Ciao!
Giungo pure io :)
Ho scelto questa storia perché generalmente mi piace leggere fantasy, quindi non appena ho scorto un altro autore con questo genere nel profilo, ho fatto un salto a piè pari.
Mi piace il nome di questo mondo - Selenia - a parte ricordarmi quello della dea della Luna della mitologia greca, mi trasmette una sensazione di pace e prosperità, mi dà l'impressione di immergermi in una nuova fiaba, quindi con sfumature "leggere" (per intenderci, molto lontano da mondi dispotici o cruenti). Questa è un'impressione rafforzata dal contesto presentato in maniera secondaria in questo capitolo, ovvero: il principe di un regno vicino che va spesso in visita a Cmune; rapporto di amicizia tra lui e il principe del regno e dei loro rispettivi genitori; un paese ordinato, ricco di vegetazione, con fontane allegre e una situazione molto tranquilla, anche se apparente in questo caso, vista la tensione e la stranezza che il personaggio vede in tutto questo.
"Trono rovesciato" è un sottotitolo che mi ha affascinato, lo ammetto, perché mi fa pensare a una storia piena di intrighi e complotti, azione e suspense. Parte del senso del titolo, poi, viene ripreso da questo primo capitolo, dove abbiamo subito una destabilizzazione nella trama: il re è stato ucciso. Inizi subito catapultando il lettore nel "movimento" della trama, anche se poi il capitolo si presenta molto descrittivo e introspettivo.
Di errori grammaticali o sintattici non ne ho visti. All'inizio però ho notato quella che mi è apparsa come un'incongruenza.
Il sole stava sparendo oltre il lontano orizzonte orientale -> Il sole tramonta a ovest, quindi a occidente. Ora, generalmente è da considerarsi errore, però potrebbe anche essere che tu non consideri il nord "assoluto", ma quello "soggettivo", ovvero che il personaggio si trovi rivolto a sud e quindi l'ovest e alla sua destra; in questo caso, però, è sempre meglio dare indicazioni con un orientamento assoluto e non soggettivo. Può anche darsi che nel tuo mondo, i punti cardinali siano invertiti o che tu abbia creato regole diverse dal nostro mondo, quindi in questo caso sarebbe meglio dare qualche eventuale riferimento, ma non troppo perché è sempre meglio evitare gli infodump.
A tal proposito, vorrei spendere due parole per lo stile.
Mi sembra di capire che tu abbia utilizzato un narratore esterno a focalizzazione interna, anche se all'inizio pareva onnisciente. Ho trovato, tuttavia, il "tono" narrativo molto distaccato dagli eventi. Più che "mostrare" le sensazioni del personaggio, magari attraverso ciò che vede e ciò che sente, tendi a "descrivere" le sensazioni del personaggio, magari introducendo le sue impressioni con verbi di opinione, come "pensò". In questo modo si crea un distacco netto tra descrizione, la quale si presenta compatta e "sopra le parti" e l'introspezione del personaggio. A questo, poi, devi aggiungere quei riferimenti che al momento non "servono" alla scena attuale e che tu inserisci, come " Ma chi, come il principe che giungeva ospite, aveva frequentato quel cortile, conosceva perfettamente quell'albero, unico in tutto il Regno di Cmune." Mi aspetto una frase simile se poi dopo mi descrivi l'albero o mi dici perché è conosciuto, o basta anche qualche pensiero personale di Erik... in questo modo, però, è solo un infodump che magari potresti inserire in un altro punto della narrazione e che farebbe più contesto. Ovviamente, vedi questo commento come molto personale, volevo solo condividere con te le mie impressioni.
Per quanto riguarda i vari spunti della trama... beh, dico solo che a me non sembra così facile come la vuoi far apparire, la soluzione. La ragazza rossa mi intriga: può essere un sicario, o solo una vittima, o qualcun altro che ha assistito, o magari un messaggero, un osservatore o qualcun altro che concorreva all'omicidio; può averlo ucciso lei, il re, oppure può essere arrivata tardi. Insomma, tante opzioni che non mi sembrano affatto banali, ed è per questo che non mi fermerò al primo pensiero immediato.
Per come lo hai mostrato, però, mi interesserebbe sapere chi è il cortigiano che ha proposto a Erik di prendere le redini: il principe lo ha definito la follia del momento, dovuta forse alla confusione, allo smarrimento o alla paura... io però ho visto in quelle parole le insinuazioni di un possibile complotto o tentativo di causare il caos. Insomma, sono davvero parole dovute al momento o il sassolino gettato volutamente da qualcuno?
Per quanto riguarda il protagonista, ho notato che di lui non hai inserito alcun elemento fisico. E' un qualcosa che alcuni autori fanno, e che io non disdegno perché le descrizioni fisiche mi annoiano un po', soprattutto se sono fatte in maniera banale, quindi sono dell'idea che la caratterizzazione comportamentale e introspettiva abbia più importanza; però c'è da dire anche che piccoli accenni generali, giusto per avere un'idea, non mi dispiacciono. Basta trovare un buon equilibrio, ma forse al momento opportuno darai qualche informazione in più. Al momento mi è parso, comunque, un personaggio molto riflessivo, freddo, che ragiona molto e tende a non andar nel panico; un giovane uomo che osserva e pondera. Quindi mi aspetto qualcuno intelligente e con acume.
Per il momento mi fermo qui.
A presto! |