*rumore di ciabattare che si avvicina minaccioso* SONO QUI, MALEDETTA.
Iniziamo.
Al: Friendly reminder, padrone, che non avete ancora deflorato la vostra putt... ehm, sexus servus. O sbaglio?
Lud: Ah eh ih, ecco, ehm, no, faccio subito (ma poi, chettefrega?)
Al: Aaaaah, bene, cioè, male, cioè, meglio se torno al mio lavoro. Ci si vede, padrone! *si sfrega mentalmente le mani con risata malvagia annessa*
Aldfrith sembra quasi un Burns giovane.
Ludovico scopre alla buon’ora che il profumo è stato rotto, Felix ovviamente daje e daje non ha mai trovato il tempo e il coraggio di dirglielo, e il padrone ovviamente è scazzato assai.
Punizione? Sesso.
Ѐ arrabbiato? Sesso.
Ѐ felice e innamorato come un tordo? Sesso.
Cura per ogni male, raffreddore, cancro, malocchio? Sesso.
Quei due sembrano presi da una canzone romantica italiana anni ’80, magari di Pupo. *canticchia “Su di noi”*
Ci credo che Al s’ingelosisce, “de namber uan”. Peccato che sia l’unico tra tutti quanti che se la prende. Magari, se si fosse trovato effettivamente qualche complice, qualcuno d’accordo con lui... uno così emotivo, così pieno di vitalità, mi sorprende non abbia cercato consensi a tutto spiano.
Fatto sta che, comunque, non ne ha trovati e il suo bel piano ha dovuto costruirselo da solo (e su questo punto ci torno tra poco).
Passano i mesi, MESI, e Lud non ha occhi che per Feli, tanto che nessuno dei due si accorge del malumore del cattivo della storia che cresce sempre più. No, Feli, essendo schiavo anche lui e standogli accanto suo malgrado, se ne accorge ma tutto questo rancore mica sfocerà in qualcosa di brutto, no? Giusto?
D’altronde Al è “un bravo ragazzo, salutava sempre”©, figuriamoci. Peccato che a quei tempi Studio Aperto non esistesse ancora, ci avrebbero fatto dei servizi bellissimi.
Aldfrith un giorno, tutto ad un tratto, ricomincia ad essere gentile con Felix, assegnandogli un compito. Siccome Fe non è un indovino, ci casca come un pero. Al, appena va via il bastardello, dà inizio a un piano che ci avrà impiegato un bel po’ per elaborarlo perché, l’Alfred/America che conosco io, non brilla di sagacia. Più muscoli che cervello, come si suol dire. E qua ok, l’odio porta il cervello a macinare di più, a costruire scenari più dettagliati di una mente a riposo.
La scena dello stupro è stata un colpo allo stomaco, mi ha fatto davvero venire la nausea, brava. Era questo che volevi, no? Trasmettere l’orrore di una scena di violenza. La paura e il dolore di Feliciano erano ben percepibili, ma non ho sentito bene la furia che esplodeva di Aldfrith. Cazzo, mesi in cui la puttanella si prendeva tutto ciò che poteva dal padrone, mesi in cui “lui” veniva messo in ombra, mesi in cui Al aveva visto con i propri occhi che basta succhiargli il cazzo e tutto viene regalato, no punizioni, no ostacoli, e a lui invece? Con tutto quello che aveva passato, come minimo avrebbe dovuto essere lasciato liberte! E invece... Tanto, tanto odio.
Ecco, da una persona “focosa” come Al, perché anche l’odio e la rabbia sono sentimenti caldi, come l’amore, la passione, ti bruciano dentro, non mi sarei mai aspettata tanto autocontrollo. Ho seriamente pensato “Cazzo lo stupri, che appena Ludovico lo viene a sapere ti fa la pelle! Secondo te terrà la bocca chiusa? Ammazzalo direttamente, no? Così tornerà tutto come prima...” e invece no. Con un sangue freddo come il ghiaccio, non solo lo ha stuprato ma ha fatto anche in modo di non lasciare tracce che indicassero a prima vista una violenza. Un vero e proprio genio del male.
E se con “male” potrei capirlo, con “genio” è già più difficile. Aldfrith si dimostra come un vero psicopatico. Conosci la definizione di psicopatico? Una persona che non prova alcuna emozione, né di rimorso ma neppure di rabbia. Al invece prova rabbia, una rabbia cocente, tale da farsi sentire anche fisicamente (gli stupri, in genere, non derivano da eccitazione sessuale ma dal desiderio di annientare psicologicamente la vittima) mentre domina l’altro.
Il fatto che l’abbia lasciato “in vita” (le virgolette sono dovute) dopo averlo ucciso psicologicamente è stata la cosa più orribile. Ma il peggio arriva dopo.
Negare, negare sempre, anche di fronte all’evidenza. QUESTO è il peggio. QUESTO è stato il punto che mi ha seriamente fatto venir voglia di dare di stomaco dallo schifo. Feliciano è stato descritto benissimo, distrutto nello spirito ancor più che nel corpo, Eli che fa quel che può... e Ludovico che non capisce un emerito cazzo. Mi è sembrata la scena di “Auf wiedersehen sweetheart” in tonalità ancora più aspra. Ma Al, porco giuda, con che faccia ha negato tutto? Ok che non è lo stesso del canon, ok, che il suo cuore è oscurato dalla gelosia (so cosa significa dover scrivere di personaggi simili), ma non si rende nemmeno un po’ conto delle sue azioni?
“Quello che sto facendo è giusto, un atto di giustizia”
Non mi sembra se ne renda conto neppure lui. Se davvero avesse voluto fare giustizia, si sarebbe sentito fiero (che parola orribile in questo contesto!) di ciò che ha appena compiuto. Insomma, è un sexus servus, prima o poi avrebbe dovuto essere inculato da qualcuno. Violentare una prostituta non può essere tanto grave, no? Ѐ praticamente il loro lavoro.
Niente pentimento, niente orgoglio, niente apatia, solo una distesa di ghiaccio come se fosse un robot, non un essere umano. L’ultima volta che ho letto di tanto distacco è stato con “Hannibal Lecter le origini del male”, ma là si trattava di un, appunto, psicopatico geniaccio del male. Non che qualcuno non possa avere la stessa reazione... ma è raro.
Ricordiamoci che Al, cattivo o meno, è pur sempre una persona normalissima. La sua freddezza è ancor più riscontrabile quando parla con Matt: non è fiero delle proprie azioni, ritiene quello che ha fatto come un atto dovuto, come schiacciare uno scarafaggio, né più né meno. Se fosse stato violentare il suo stesso fratello o Art, o chiunque altro (anzi, pretende pure di voler bene ad Artùr) sarebbe stato uguale. Un vero e proprio cattivo, ma non è Alfred. (adesso mi dirai che è ooc per tale motivo, ma da scrittrice saprai anche tu che esistono svariati modi di essere “cattivo”).
Torniamo al triste duo.
Ludovico, porco Giove e tutto l’Olimpo, sei imbecille fin nel midollo. Ammmore ammmore e poi non ti fidi neppure di lui davanti a qualcosa di così evidente come uno stupro. E lasciarlo parlare, almeno! No, figuriamoci. Tu sei il capoccia, “el paròn”, e quindi gli ordini anche se folli non si discutono. Nell’esercito non te lo insegnano che non bisogna prendere decisioni azzardate, quando si è emotivamente sconvolti? O lo mettono solo ora nei manuali di scuola guida? (sì, c’è scritto di non mettersi al volante se in stato di ebbrezza o comunque presi male)
E Feli scappa praticamente nudo in mezzo all’inverno, ora distrutto del tutto: nel corpo, nella psiche, nello spirito. Fosse morto lì sulla strada sarebbe stato davvero un bel finale, degno del cuore tenebroso che sostieni di avere, Blackie.
Invece no, the show must go on, trova accoglienza dalla spamano house, pardon, domus, e quel figlio di cagna di Aldfrith fa in tempo a *rullo di tamburi* farlo inseguire dalla pula. Seriamente, capisco il piano ma qua si va oltre, è degno di un assassino da romanzo giallo.
Lud, invece di mangiarsi vivo lo stronzo Gran. Farabut. Figl. di Putt. Ladr. Di Gr. Croc., va alla ricerca dell’amore perduto prima che lo ritrovi Marcus (sì, lo stesso Marcus del primo capitolo, HE’S BACK) e scagnozzi. Lo ripesca ma è troppo tardi e, tra lacrime e tanto tanto sangue, Felix gli muore praticamente tra le braccia, ma non prima di avergli dichiarato il suo amore. Alla buon’ora.
E finalmente il dolore di quel poraccio termina, grazie alle mani pietose del suo padrone/amante, che lo segue a breve non sopportando di vivere senza di lui.
*Shadow si aggira per il cinema vendendo abusivamente fazzoletti Tempo precedentemente usati* *BoW la vede e la caccia via a pedate, ma le lacrime delle lettrici allagano il cinema, annegandola*
Blackie, stella mia, è inutile che ti autoelevi a Signora dell’Oscurità fanficciosa, so che puoi fare di meglio (peggio). D’accordo che la DarkSide regala biscottini ma questa storia mi ha regalato direttamente il diabete con la sua dolciosità. Non che sia un male, eh. Ma smettila di farti seghe mentali su come chi legga venga traumatizzato da un NON lieto fine, ci sono gli avvertimenti e il rating rosso, siamo maggiorenni, vaccinate e se leggiamo “angst”, “non-con” di certo non ci aspettiamo rose e colombine. Ci aspettiamo una bella storia.
Ed è quello che abbiamo avuto, grazie :*
Ciao ciao dalla tua non-moglie-tsundere.
P.s.: secondo me Aldfith, dopo la morte di Fefe è diventato il nuovo giocattolino di Lud, ma non ha saputo reggere il suo wurst romano e dopo una settimana si è suicidato con un’indigestione di ravanelli. Ma è solo una supposizione.
P.P.S.: “Now we are free” è strabellissima, ma proprio mentre stavo leggendo la parte più triste in radio è partita la versione live di “Crawling” e la voce di Chester Bennington stava seriamente per stroncarmi. Ma sono stata forte.
Non ho pianto. |