Recensioni per
Open your eyes
di AlnyFMillen
2° classificato al contest "It was always you" |
Buonasera,
ammetto di sentirmi un po’ in imbarazzo nel scrivere questa recensione; un po’ perché non scrivo un commento da mesi e temo di avere perso la capacità di mettere insieme due parole per formare frasi di senso compiuto, un po’ perché un giudizio a questa fanfiction già l’avevo elaborato, ma avendo dovuto abbandonare il contest per cause di forza maggiore, mi pareva troppo arrogante arrogarsi anche il diritto di usare quelle parole, quella specifica strutturazione del giudizio con conseguente suddivisione dei parametri valutati. Ed infine mi sento ancora terribilmente in colpa per non avere portato a termine questo impegno; gomen’nasai. Ordunque, l’unico aspetto che mi sono sentita di riprendere dal giudizio antecedente è quello inerente l’aspetto grammaticale: « padroneggi la sintassi, le coniugazioni dei verbi ed in linea generale anche la punteggiatura. Questa mia ultima affermazione è dovuta al fatto che fai un uso spropositato delle virgole; in alcuni casi risultano superflue e/o appesantiscono il periodo, mentre in altri si amalgamano alla perfezione con la scelta stilistica effettuata. L’unica pecca che non mi ha permesso di assegnarti un punteggio più alto in questo parametro è da ricercarsi nella e maiuscola accentata; per quanto mi sia dispiaciuto, non ho potuto fare altro che decurtarti dei punti in quanto non lo ritengo un errore dovuto alla distrazione e/o ad una digitazione frettolosa. ». Di seguito ti elencherò le sviste che ho riscontrato, ma ci tengo a precisare che NON sono una maestra (non è mia intenzione fare la maestrina), o una correttrice di bozze, e che non mi reputo un’esperta: tutte le annotazioni che ho fatto sono da prendere con le pinze e da non ritenersi dogmatiche. • E’ incredibile, ovvio e assurdo insieme, la quantità inestimabile di dettagli che si ha modo d’osservare in un solo attimo. → In quanto terza persona singolare del verbo essere, la e deve essere accentata, non apostrofata. Con la tastiera basta utilizzare i tasti: alt + 212. • Può un lieve sfioramento di mani, risvegliare in un uomo, un giovane, imbarazzo, agitazione fibrille? → In questo caso ritendo che la virgola che segue ‘mani’ sia superflua. • Rimane ben radicata in lui l’abitudine, ormai risalente all’infanzia, di declassare come inutili argomentazioni su temi prettamente astratti e, quindi, con rigor di logica, fin troppo superflui. → La virgola dopo la congiunzione e risulta superflua. • Ma, come spesso accade, la ragione prende il sopravvento, lasciando da parte i sentimenti. → In questo caso la virgola posta dopo ‘sopravvento’ risulta superflua. • E’ sempre stato così, da che ne ha memoria. → È. • E’ così, dunque? E’ Amore? → È. • E’ impossibile, semplicemente impossibile che Shinichi Kudo non riesca a venir a capo di un quesito tanto banale. → È. • Si è sempre ben guardato dall’addentrarsi in un simile labirinto, poichè […]. → Poiché. • E’ lì, è sempre stata lì, a pochi metri da lui. → È. • Può una leggera pressione sulla gota, infiammare il visto, sottrarre la voce e far tremare le gambe e le manie il cuore? → Penso intendessi dire ‘viso’ invece di ‘visto’ e ‘mani’ invece di ‘manie’, ma questi sono semplici errori di battitura/distrazione. Ritengo che la virgola che precede il verbo infiammare sia superflua. Invece, a gusto del tutto personale (non è stata effettuata alcuna decurtazione di punti), avrei preferito ci fosse la virgola al posto della congiunzione e. Sei riuscita a farmi diventare un tutt’uno con il protagonista assoluto di questa One shot e, elemento ben più importante, sei riuscita a trasmettermi perfettamente i suoi sentimenti – facendo in modo che anche la mia anima vibrasse –, le emozioni che lo hanno colto ed i suoi pensieri. Ciò che mi ha portato ad innamorarmi sempre di più di questa storia, oltre lo stile, è stato il modo con cui ci hai presentato il giovane Kudo; sono riuscita a seguire il suo pensiero, monologo oserei dire, sino alle battute finali, ritrovandomi concorde con lui sotto molti punti di vista e trovando anche molti punti di riflessione. Non nego che durante la lettura mi sono posta parecchie domande, molte delle quali mi hanno aiutato a capire maggiormente la mia essenza, il mio vero Io: insomma, era da un anno, quasi, che evitavo l’argomento in questione e riscoprirmi un po’ in seguito alle tue parole è stata un po’ una sorta di liberazione, quindi non posso fare a meno di ringraziarti dal profondo del mio cuore (♥). Come è stato per me, sono sicura che anche gli altri lettori possano essersi domandati quale sia il vero significato del termine Amore e per quale motivo tale sentimento non possa essere compreso per interno adoperando unicamente la nostra parte razionale, e sono assolutamente certa che ognuno di noi sia arrivato ad una conclusione seguendo le proprie peculiarità. Ho adorato come hai saputo amalgamare alla perfezione le backstory dei personaggi ed il tema – it was always you – del contest; senza dubbio alcuno il premio speciale sarebbe andato a te — e non lo dico tanto per dire. Prima ho accennato al fatto che il tuo stile mi fosse piaciuto a tal punto da farmi innamorare ed ora vorrei soffermarmici un pochino. La prima cosa che ho notato è che ti sei beffata un po’ del lettore — ovviamente in senso più che positivo! Pensavi che non me ne accorgessi, eh? Lo stile è particolare perché è ricercato, ma al tempo stesso lo fai apparire incredibilmente semplice perché offri al lettore una chiave di lettura che lo rende sofisticato. Sono sicura che dietro ad ogni parola, ogni frase, ci sia stato un duro lavoro per la ricerca di quella terminologia perfetta che potesse armonizzare il pensiero spigoloso di Shinichi nei confronti di questo sentimento astratto. Non oso nemmeno immaginare quante modifiche e ripensamenti tu abbia apportato alla storia. D’altro canto l’unico richiamo, se proprio dobbiamo dargli un nome, che mi sento di farti riguarda i segni d’interpunzione, in particolar modo l’utilizzo delle virgole. Io sono l’ultima persona che dovrebbe parlare dato che le virgole, insieme ai punti e virgola, sono la mia vita e, come avrai notato, ne usufruisco sin troppo abbondantemente. Ho notato che spesso racchiudi fra le virgole, quasi si trattasse di un inciso, avverbi ed elementi di congiunzione; da un lato offri al lettore la possibilità di soffermarsi maggiormente su determinate parole, ma dall’altra – talune volte – vai ad appesantire il periodo. Detto questo, ho trovato il tuo stile veramente delicato; un particolare che si nota sin dalle prime parole, ma che raggiunge il suo apice quando poni il giovane uomo dinnanzi ad argomenti che di razionale hanno ben poco. Ho amato la finezza e l’eleganza con cui, pian piano, hai inserito sempre più segni e sintomi dell’innamoramento e di come, con estrema delicatezza, hai condotto il protagonista a giungere ad una diagnosi o, visto anche il fandom, ad una verità risolutiva. Le frasi in corsivo hanno fatto battere forsennatamente il mio cuore contro la cassa toracica e hai anche saputo adoperare nella maniera più adeguata il corsivo, delineando nel migliore dei modi situazioni, azioni e terminologie che hanno dato maggiore valore alle frasi. Senza contare che sei riuscita a farmi piacere un pelino di più questa coppia oramai canon; non che non mi piaccia, semplicemente ne preferisco una secondaria. E niente, non vorrei dilungarmi ulteriormente ripetendomi e diventando più soporifera di quanto già non sia stata; sono stata felice di conoscere una autrice come te e chissà che, quando avrò un po’ più di tempo, non mi metta a curiosare fra le tue altre opere. ♡ Himeko |
Premio: Do it with style! per il miglior stile , nel contest: Director's cut, di Setsy |
E' difficile capire cos'è l'amore, |