Recensioni per
Arriverà il tramonto
di AThousandSuns

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
08/12/19, ore 09:55

Eccomi qua per lo scambio. E devo dire che ne è valsa la pena. Mi piace, assolutamente sì. E non è scontato, almeno per me. Non ho mai letto qualcosa di simile, quindi per i miei occhi è estremamente originale, cosa che ho apprezzato tantissimo. Lo stile è impeccabile. Innanzitutto il fatto di descrivere una situazione problematica come quella del disturbo post traumatico, non è facile. Però leggendo, acquisivo man mano i pensieri di Amanda, nonostante fosse un piccolo assaggio, e pian piano mi sentivo angosciata e impotente, come lei. La sua storia mi intriga parecchio, vorrei sapere cosa ha passato in guerra, cosa le è successo psicologicamente, come riuscirà a superare questi traumi e chi la supporterà oltre la sua famiglia. Quindi sì, decisamente la continuerò. Davvero, non è per niente vista e rivista, anzi non saprei proprio cosa aspettarmi. Solitamente non apprezzo il punto di vista esterno, una terza persona fredda e tremendamente oggettiva, ma devo dire che il modo in cui descrivi non è per niente in questo modo, anzi: nonostante la voce sia esterna, è molto soggettiva e presente, cosa che apprezzo assolutamente. Amanda, poi, è del tutto un personaggio unico, come l'intreccio, proprio questo mi spinge a saperne di più. Complimenti veramente!

Recensore Master
26/08/18, ore 11:33

Ciao! 
Eccomi qui per lo scambio dell'ABC delle recensioni del gruppo Facebook "Il giardino di EFP". 
Come ti avevo già anticipato io lascio sempre recensioni che superano le brevi, però per questi scambi mi impegno il triplo e cerco di lasciarne alcune abbastanza abbondanti, ecco.
Innanzitutto, perché ho deciso di recensire questa storia?
Gli altri fandom non li conoscevo, quindi a priori ho dovuto escludere le fan-fiction. Però, sono un'amante del romantico ben scritto, quindi ho pensato di fare un salto qui. Dalla descrizione la storia mi sembrava molto interessante e carica delle tematiche delicate che mi piace molto leggere. L'aggiunta dei generi "Angst" e "Introspettivo" ha aumentato la mia necessità di soffermarmi su questa storia.
L'incipt di questo primo capitolo è già qualcosa che ti lascia con una forte curiosità addosso.
Mi è piaciuto molto il dialogo fra Amanda e suo fratello, in particolare ho apprezzato questa frase, molto adatta al contesto e che lascia parecchi spunti di riflessione:"Non significa che sei debole: significa che sei umana.".
Successivamente ho apprezzato il messaggio lanciato e il modo in cui inizia la storia; lasciarsi aiutare è la miglior cosa che possiamo fare per noi stessi o che  qualcuno può spingerci a fare. Ho anche apprezzato questa frase, capace di chiarire con poche parole quella che è Amanda: "Ma che possibilità c’erano per qualcuno come lei là fuori? Era buona solo ad eseguire ordini, combattere, uccidere." Ci fa capire l'indole della protagonista, che tra l'altro è stata in guerra e per questo ora riscontra qualche problema psicologico del tutto normale.
Interessante la reazione di Amanda all'abbraccio con suo fratello, soprattutto perché appunto stiamo parlando di un suo famigliare, non di un estraneo a caso. Comunque, una paura più che diffusa e apparentemente già ben trattata.
Molto intense sono le descrizioni che qua e là spuntano, il perché Amanda si ritrova ad essere la persona che è adesso, che credo sia un'immagine sfocata non solo per il lettore ma anche lei per se stessa. I ricordi inseriti sull'infanzia sono molto utili a farci entrare nella sua testa.
Hai reso veramente bene l'attacco di panico e l'hai inserito in un contesto in cui è normale che capiti questa pessima esperienza. Parlo anche per mia esperienza, visto che spesso ho avuto attacchi di panico, e davvero hai reso bene l'idea senza renderlo un qualcosa di superficiale e che poteva appunto offendere chi ha queste problematiche. La descrizione di quel momento è scritta talmente bene che ho provato le sue sensazioni. Anche se questo è successo un po' durante tutto il racconto. Sai scrivere molto bene il genere Introspettivo ed è quello in cui maggiormente scrivo anche io, forse per questo apprezzo molto questo primo capitolo. 
Questo capitolo nel complesso l'ho trovato molto introspettivo. Carico di queste riflessioni di Amanda sul suo stato d'animo, sui suoi traumi dovuti alla guerra, sulle impossibilità che ha la  sua vita al momento e da cui sembra non riuscire a uscirne più, come se fosse risucchiata dagli eventi passati e senza possibilità di riscattarsi; è un po' così che si sente, senza fiducia e speranza per il futuro e con poca voglia di andare avanti perché non crede che riuscirà a risolvere i suoi problemi.
I personaggi di Gabriel e Sarah mi sono piaciuti molto. Soprattutto Sarah, che è simpatica e sembra tirarle su l'umore per un po'.
Da quanto ho capito Amanda soffre di disturbo post-traumatico da stress. Argomento molto delicato e difficile da trattare ma che, come ti ho già fatto capire, hai saputo utilizzare al meglio in questa storia.
Mi dispiace non poter dare il mioparere  sul protagonista maschile, ma purtroppo ho avuto il tempo di leggere solo questo primo capitolo.
Lo stile da te utilizzato è scorrevole e leggero, nonostante le tematiche complesse non è una storia difficile e la si legge volentieri e con curiosità.
Un gran bel capitolo, complimenti per questa storia.
Ovviamente, non ci sono errori grammaticali e il tutto risulta ancora più curato.
Penso proprio che continuerò la lettura. 
Alla prossima :)
fumoemiele

Recensore Junior
11/08/18, ore 19:59

Recensisco molto in breve, perché ho poco tempo. Si preannuncia una storia molto interessante e particolare, soprattutto considerata la delicatezza del PTSD. I personaggi che hai introdotto mi piacciono, anche se hai delineato bene solo Amanda, si sente che le vogliono bene e che sono persone sveglie, che capiscono ciò di cui lei ha bisogno e fanno in modo che lo ottenga. Carmen e Sarah sembrano due donne sveglie e descrivendo l’abbraccio di Amanda e Gabriel mi hai messo curiosità a proposito dell’inquietudine di Amanda a quella effusione.
La scelta di lasciare informazioni qua e là sul passato della protagonista mi è piaciuta, ha mantenuto acceso il mio interesse e la mia sete d’informazioni e si accompagna bene allo stile sobrio che adotti: eventuali fronzoli o riflessioni della protagonista troppo lunghe sarebbero stonate, visto che per il momento fa fatica a ripensare al suo passato e l’introspezione scatenerebbe altri attacchi. Leggendo, però, penso che mi avrebbe fatto piacere trovare qualche virgola in più, a cui inconsciamente mi trovavo a supplire. Ma può darsi che sia dovuto al fatto che a me gli stili cadenzati piacciono e che il ritmo che hai voluto dare alle frasi è diverso da quelli a cui mi sono abituata.
Non so molto a proposito di come funzionino gli attacchi di panico, ma per ciò che ho percepito penso tu l’abbia descritto bene: la scena mi si è facilmente dipinta in testa e gli effetti fisici mi sembrano appropriati.
Bel lavoro!

A presto,
Elena

Recensore Master
09/07/18, ore 21:14

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Vorrei indicare "Arriverà il tramonto" per le Scelte di EFP. La storia comincia con la presentazione dei due protagonisti, Amanda e Robbie. Due mondi diversi apparentemente, ma che nell'animo nascondono entrambi due segreti difficili da superare: la ragazza è reduce dalla guerra, quindi deve fare i conti con la PTSD (Sindrome da Stress Post-Traumatico), mentre Robbie è figlio, dunque erede genetico, di una malattia degenerativa chiamata Guillain-Barré, che nel giro di pochi anni potrebbe ridurre il giovane infermiere a uno stato vegetale dal quale non si può uscire, ma perlomeno è possibile ritardare. I due vivranno una serie di avvenimenti che permetteranno loro di crescere, sullo sfondo di una New York caotica e imprevedibile. L'uno nella mano dell'altro, finiranno per innamorarsi, o quantomeno provare a conoscersi e ad arricchirsi a vicenda. La storia è dunque incentrata sul mondo reale, con le sue vicissitudini e problematiche; lo stile è fluido, scorrevole e molto chiaro soprattutto quando si parla delle tematiche che ho citato prima, che non tutti conoscono e hanno bisogno di una lunga ricerca e profonda conoscenza, ricerca che l'autrice ha sicuramente compiuto, lo si evince leggendo il testo. Non ho trovato nessuna lacuna grammaticale e i personaggi, credibili e molto profondi, si evolvono costantemente e, nonostante gli errori, riescono comunque a guardare avanti senza risultare per questo forzati. L'ho notato principalmente in Amanda, la quale farebbe di tutto per Robbie, che l'ha aiutata sin dall'inizio essendo l'animatore del gruppo di sostegno che frequentava, per poi concludere finendo per essere tutt'altra persona rispetto alla quale era. Consiglio questa storia a tutti coloro che cercano qualcosa di mai visto prima (credo che la PTSD sia un inedito assoluto su efp, o comunque non trattato in questo modo) e due personaggi, famiglia compresa (assolutamente consigliati i capitoli col padre di Robbie, che veramente spezzano il cuore), che tengono compagnia e si finisce per tifare per loro, affinché trovino il lieto fine personale.
Infine concludo dicendo che l'autrice meriterebbe la menzione fra le Scelte, per il suo impegno e le sue idee, che approvo profondamente.

Recensore Veterano
26/06/18, ore 22:04

Eccomi qui per lo scambio, scusa il ritardo!
Anzitutto devo complimentarmi con te perchè hai scritto benissimo ed inoltre hai sistemato il capitolo in maniera ordinata ed è una cosa che adoro ma che purtroppo non tutti fanno! Quindi, dieci punti solo per questo ahah scherzo.
La storia è avvincente, già sento di adorare Amanda, in primis perchè un nome che amo e poi perchè nonostante il nome sia molto dolce lei mi sembra davvero forte.
Non ho nulla da dire sul tuo stile o su qualche errore, è tutto perfetto e la tua è una bella storia. Un abbraccio.

Recensore Junior
12/05/18, ore 12:18

Eccomi finalmente per lo scambio (scusami se arrivo solo ora, ma sono stati giorni pieni...)
Cooomunque, in genere evito il tag rosso come la peste, ma ero abbastanza curiosa di leggere questa storia (lo ammetto, ho dato un'occhiata alle recensioni e mi hanno convinta XD), e, soprattutto, non è erotica. Un punto a tuo vantaggio, quindi eccomi qui.
Devo dire che non mi è mai capitata una storia di questo genere tra le mani, quindi forse il mio parere non sarà troppo esaustivo, ma per ora mi piace. Hai delineato bene le difficoltà di Amanda a integrarsi di nuovo nella società civile dopo un'esperienza traumatica: il rimanere sempre in casa, il non riuscire a interagire o a trovarsi in mezzo ad altre persone... è qualcosa di paralizzante e, secondo me, sei riuscita a renderlo con grande precisione. Il tic nervoso che ha quando viene messa alle strette (alla presenza del fratello e della cognata e poi con l'amica) è un piccolo-grande indizio del suo stato, oltre alle parole che hai usato per descrivere i suoi pensieri: spesso le azioni tradiscano più di quanto si possa credere.
Ho notato che non hai dato una caratterizzazione fisica né di Amanda, né degli altri personaggi (eccezion fatta per gli occhi chiari di Gabriel): una scelta che mi trova d'accordo, visto che tutta la narrazione è incentrata sul rapporto che ha con il "mondo esterno". Questo finché non si guarda allo specchio e nota dei cambiamenti, rispetto a qualche tempo prima. Mi piace anche questo, perché oltre all'introspezione, hai dato anche dei segni del suo abbandono a sé stessa che sono sotto gli occhi di tutti: è chiaro che in lei qualcosa non va, anche solo dandole un'occhiata.
Ho trovato interessante anche l'ambientazione. Molto spesso nelle storie online si sceglie di ambientare una storia in un Paese angolofono quasi per moda, mentre qui risponde a delle esigenze ben precise: l'impegno militare in Afghanistan da parte degli Usa è più consistente di quello di altre nazioni ed è lì che Amanda subisce il suo trauma. Temevo, inoltre, che il quartiere in cui vive fosse una scelta tanto per, invece hai dato qualche caratterizzazione (come il discorso sulla comunità italiana e quella cinese) sia culturale che proprio fisica (il mosaico: bella immagine!). Quindi non hai lasciato niente al caso.
Per quanto riguarda lo stile, l'ho trovato scorrevole e invogliante: nonostante la tematica non semplice, non hai problemi ad affrontarla quasi con delicatezza (ho ricevuto questa impressione... forse non è il tuo intento, ma ho apprezzato). Le frasi non sono una matrioska di subordinate, ma neanche troppo semplici: hai scelto la giusta via di mezzo tra un periodare ampolloso e uno troppo paratattico e "acerbo". Buona scelta, perché non disorienti il lettore, ma neanche dai l'idea di non avere padronanza della sintassi (credimi, ho letto storie scritte in maniera molto semplificata e mi è piaciuto il tuo periodare! ...lo so, ho delle fissazioni strane ahah)
Credo di averti detto tutto, a presto (no, non ti lascio dopo questo primo capitolo, sono curiosa!) ;)

Questa recensione partecipa all'iniziativa "10.000 recensioni in un anno" del Giardino di Efp

Recensore Junior
08/05/18, ore 18:20

Ehi, eccomi qui per lo scambio recensioni. Inizio col dire che mi piace molto il tuo stile di scrittura, è molto scorrevole e lineare e fornisci le informazioni necessarie per riuscire a comprendere gli avvenimenti. Non ho trovato errori grammaticali anche se ti suggerirei di curare meglio la grafica, mi si sono affaticati gli occhi andando avanti ed indietro per leggere. L'idea della storia è mooolto interessante ed anche il passato della protagonista, ed è stato facile immedesimarsi perché l'hai resa umana.
Volevo proporti di continuare lo scambio, ovviamente per un'altra mia long.
Fammi sapere, alla prossima xx
Sistxh

Recensore Master
30/04/18, ore 14:39

Ciao!
Scoprire il tuo account e questa storia è stato un piacere.
Inizialmente avevo adocchiato altro - alcune minilong sul fandom di GOT, tra cui quella di Lyanna e Rhaegar e l'altra di Brienne e Jaime - ma considerata la lettura che ti ho suggerito, ho pensato di ricambiare con una altrettanto "impegnativa". Inoltre questa è la tua prima long e so quanto è importante per un autore, visto che anche io tengo alla mia. Ergo, eccomi qua.
Il titolo mi è piaciuto subito e mi lascia subito con qualche domanda. Sì, perché un tramonto di solito è visto come la metafora di qualcosa che finisce, quindi malinconico forse. Eppure ho pensato che questo titolo dovesse avere un aspetto più auspicante e positivo. Ovviamente, al momento sono solo all'inizio della storia e quindi le mie sono solo congetture, però mi chiedo se il tramonto di cui parla la storia non sia la fine del disagio e dei problemi che Amanda sta vivendo.
C'è anche da dire che, nonostante la metafora immediata, il tramonto è comunque qualcosa di bello, un qualcosa che può giungere alla fine di un percorso e che consola il cuore. Inoltre è in antitesi con l'alba che la protagonista aspetta sorgere dal tetto del suo appartamento.
Insomma, il titolo mi piace per i suoi tanti possibili significati, felici o tristi o entrambi, e per il modo in cui lascia tutto in sospeso, come un qualcosa che deve giungere... forse.
Grammaticalmente, ho scorto solo un refuso (lui spostò lo sguardo dalle loro "mai"), mentre l'unico consiglio che mi viene di darti è in riferimento all'uso del trattino alla fine delle frasi che stronchi, o perché vengono lasciate in sospeso o perché interrotte dalla battuta di un altro personaggio: ho sempre visto che per questo scopo vengono usati i puntini di sospensione, tutto qui.
Passando allo stile, mi piace. Scorre e coinvolge. L'argomento portante è delicato e impegnativo e mi piace che per equilibrare il tutto tu abbia scelto una narrazione semplice e fluida, con una punteggiatura essenziale, periodi lunghi e scorrevoli. Il lessico utilizzato non perde in ripetizioni o in termini altisonanti o difficile, ma è comunque un lessico curato che si adatta alla narrazione. Un complimento va alla gestione del narratore, a cui io tengo molto perché fondamentale: sei stata bravissima a controllare il POV e a non cadere in salti da un personaggio all'altro. E' stato davvero un piacere leggere questo primo capitolo.
Mi piace il rapporto che hai dipinto tra fratello e sorella: lui più grande eppure meno coraggioso, ma di buon cuore; lei piccola e pronta a combattere per i suoi ideali, a difendere gli altri, a mostrare la sua forza. Eppure questo ruolo di per sé già invertito, trova un modo per tornare al suo posto adesso che tocca a Gabriel prendersi cura dei problemi della sorella, una sorella che è forte, dura, e proprio per questo spezzata. Un legno che non si piega, si spezza; e credo che sia un po' quello che è successo ad Amanda: la sua forza, in questo caso, è stata la sua debolezza; le sue convinzioni e i forti ideali, la sua ferita.
Anche Carmen e Sarah sono due personaggi che mi piacerebbe approfondire più avanti: Carmen mi è parsa come una persona a modo ma con una grande influenza sul fratello di lei e dalle abitudine più frivole ma non per questo meno importanti o profonde; Sarah, invece, mi ha colpito per i suoi modi schietti e diretti.
Una frase sopra tutte ho apprezzato: di solito, i personaggi schietti sono quelli che o si odiano o si amano; in questo caso, invece, Amanda che di solito apprezza tale virtù dice che non le fa bene. La verità, infatti, è una lama pericolosa, e non sempre aiuta. In questo caso, schiettezza vuol dire anche non misurare le parole (cosa che invece fa Carmen) e questo provoca una reazione violenta nella protagonista.
La descrizione dell'attacco di panico va bene, solo che l'ho percepita in maniera troppo meccanica all'inizio. Ti sei concentrata a descriverne in sequenza i vari movimenti dopo il messaggio introducendoli con un pensiero lungo, mentre forse sarebbe servito qualche effetto di tono in più. In questo caso, un cambiamento nella lunghezza del periodo che andasse a spezzare il filo della narrazione, qualche frase più breve che indicasse meglio la reazione che quell'ultima frase ha scatenato in Amanda, la violenza dell'impatto, avrebbe giovato a rendere più partecipe il lettore, a rendere meglio il senso improvviso del tutto.
Solo una questione di coinvolgimento nella scena, per il resto direi che i vari passaggi sono corretti e ben realizzati. Brava.
A presto!

Recensore Master
17/03/18, ore 22:28

Ciao ^^
Mi sono gettata su questa storia perchè ho letto che è la tua prima long originale. So da me quanto può essere impegnativo tentare di scrivere un'originale (e infatti l'unica che ho pubblicato è tipo in sospeso dall'anno scorso xD), quindi complimenti a te che stai riuscendo man mano a pubblicarla.
Allora, mi tolgo di mezzo la parte "noiosa". Il capitolo è scritto veramente bene, non ho notato errori di alcun tipo, il tuo stile mi piace, non è né eccessivamente semplice né eccessivamente solenne. Ecco, è la via di mezzo che non dispiace XD
Poi, passando alla trama.
Anche se è soltanto il primo capitolo, hai gettato bene le basi per descrivere Amanda. E' ovvio che, essendo un Marines, ha dovuto affrontare cose che le hanno causato dei trami (e infatti soffre di PTSD) quindi già questo di per sé la rende un personaggio abbastanza complesso, scrivere di certe cose non è facile, ma tu hai reso bene le idee, e mi è piaciuta anche la preoccupazione dei suoi fratelli nei confronti della ragazza.
Inoltre, detto da una che soffre di attacchi di panico, hai reso bene l'idea xD
Secondo me è un inizio promettente, soprattutto considerando che è la tua prima originale!
A presto e un bacio :D

Recensore Junior
18/02/18, ore 15:06

Ciao cara,
finalmente sono riuscita a trovare un po' di tempo per recensire questo capitolo. Devo dire che mi hai incuriosito moltissimo e penso proprio che continuerò a leggere con interesse. Non conosco molto il mondo militare e non ne sono molto attratta, ma sono affascinata dalla PTSD e dai modi con cui le persone che ne soffrono riescono a uscirne.
Inoltre mi affascina la traumatologia e sono curiosa di vedere come farai a incastrare questi aspetti diversi, ma connessi.
Ho trovato il tuo stile lineare e molto coinvolgente. Non mi sembra ci siano errori se non un paio di virgole fuori posto, ma nel complesso è un capitolo pulito e molto scorrevole. Anche i messaggi che si sono scambiate Amanda e Sarah non hanno per nulla appesantito o reso noioso il testo e per questo mi congratulo.
Infine volevo farti i complimenti per la descrizione dell'attacco di panico. Non mi è mai capitato di provarlo, ma da quanto mi hanno raccontato e ho studiato credo proprio che sia descritto in maniera dettagliata e precisa.
In sostanza un bel capitolo e non vedo l'ora di leggere il prossimo.
Alla prossima,
Sel

Recensore Junior
11/02/18, ore 19:06

Premetto che non entro qui su Efp per leggere qualcosa da tempi immemori... Dico sul serio, a malincuore ho un po' abbandonato il sito anche come autrice perché sono approdata altrove, come ben sai, ma a volte rimpiango i miei bei vecchi tempi (2013- inizio 2015); quindi mi sono ritrovata la tua storia spammata nella home di Facebook e notando che era la tua prima long originale mi sono detta "Vediamo un po' di che si tratta!". Beh, devo dire che quando ho letto la trama mi hai subito colpita: una donna Marine, che novità per me! Io che ho sempre affrontato le tematiche di cui leggeremo qui ma solo al maschile (complice anchè il fatto che io scrivo solo storiche e prima non c'erano molte donne nel servizio militare). Questo primo capitolo mi ha catturata ancora di più, poi, perché l'introspezione mi è piaciuta davvero tanto. Amanda sembra essere un bel personaggio caratterizzato bene, ma vorrei aspettare gli altri capitoli per dare un giudizio più definito di lei. Una parte di me vorrebbe vedere uomini in uniforme, e la stessa Amanda come uomo, ma è la mia parte inconscia che tende a virilizzare certi ruoli... forse è deformazione "professionale", la mia xD Ma è bene concedersi qualcosa di diverso da solito, ogni tanto. Il mondo dei Marines l'ho affrontato anche io, ma ai tempi della Guerra di Corea e in una storia adesso ferma, quindi per me sarà un buon modo per tenermi in allenamento e ricordare alcune cosette. Se vuoi mi offro di aiutarti se hai bisogno, e te lo dico con umiltà.
Mi piace il tuo stile, è davvero molto chiaro e fluido, ti consiglio solamente di star attenta alle virgole perché in alcuni punti ho notato che forse dovevano esserci o non dovevano esserci affatto, ma questa è una bazzecola che potrà essere limata con una buona revisione in futuro... Non è il genere di cose su cui mi appiglio per muovere critiche, assolutamente, ma mi sentivo in dovere di fartelo presente: anche io faccio questi errori, alcuni anche ben più gravi, ma che col passare del tempo ho risolto e continuo a risolvere scrivendo ormai quasi ogni giorno da quattro anni a questa parte. Non so tu da quanto scrivi, ma io vedo una certa maturità nelle tue parole e nell'uso degli avverbi e degli aggettivi. E io sono una vissata con gli avverbi, li metterei ovunque! 
Quindi, per concludere, spero di riuscire a seguire la tua storia con costanza ma volevo farti sapere che io sono passata e che ho apprezzato tanto ciò che ho letto. Ti aspetto al prossimo capitolo ;)

Zanna

Recensore Veterano
11/02/18, ore 16:56

Ciao cara ❤
Avevo detto che sarei passata verso sera e invece non ho proprio resistito: DOVEVO leggerlo subito - e cavolo... mi piace un sacco 😍
Hai deciso di affrontare un tema molto delicato e già per questo ti faccio i miei complimenti - soprattutto perché già in questo primo capitolo hai fatto un ottimo lavoro: senza strafare, senza troppi giri di parole.
Amanda mi piace; ho apprezzato molto il modo in cui l'hai descritta (nonostante questo sia solo l'inizio) e queste "ombre del suo passato" (la Denise psicologa che c'è in me ha scalpitato parecchio, sappilo ahahahah) mi hanno incuriosita molto, quindi non vedo l'ora di saperne di più *-*
Che dire? hai attirato la mia attenzione, ma non avevo alcun dubbio in merito!
Brava, brava e ancora brava! Sono sicura che più andrà avanti, più sarà un'ottima storia!
Ci sentiamo al prossimo aggiornamento 😘
Un bacio ❤
Polly
(Recensione modificata il 11/02/2018 - 04:58 pm)
(Recensione modificata il 11/02/2018 - 04:59 pm)

Recensore Veterano
11/02/18, ore 15:31

Ciao. ^^
Abbi pazienza, poco fa ti ho scritto su FB che appena avessi potuto mi sarei immersa nella lettura di questo tuo piccolo esperimento, ma non ho resistito, non stavo più nella pelle e quindi mi sono subito messa a leggere per quanto fossi curiosa di conoscere una nuova autrice.

Inizio con il dirti che adoro il tuo stile, molto scorrevole e fluido e non arzizigolato con paroloni complessi e questo mi è piaciuto un sacco.
Mi piace moltissimo la tua cura dei dettagli, semplicemente perché io li adoro, li amo, anche fin troppo.
Poi, non so, anche perché io non sono una cima in grammatica, ma ho trovato solo una frase che dal mio punto di vista non si interseca bene e non mi è piaciuta come suonasse: " indossò i primi vestiti a portata di mano con gesti meccanici ma poi si ritrovò seduta sul letto, indecisa."
La frase non sarebbe suonata meglio con "ritrovandosi seduta sul letto, indecisa"? Insomma, quel "ma" nella frase non mi convince moltissimo.
Comunque, non prenderla sul personale, è solo una mia stupida osservazione.

Riguardo a ciò che accade, ti faccio i miei più sentiti complimenti. Non penso che io sarei stata in grado di trattare una tematica del genere come una donna che ha vissuto nell'esercito. E' un argomento complesso, ma che penso che tu abbia saputo trattare in modo eccellente in questo primo capitolo. Amanda mi ispira simpatia, e già si capisce quanto lei sia un personaggio complesso, con dei problemi.
Riguardo all'attacco di panico, io penso che tu abbia saputo trattare la cosa perfettamente.

Aspetto con ansia il proseguimento.

Un abbraccio.

Recensore Master
11/02/18, ore 12:36

Ciao ^^ come promesso, eccomi qui a recensire! Farò il possibile per tenere il passo, ma ho già la sensazione che questa storia è pronta farmi compagnia ogni domenica, e questa cosa mi fa molto piacere! Hai già dato, ho notato, un ottimo imprinting ad Amanda, vera protagonista di questo capitolo e in assoluto... una guerriera di ritorno dal tormentato Afghanistan. Fra polvere, sangue e paura di morire Amanda è tornata alla realtà, realtà che non necessita, per fortuna, di armi per poter funzionare e quindi ritornare nel solito tran tran quotidiano è molto difficile, soprattutto per una come lei che appunto ha la sindrome. Ecco perché viene voglia di sapere se ne uscirà, perché qui si vede una ragazza è "persa nel vuoto", ma è pronta anche a risalire. Complimenti quindi per aver detto tutto questo, è scritto benissimo e riesce a tenere incollati, per cui avanti tutta ^^ alla prossima!