Questa è la mia prima recensione in questa sezione, anche perchè da poco ho iniziato a vedere My Hero Academia e non me ne sono per niente pentita. Ho letto giusto qualcosa qua e là ma questa fic mi ha subito catturato l'attenzione, anche perchè adoro le fic particolari, alternative, tipo questa. Non voglio dilungarmi troppo perchè a volte mi rendo conto di essere "leggermente" logorroica e voglio evitare di lasciarti un papiro, quindi parto subito col dirti che ho apprezzato tantissimo questa shot.
L'inizio è un qualcosa di fenomale, ovviamente si intuisce subito di chi parli ma la sensazione che vuoi trasmettere si sente forte e chiara: ho amato tantissimo la simbologia che hai voluto dare alla cremazione e a come hai saputo gestirla, specialmente per un tipo come Kacchan, vederlo ovunque e non sentirlo, l'opposto di quello che desiderava, immagini il suo spettro girovagare gridando, invano. Già solo le prime righe mi hanno dato i brividi.
Riesco a vedere Midoriya sospirare seduto sul cofano della macchina, un gesto liberatorio eppure frustrato, perchè la vendetta regala un senso di soddisfazione ma decisamente effimero, il fatto che si presenta al suo funerale è una conferma che si pone anche lui stesso. Eppure mi piace pensare che sia ancora rimasto quel legame, alquanto deleterio, ma presente e il suo capriccio del volere le sue mani conferma anche questo oltre che essere squisitamente inquietante, o meglio, infantile. Già, perchè Deku qui è tutto sommato solo un ragazzino, per giunta manipolato da gente che ci sa fare e la consapevolezza di ciò è sempre crescente durante la storia, specialmente quando parla a telefono col "maestro", o quando si intravede ancora qualche briciolo della sua personalità, il suo essere un piagnucolone ad esempio: ho persino pensato a quanto fosse stato ingenuo Midoriya nel giudicare le lacrime di disperazione di Bakugou che si vede ormai la morte in faccia e vedere poco più avanti le sue, che mi ricordano aspramente le prime puntate dell'anime, in una situazione completamente diversa e ormai senza alcuna possibilità di ritorno.
La scena con la madre pure esprime appieno la sua infantilità che ricorda troppo Tomura, anche fragilità, la quale, scegliendo questa strada, se la porterà avanti per tutta la vita, siccome dubito che compirà quel salto di qualità che avrebbe intrapreso solo se avesse deciso di non mollare e di diventare eroe comunque, come nel canonico.
Anche la scena finale è forte, perchè oltre a suggerire cosa accadrà in seguito ti evidenzia prepotentemente le conseguenze della scelta di Deku, perchè sai che questa volta Todoroki non verrà "salvato" da lui, ma al contrario cadrà anch'egli nella debolezza. Perchè, penso sia chiaro, il fatto che Midoriya abbia accettato l'aiuto del "maestro" per quanto sia anche abbastanza fattibile mostra la sua debolezza, cosa del resto normale per un ragazzino della sua età e per giunta con un sogno infranto, e la sua scelta condiziona tutte le persone che aveva aiutato, in un modo o nell'altro. Eppure, nel canonico ciò non accade, corre da Kacchan disperato, consapevole del gesto inutile ma corre, nonostante tutto. Grazie a quel gesto tutto cambia, e apprezzo molto questo personaggio anche per questo, per quella forte scintilla che rappresenta la sua determinazione. Ma, lo sai, per scrivere questo AU è necessario che quella scintilla non accenda quel briciolo di speranza rimasta, ma anzi che muoia, insieme al vecchio Deku.
Ottima shot con una buona dose di splatter (cavolo, hai reso Bakugou IC fino alla morte, con una forza che quasi invidio, altro che Deku, e già solo per questo non ti ringrazierò mai abbastanza). Non voglio nemmeno notare gli errori di battitura, alquanto insignificanti paragonati nel complesso. Continua così ;) |
