Recensioni per
Da Nord a Sud, da Est a Ovest
di Queila

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/04/18, ore 14:28

Quarta Recensione Premio per il contest "Ignotus - Telefono senza fili"

Allora, giungo per la recensione premio, però ci tengo a precisare una cosa sopra tutte: questa è la mia drabble preferita del contest; quindi, una volta finito questo periodo infernale, avrei lasciato un commento come si deve in ogni caso. Su questo non ci piove!
Non so veramente da dove cominciare, non mi capita spesso. Questa drabble è semplicemente perfetta, dovrei citarla tutta solo per esprimere quanto mi sia piaciuta. La prima volta che l'ho letta, ho avuto i brividi. Davvero!
Ci sono tanti di quei riferimenti che mi sono piaciuti, o associazioni che ho fatto che mi hanno davvero mandato in brodo di giuggiole.
A parte che non ci sono errori di alcun tipo, ma stilisticamente parlando ho adorato il tempo presente: fa sentire la vicenda come se si stesse svolgendo davanti agli occhi del lettore. E per una scena come questa è tutto dire quello che trasmetti in questa maniera. Sembra di avere Arya davanti agli occhi, di sentire sulla pelle la sua calma letale, di trovarsi nella sua mente tra i pensieri di vendetta meditata. Il suo sangue freddo è come una brezza sulla pelle: elettrizzante.
Persino la punteggiatura è tutto dire: mi piace il fatto che tu abbia sospeso la prima frase con i puntini, la lega in maniera sospirata alla seconda, dove la freddezza vendicativa e la sicurezza ragionata di Arya traspaiono in un mix letale. Questa ragazza fa venire i brividi per il luccichio di morte con cui guarda alla vita. Lei vive nella vendetta, ma ha imparato a farlo con lucidità. Mi piace il ritmo complessivamente breve, spezzato: dà il senso di minaccia e decisione che asseconda l'atmosfera; è crudo e diretto, così come è la protagonista. Non ci sono dubbi o tentennamenti, si va solo avanti.
Anche il corsivo mette in risalto le parole chiave, sembra quasi di sentire il lupo che è in Arya emettere quel verso di minaccia che arriva prima dell'assalto. E' una rabbia controllata, di chi sa che non fallirà il colpo e già pregusta il banchetto.
Il lessico è stato scelto con molta cura, si vede, ed è la parta migliore (sempre se si può decidere quale sia il punto forte di questa drabble).

È tutto pronto nella sua mente: sta per sbranare l’agnello. -> Mi piace perché dà il senso di contemporaneità tra ciò che lei ha programmato che accada e ciò che accadrà. Sembra una profezia che si avvererà, per i lettori che conoscono il fandom e sanno come andrà a finire.
Definire Walder Frey unu agnello è tutto dire! Ha sempre fatto la parte della iena, in un certo senso, facendo pendere l'ago dalla parte in cui già si dirigeva. Ma definendolo "agnello" esalti tutta la forza e la sicurezza di Arya, e crei una bellissima associazione con la fine che il personaggio è destinato a fare. Cibo (anche se è lui che mangia i figli) da arrostire e mandare giù, anche se la carne è un po' vecchiaXD
La sequenza che segue è un climax ascendente che esprime l'odio e la perdita di Arya: lei vuole fargli male tanto se non di più di quello che lui ha provocato alla sua famiglia. Ed è per questo che la mia frase preferita è quella che segue...

Il vento del Nord gli carezza la pelle con fare materno, in lontananza un ringhio spezza il silenzio della montagna. -> Mi vien da dire "arrivano i lupi, arriva il vento del nord". La personificazione del vento del nord è perfetta, perché mi fa pensare alle parole che Arya stessa pronuncia, ovvero "Il nord non dimentica". Il fatto che il vento l'accarezza come farebbe una madre fa sembrare il nord un istigatore a quell'atto: è una madre che chiede sangue, che incoraggia la figlia a uccidere il mostro, la sua preda. Inoltre richiama anche la rabbia e il senso di vendetta che la stessa Catelyn potrebbe provare dopo la frustrazione di aver visto il proprio figlio morire per quel losco tradimento. Davvero, bellissima immagine!

L'ultima immagine è di Arya che risponde al richiamo della sua gente e sembra correre alla fine, famelica, già con i denti scoperti. Ti ho già detto che mi hai fatto venire i brividi? Questa raccolta finisce tra le mie preferite. Complimenti per questo bellissimo lavoro e anche per i risultati nel contest, più che meritati.
A presto!

Recensore Master
21/02/18, ore 11:09

Settimo turno del contest: Ten little Indian Boys
S.Elric__ con: L’ululato della Lupa

Grammatica: 4.75/5
Il vento del Nord gli = le (sicuramente errore di distrazione, però c’è il genere sbagliato)
Stile: 15/15
Ottimo e curatissimo, hai sviluppato molto bene una trama che ti ha consentito di mettere in mostra il tuo personaggio in una cornice di parole che lo esaltano e rappresentano perfettamente, legate con un filo logico e semantico.
Lo stile narrativo è fluido e diretto, eppure non hai usato affatto un linguaggio scarno. Questo è quello che trovo più adatto a GOT, perché ha un tocco arcaico ― infine, siamo nel medioevo ― eppure ci sono una crudezza e una misura delle frasi che lo rendono attuale. Il paragone con la sceneggiatura forse è relativo, ma quello con i romanzi non si può fare…
Mi hai trasmesso tutte le sensazioni di Arya, il suo essere non più una ragazzina, in quel momento, ma davvero il suo animale totemico, con la sua fame atavica. Riuscitissimo!
IC/caratterizzazione: 20/20
Un ritratto di Arya Stark a dir poco stupendo.
È davvero lei la Lupa, altro che Robb e tutti gli altri! È nata per essere una predatrice, e oramai è oltre la pura giustizia, nella sua ricerca di vendetta; è arrivata al desiderio di uccidere, come le predisse Melisandre. Certamente questo momento è stata l’apoteosi del suo percorso. Lei non sarà mai Nessuno, è troppo fiera di essere se stessa. Ha sangue freddo, eppure nel contempo è sovraeccitata dall’aver fiutato la vittima, il sangue colerà presto dalle sue fauci.
Ecco, Fray in versione agnello mi ha fatta un attimo sorridere, ma non penso che volessi usare un simbolo di innocenza, quanto la proverbiale creatura opposta al lupo, e basta… va benissimo.
Utilizzo indicazione/prompt/richiesta: 15/15
Questo tratto del lungo viaggio di Arya ― prima verso la capitale, poi fino a Braavos e poi, finalmente, verso casa ― è forse il più significativo. Sta tornando nel suo mondo, verso Winterfell, ma prima c’è una sosta inevitabile, quella che più di tutte pareggerà i conti.
Avanza sicura sul suo cavallo, è in un territorio conosciuto, ogni metro è un passo che la avvicina alla soluzione. Ci sono il vento del Nord e il profilo della montagna, e gli elementi che le appartengono che sembrano infonderle forza. Credo che Arya sia il personaggio che in modo “umano” è stata più legata al viaggiare. Cioè Daenerys lo è stata di più, ma con i draghi non vale…
Gradimento generale della drabble: 5/5
Vicina alla perfezione, è riuscita in tutto. Dal titolo, evocativo e insieme fiabesco, che rimanda quasi ai (poveri!)”lupi cattivi” delle favole, all’IC privo di buonismo, al viaggio, finalmente, verso casa.
Sapere che sta andando a fare “Frey Pie” è un piacere aggiunto per il lettore, che, in linea con la raffigurazione di Arya come Lupa, sente l’acquolina in bocca…
Totale: 59.75/60