempo fa ad un uomo che durante la guerra aveva ucciso due soldati canadesi. Il giornalista gli aveva chiesto se si sentisse pentito per questo e lui rispose: “La guerra è guerra. Se io non uccidevo loro, sarebbero stati loro ad uccidere me.” La guerra crea dei mostri e in contemporanea degli eroi a seconda della prospettiva da dove guardi.
Ed ecco che il soldato, nonostante tutto, con il pensiero torna alla sua casa e alla sua infanzia, a quel mondo che, anche nel quale un giorno potrà tornare, non sarà più uguale per lui.
Penso che hai fatto bene ad aver messo una soldatessa perché, che io sappia, le donne venivano arruolate nel esercito e mandate in guerra, quindi non la trovo per nulla un’esattezza storica.
Come già in una tua precedente OS, trovo che la canzone che hai usato per separare i vari pensieri sia molto calzante e mi piace molto come idea per la scrittura. Devo ammettere di non conoscere la storia di Simo Hayha, ma l’andrò subito a leggere.
Grazie per questo ennesimo piccolo capolavoro che ci ha regalato. Continua così!!
Alla prossima,
Sharpey

Recensore Master
06/12/17, ore 20:29

Una storia intensa, ho apprezzato molto le descrizioni del paesaggio, delle tecniche usate da Tino e quello dei suoi pensieri.
Sono i pensieri di una persona qualsiasi, che nonostante la guerra non ha perso la sua umanità. Però ha un dovere da compiere, fino alla fine.
Bella trovata l'aggiunta di una soldatessa russa, aggiunge un bel tocco drammatico alla fine.

Recensore Master
21/10/17, ore 14:34

Buon pomeriggio.
Ti piace la Storia, vero? Si nota chiaramente ^^
Bene, un raccontino molto carino, seppur tratti tematiche molto tristi... purtroppo la guerra è stata la compagna dell'umanità fin dall'inizio dei tempi. A noi il dovere di far sì che la pace, un giorno, possa prosperare.
Il racconto è scritto molto bene, complimenti.
Buon proseguimento di giornata e buon fine settimana :)

Recensore Master
14/10/17, ore 14:41

Ciao^^
Non potevo esimermi dal dare un'occhiata a questa one-shot, visto che anche io sto affrontando il medesimo contesto storico.
Come ho già detto non conosco il fandom, quindi l'ho letta come originale e non posso dire molto sui personaggi se non sulla versione da te descritta.
E' stato interessante entrare nella mente di un cecchino finlandese, che tu hai voluto impersonare nella leggendaria Morte Bianca, che poi è diventata il simbolo della Guerra d'Inverno.
Il protagonista è semplicemente un soldato dedito al suo dovere, costretto ad uccidere per necessità, per proteggere il suo Paese dagli invasori sovietici. Eppure anche se il resto della nazione lo vede ormai come un eroe, egli rimane sempre un uomo, con le sue ansie e le sue paure.
L'ambientazione è ben descritta, si sente il freddo e il gelo di quel terribile inverno.
Ho apprezzato molto la tua precisione storica, per quel che riguarda il ruolo delle donne nell'esercito sovietico non ho trovato nulla a riguardo, mentre ebbero un ruolo importante sul fronte finlandese.
Come sempre è stato un piacere leggere qualcosa di tuo.
Complimenti e alla prossima! :)

Recensore Veterano
27/09/17, ore 19:37

Mi sono ripromessa di recensire sempre le storie che inserisco nei preferiti, eppure a volte trovare le parole mi risulta un problema più grande di quello che possa sembrare. Eh, c'est la vie.
Che Finlandia, innanzitutto! Ho sempre detto, perdona il francesismo, che Tino tra i Nordici - e non solo - è il più spaccaculi (tenere testa a Russia non è da tutti, dopotutto) e sono contenta di vedere finalmente questo suo lato più forte e tetro in una fanfiction.
Amo soprattutto però anche come sei riuscita ad analizzarlo profondamente, lasciandogli il suo lato buono e idealista che vorrebbe ripudiare la guerra, ma viene soppiantato dal bisogno di uccidere per la propria Patria - non per odio, non per rabbia, ma solo per amore del proprio Paese.
"Ed è quello che rimane, un uomo, prima di tutto". Alla fine, per quanto uccidere sia necessario, è difficile rimanere indifferenti alla morte di un proprio simile.
Probabilmente ci sarebbe tanto altro da dire, ma rischierei di sproloquiare. Questa storia è poesia, volevo lasciare qualcosa - tra l'altro, che canzone! Non la conoscevo, ma grazie di avermi fatto scoprire anche quella, oltre al resto <3
Chapeau~
Moi moi!

Recensore Junior
25/09/17, ore 21:13

Ciao! Un'ottima storia, non c'è che dire. Scritta ottimamente sia dal punto di vista ortografico che sintattico, oltre che da quello narrativo. Breve ma con un profondo significato, la storia riesce ad esprimere le sensazioni contrastanti della mente di Finlandia, in panni di cecchino implacabile. Ti volevo anche rassicurare per le incertezze storiche: l'Unione Sovietica, seguendo la dottrina equalitaria del comunismo in ambito civile e militare, ha sempre arruolato donne, dalle celebri Streghe della Notte alle semplici soldatesse, calcando la tradizione del Battaglione della Morte dell'esercito imperiale nella Grande Guerra. Beh, ti faccio i complimenti ancora per la storia. Ciao, a presto!
PS: W i Sabaton!