Quarto Posto: “Una speranza rosso sangue” di Fiore di Cenere
◊ Grammatica e stile: 9,8/10 (4,8/5 di Grammatica e 5/5 di Stile)
L’unico appunto grammaticale che ti faccio è sull’accento delle parole perché, sé e né: è infatti acuto (′), invece che grave (`) ( – 0,2)
Ogni tanto ho riscontrato qualche d eufonica e ripetizione – nulla di penalizzante – e un paio di parole spezzate o unite (di mora – dimora – e inseguito – in seguito) (nessun punto tolto per questo); per il resto sei stata veramente, veramente brava.
Siccome è da anni che ci leggiamo a vicenda le storie, sono orgogliosa – e parlo sinceramente perché non avrei alcun motivo di mentire – di valutare un lavoro arrivato a un tale livello di bellezza: uno stile così evocativo e con espressioni fortissime, che in certi punti mi hanno fatto letteralmente adorare e invidiare il tuo modo di scrivere. Ti riporto questo pezzo › Il grido solitario e disperato che il suo cuore continuava incessantemente ad emettere gli faceva ribollire il sangue e vibrare l'anima come se delle scosse telluriche cercassero di spaccare l'arida terra e le aguzze rocce che circondavano le case del popolo di Ishval. Sappi che qui ho tremato pure io, perché hai reso una storia inventata qualcosa di concreto.
La rabbia è reale e si può sentire, e lo stesso il grido, la disperazione, la furia cieca che poi si trasforma in mortificazione e desiderio di porre fine alla propria di vita, che ormai ha perso valore e senso e continua a pulsare solo perché il desiderio di Vendetta è più forte; credevo che i pezzi più forti fossero stati quelli inerenti alla fine di suo fratello o dei coniugi Rockbell, ma poi è arrivato questa parte e niente, mi arrendo.
Hai vinto tu e tutto il carico di emozioni che hai portato con te.
◊ IC/Caratterizzazione personaggio: 10/10
Per quanto non sia il mio personaggio preferito, io a Scar voglio comunque un bene dell’anima, specie da quando ho scoperto il suo disperato passato; potrei quindi non commuovermi davanti a una tale caratterizzazione?
Mi viene il dubbio che per tutto il tempo che hai scritto questa storia, tu abbia vissuto al suo fianco, che sia stato lui a dirti per filo e per segno ognuna di queste parole; perché è descritto nella sua essenza, nel suo carattere, in tutto ciò che abbiamo imparato ad amare di lui. Devozione al fratello e alla sua gente, odio per coloro che hanno distrutto ogni suo sogno, legame, legge; furia e sangue, colpa e silenzio; tristezza e riscatto, spietatezza e pietà, Scar è tra i personaggi più umani e meglio delineati dell’opera in quanto è completo, descritto sia nelle sue luci che nelle sue ombre.
Eroe e antieroe allo stesso tempo, giustiziere e portatore di caos, una figura titanica ma piegata alla parte più oscura di sé, su un cammino solitario e che non farebbe altro che condannarlo a un’ulteriore perdita.
Mi hai fatto amare ancora di più il personaggio, sappilo; avercelo mostrato all’inizio del suo lento percorso di risalita e recupero di sé è qualcosa che non ha prezzo, mostrarcelo con tale umanità e intensità è semplicemente degno di lode.
Ma di cosa mi stupisco? Hai sempre avuto il dono di trattare con cura anche le parti più delicate di un pg, e di questo non ne avrò mai abbastanza. Quando arrivi a mostrare il cuore di qualcosa, che sia reale o di fantasia, si va oltre ogni freddo numero o giudizio: è solo da ammirare.
◊ Introspezione: 10/10
E potevi non prendere il massimo anche qui? Mi definisci la regina dell’angst, ma qua la mia corona trema. Parto con il dire che anche a te riesce benissimo trasmettere i sentimenti e le emozioni quando parli di situazioni di disperazione e rabbia; forse è solo una mia sensazione, dato che arrivo ad amare un personaggio soprattutto quando rivela il suo lato più profondo e ricco di feels, comunque sia hai trattato magnificamente anche questo aspetto di Scar.
Scarlatto: come il sangue che lo circonda, quello della sua famiglia e di suo fratello in particolare; Scarlatto, come l’Alchimista che dà avvio al suo personale inferno e risveglia la sua parte più ombrosa. Quanto ho adorato quel riferimento a Kimbly, portatore di incubi e rovina per tanta gente di Ishval, e, dall’altro lato della barricata, come Scar ricordi il coraggio e il sacrificio di suo fratello, che ritiene più onorevole di lui.
In certi punti esplicitamente, in altri in maniera più sottile, la storia si snoda proprio su questo: bisogno di riscatto e punizione, redenzione che passa sempre per la via scarlatta, del sangue, e diventa qualcosa in poter credere, l’ombra di un sogno e di un uomo che non c’è più. Il suo animo continua a gridare, urla tante cose diverse e allo stesso tempo complementari, che forgiano e colpiscono un nuovo titano, un altro incubo.
E ancora dolore.
Sicuramente una delle migliori introspezioni che abbia letto in questo contest, considerato anche il personaggio non facile.
◊ Gradimento personale: 10/10
L’ho amata, ma cosa lo dico a fare? Semplicemente mi ritrovo ad apprezzare sempre di più ogni lavoro che fai, mano a mano che maturi nello stile. Sul piano della profondità non parliamone, se rileggo e rileggo e rileggo ancora le tue storie è perché sei una delle rare autrici che mi dà emozioni e pensieri talmente forti da far gridare questo povero cuore a distanza di tempo.
Riassumento, ti ripeto quello che ho detto all’inizio: sono orgogliosa di aver ricevuto un simile lavoro, lo considero uno tra i regali di Natale più belli. E te lo ripeterò a lungo, stanne molto certa, da esigitata e molesta fangirl quale sono.
◊ Eventuali punti bonus: 0/2
Totale: 39,8/42 |