Recensioni per
Archivio Degli Incontri
di Lady R Of Rage

Questa storia ha ottenuto 20 recensioni.
Positive : 19
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
24/07/20, ore 01:56

Gwyndolin e Seath, due esseri così diversi eppure così simili nella loro situazione e nella loro natura. E ammetto che non avevo mai pensato a un Gwyndolin non discriminato per la sua situazione. Sarò troppo schifato dal nostro mondo. Oppure ho ancora rabbia depressa verso quel dannato boss che continua a teletrasportarsi.
Apparte questo, hai fatto parlare insieme due che normalmente non si guarderebbero nemmeno se fossero gli unici nella stanza (Soprattutto Seath, ihih) e io amo quando due personaggi così estranei tra loro parlano e si aprono, soprattutto per il nostro amato drago pallido, che in un certo senso può essere definito il "villain" di DS1 (Anche se tutti sappiamo che i veri stronzi sono i Serpenti Primordiali, e Petrus.)

In questa storia Seath è la definizione perfetta di depressione direi. Un odio per le proprie azioni, per il proprio carattere e per i fallimenti, il pensiero che ogni cosa che ha fatto e che farà sarà sbagliata, il rifiuto di accettare di aver fatto qualcosa di buono e la credenza che nessuno potrà mai capire cosa prova. Eppure, quando qualcuno riesce a penetrare quella barriera, qualcosa cambia. Non sempre guarisce, però una crepa è meglio di nulla.

La cosa della vista è molto bella personalmente, e forse sarò io pazzo (questo è certo) ma in un certo senso la sua cecità annulla le differenze fisiche. Non vede Gwyndolin, ma l'ha ascoltato per le sue parole, non per cosa è, e Gwynevere, se la amava, l'ha amata per com'era fatta, non per il suo aspetto. Non so quanta importanza diano i draghi alle misure delle tette però resta molto romantico secondo me, ma probabilmente mi sto facendo solo paranoie -XD

Non mi piace molto Gwyndolin, però in questa storia ha una certa sfacciataggine che non me lo fa non piacere. Sarà perché stavolta viene dipinto come cercare di fare una buona azione e dare a Priscilla un padre, e chissà, forse aiutare anche Seath, anziché tenere Priscilla imprigionata e fare la parte del figlio fanatico che vuole portare avanti l'eredità del padre consumato.
Dovrò pensarci ora che farò una long.

E niente, bellissima storia.
Alla prossima

-La Follia mi scorre nelle vene.

Recensore Master
16/07/20, ore 20:52
Cap. 8:

Ok. Ho bisogno di un momento.
*Mi preparo una buona tazza di tè mentre ascolto musica, mi siedo sorridendo, ne bevo un sorso e lo sputo contro la parete* COSA?
Ok, ammetto che non avevo mai sentito parlare di questa teoria. In effetti, quando si parla di Aldrich, le teorie riguardano più spesso chi si è mangiato piuttosto il chi era prima. Avrebbe anche un certo senso considerando che c'ha letteralmente Rosaria accanto nella Cattedrale delle Profondità e non la divora. E lui, oltre che il terreno della sua arena, è pieno di vermi e larve, come quelle che Rosaria rischia di creare quando fa rinascere qualcuno. Coincidenze?

Passando a una recensione più seria, storia meravigliosa.
Aldrich è un cavolo di bambinone con la forza e la crudeltà di poter uccidere chiunque voglia. Sono due cose così sbagliate da legare insieme che lo rendono inquietante, come Bill Cipher, o il bambino di Yubaba de La Città Incantata. P.s: Francamente quell'immagine la trovo adorabile.
Rosaria bello vederla come personaggio non semplicemente "sto qui e ti trasformo facendo la Gwynevere di turno". Non so perché ma in lei ci ho visto un po' Steven Universe, probabilmente per il rapporto con la madre.
Sulyvahn dovrei leggere l'altra storia per capirci meglio probabilmente, ma comunque carino il dettaglio che non vuole andare ad Ariamis perché gli ricorda Ariandel. Immagino che Alsanna starà tranquilla a Eleum Loyce.

Come al solito lo stile di scrittura è meraviglioso e scorrevole. C'è solo una cosa che mi è sfuggita: Per quale motivo Aldrich le ha tagliato la lingua? Forse ho capito male ma non mi è troppo chiaro, chiedo venia ^^^"


-La Follia mi scorre nelle vene

Recensore Master
14/07/20, ore 00:29
Cap. 4:

Io adoro Cersei Lannister. Cosa c'entra? Lo spiego subito.
La adoro perché è una donna che per i figli farebbe qualsiasi cosa, Qualsiasi. E nella parte del tentato omicidio di Oceiros, Gwynevere me l'ha ricordata particolarmente, perché io AMO i personaggi che per amore verso qualcuno si macchierebbero del peccato.
D'altra parte per come si comporta, e, soprattutto, per come tratta i suoi vari figli, sia i nobili che i bastardi, quasi come fossero oggetti da usare (Molto alla ASOIAF in effetti) me la fa davvero odiare, quindi sono particolarmente confuso sul come vederla.
Possiamo dire che rispetto l'amore che ha per suo marito.
E devo dire che i momenti tra loro sono terribilmente dolci, almeno finché Osi non diventa preda della follia e tutto il suo delizioso castello di carte non crolla a terra.
La sua morte secondo me è stata adatta. Nonostante tutto, per citare Andrew Ryan, una Regina sceglie, uno schiavo obbedisce, e lei ha deciso il modo in cui sarebbe morta, togliendo questo piacere a Sulyvahn.
E forse sta cosa me la sono immaginata solo io, ma in un certo senso ha tradito ciò che ha detto a Gwyndolin, andandosene. Tragico direi, ihih.

-La Follia mi scorre nelle vene

Recensore Master
07/07/20, ore 19:07

Società: Gli uomini non piangono.
Io leggendo sta storia e casualmente ascoltando una canzone triste: Perché queste lacrime non si fermano?
Ok no, parlando seriamente, questa storia è di una bellezza e di una tristezza che fanno paura. Personalmente non credo che Tark sia Tarkus, ma se lo fosse vorrei che questa fosse la versione canonica.
Amo, AMO, come loro non ricordino bene la loro vita passata ma comunque sentano di appartenersi e amarsi, perché certe cose superano la memoria. E quella frase sul ferro nero che è duro ma si piega nel fuoco è semplicemente bellissima.
E la questione del domani, delle cose che dovremmo fare ma che continuiamo a rimandare, e che quando accadono sono forse peggiori della prima volta che le abbiamo decise.
E ora sono curioso di una storia tra i Gargoyle e il Demone Capra.

-La Follia mi scorre nelle vene.

Recensore Veterano
23/05/20, ore 01:20

Sbirciando nel tuo profilo, ho trovato questa raccolta molto carina che ha catturato la mia curiosità; così ho deciso di cimentarmi nella lettura e, nel complesso, devo dire che sono davvero molto soddisfatta, ho passato un piacevolissimo quarto d'ora (o forse di più? Il tempo è letteralmente volato) immersa nella lettura.
Innanzitutto ti faccio i complimenti per lo stile, è molto curato e scorrevole e, secondo me, perfetto per il genere prettamente introspettivo di questa prima oneshot, dove l'angst fa solo capolino da dietro l'angolo.
Veniamo ai contenuti. Seath e Gwyndolin sono tra i personaggi più belli del primo Dark Souls a mio parere e, secondo me, hai reso loro giustizia. Aldilà della reinterpretazione della moralità del buon Duca, mi sono trovata davvero coinvolta nel turbinio di emozioni che scuotono Seath e che gli rubano il sonno, tra cui il rimorso per aver tradito la sua razza, il disgusto e l'odio che esce ad ogni riferimento su sè stesso e alla sua pelle molliccia (quante persone possono dire di essersi trovati belli ogni volta che si sono guardati allo specchio?) e quel costante senso di incompletezza che, come ci dice il gioco stesso, lo accompagnerà per tutta la vita (o meglio, finché il Chosen Undead non lo ucciderà).
Mi è piaciuto anche come hai toccato l'argomento Priscilla, uno dei miei personaggi preferiti poi, e di come ci hai affrontato la vergogna e il senso di colpa del Senzascaglie per aver creato qualcuno di disgustoso come lui, con Gwynever poi, la bellissima dea dell'abbondanza amata e venerata da tutti. Quel "lei ti ha trattato con riguardo e tu l’hai umiliata dandole una bastarda ibrida, rovini tutto quello che tocchi e lo sai" è stato toccante, nonché un ottimo riassunto dello stato d'animo complessivo del Duca.
Ho percepito una chiara svolta nelle emozioni del drago quando Gwyndolin gli ha accarezzato il muso, quel sollievo, che viene dall'incontro con un' "anima affine" (passami il termine) e che è il tema di questa oneshot, trasuda da ogni parola ed espressione successiva.
Concludo facendoti di nuovo i complimenti e ringraziandoti per la piacevole lettura. Alla prossima!
KoM

Recensore Veterano
20/05/20, ore 07:16

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una delle raccolte più belle che abbia mai letto sull'intero sito, meriterebbe d'avere un pochino più di visibilità sul fandom, per quanto abbandonato. Sono certo che chiunque s'approcci a questa sezione meriterebbe di leggerla e ne sarebbe arricchito, proprio per come viene trattato ogni personaggio, ogni contesto e ogni singolo movimento nel mondo del gioco. Davvero splendida.

Recensore Veterano
20/05/20, ore 07:14

Signorina la dobbiamo piantare. Così non va mica bene. Non può essere tutte le volte un'escalation. Ogni volta che leggo una storia da questa raccolta finisco per dirti sempre la stessa cosa: "mi sa che questa è quella che preferisco" e allora non lo dico più perché sono giunto a una conclusione. Questo lavoro è d'una qualità così alta che la mia storia preferita è la prossima, ci metterei la mano sul fuoco se non avessi paura di vincolarmici per sbaglio. Allora, andiamo per gradi.
Mi piace un po' tutto. Il fatto di aver scelto e trovato un nome come Finias per il Re senza Nome, anzitutto. Lo pone di diritto sullo stesso piano di Filianore, dandogli finalmente un posto in una storia in cui non l'ha mai avuto di diritto. Per quanto capisco che forse non fosse il tuo intento iniziale, dato che pare che tu l'abbia scelto più per rendere omaggio alla dea Fina, qui moglie di Lord Gwyn. Teoria che m'affascina e non poco, anche se personalmente ho sempre immaginato la sua sposa nei panni di Velka, la dea del peccato a cui sai che sono particolarmente affezionato. Anche se più di qualche teoria, anch'essa molto affascinante, vogliono al fianco del Signore dei Tizzoni Sen, che spiegherebbe molte cose. Anche per quanto riguarda il nome ho sempre pensato che fosse qualcosa con la radice del padre, un Gwyn-qualcosa che terrebbe fede ai nomi che sono stati dati a tutti i fratelli, tranne Filianore, appunto. Tralasciando le varie ipotesi della community, dicevo, una storia che mi è piaciuta molto. Un po' per via di quell'affetto fraterno che si percepisce tra il Re Senza Nome e Filianore, anche se la ciliegina sulla torta è il modo in cui hai voluto intramare il rapporto tra la stessa figlia di Gwyn e la sua ancella guerriera Shira. Mi piace particolarmente quest'amore sottotraccia che hai voluto rendere, almeno quanto mi piace come hai trasposto la vacuità della principessa, donandole un ultimo dialogo con il fratello che non si capisce se avvenga telepaticamente e quindi realmente oppure se sia solo nella sua testa. Fa un po' Shutter Island come finale. Il plot twistone aperto da interpretare. Per quanto il mio pensiero sia che questo è solo una fantasia datale del suo precario stato mentale, vi sono alcune informazioni che mi fanno riflettere. Ad esempio, se questo fosse solo frutto della sua immaginazione, come potrebbe sapere della morte di Gwyndolin e Gwynevere?
Insomma, ancora una volta qualcosa di struggente al punto giusto, carico della sua bella dose di Angst che lo impreziosisce delle tinte tipiche del gioco. Ove ogni personaggio risulta sfaccettato, mai univoco nella sua interpretazione. Questo tu sei veramente capace di riportarlo nelle tue storie, si vede che hai veramente toccato con mano L'anime Oscure, Dark Souls, e l'hai rese tue tanto da far suonare le tue corde in armonia con quelle di tutti i personaggi. Per chiudere mi riallaccio un po' al discorso iniziale: è veramente raro trovare un lavoro così qualitativamente valido su qualsiasi fandom, mi auguro che questa raccolta sia d'esempio a tutti. C'è tanta fantasia, ben contestualizzata, uno stile e un timbro perfettamente in coerenza con quello che è il mondo di gioco e personaggi arricchiti di tanti spunti che spesso fanno riflettere.
Insomma, l'adoro. Io ci provo a segnarla come storia scelta per il fandom. Lo so che ormai è una sezione completamente abbandonata ma comunque un tentativo lo faccio. Per farti capire cosa si è disposti a fare per una storia che può piacere così tanto, e veramente sarei felicissimo se questa raccolta potesse venir letta da chiunque s'approcci al fandom di Dark Souls.
Non mi prolungo oltre, altrimenti altro che ridondante.
Ti saluto,

ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
14/05/20, ore 19:59
Cap. 8:

Una parola è una parola. E quindi eccomi per il mio appuntamento settimanale con il tuo archivio. Hai fatto bene a segnalarmi proprio questa storia, perché mi ha fatto capire molte cose. In primis, non si tratta di una raccolta di OS indipendenti ma che sono collegate tra loro. E MINCHIA SIGNOR TENENTE. Che scopertone. Cioè, tu hai dato una Lore alla Lore. InceptionLore. Quindi ti chiedo scusa se l’ho trattata così finora andandomene a zonzo per l’archivio senza una logica. A mia discolpa posso dire che non avevo capito una beata niente. Difatti mi ritrovo di fronte a un Aldrich che ha già fagocitato Smough, così com’è successo ne La mia casa tiene duro. Sbaglio? Una storia fitta fitta di Angst e rivelazioni, attraversi i tuoi occhi che interpretano la Lore in un modo tutto tuo e che ha una coerenza anche in termini di estetica. Insomma, ricomincio a cantarti gli elogi per questa raccolta che ogni volta mi piace di più. Posso permettermi di aggiungere una cosa? Spesso ti vedo arrovellarti nel cercare di coniugare forma e contenuto nei tuoi testi. Mi permetto di spezzare una lancia, qui, proprio su questa storia. Perché qui c’è tanto di entrambi. Un messaggio di fondo e un modo di scrivere perfettamente consono a un mondo dark fantasy come quello dei souls. Hai un modo di scrivere che è forte, impattante, che parla dritto al cuore. Probabilmente perché la Lore di questa trilogia un po’ fa emergere il tuo lato emotivo che poi viene proiettato sui personaggi che animano le tue storie. E qui c’è tanta tanta tanta roba. Un Aldrich che risparmia la madre, uscita fresca fresca dal plottwistone della storia, per via d’un amore filiale che lascia trasparire un qualcosa. Persino i mostri più orribili sono capaci di sentire qualcosa. K.O. tecnico per quanto mi riguarda. E Gwendolyn pronto a immolarsi? Lo lasciamo da una parte? Il fiero orgoglio con cui affronta la morte?
Insomma. Anche questa è una storia degna d’applausi. Sempre più innamorato di questa raccolta per ora ti saluto,

ma è un per ora grande come una casa.
Perché questa storia senza recensioni è un insulto e lo continuo a dire fieroh.

Ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
08/05/20, ore 09:41

Adesso io mi incazzo. Posso incazzarmi? Ma forte eh.
Questa storia senza recensioni è uno schiaffo in viso a questo sito. Ne è il riassunto anti-meritocratico, così come tutta questa raccolta.
Scrivi delle vere e proprie perle, e vederle così abbandonate mi fa una rabbia che non ti dico.
NON È GIUSTO!
Storie con migliaia di views, recensioni a gogo e feedback da tutte le parti e che, sinceramente, meriterebbe solo il fuoco, quando ci sono storie come questa che dovrebbero essere protette.
Lo so, probabilmente scrivi per te stessa e del giudizio altrui te ne importa poco. Ci sta, lo prendo per buono. Ma comunque è ingiusto. Quando una cosa è bella è bella e dovrebbe essere condivisa quanto più possibile, così che ogni occhio che vi si posa ne possa trarre la bellezza.
E veramente, mi è piaciuto tutto di questa storia. La fantasia con cui sei riuscita a contestualizzare Meraxes, i personaggi che la popolano, le scene d'azione e quel h/c solo tratteggiato che culmina nel bacio tra Ornstein e Artorias.
Il personaggio di Artorias è esattamente come l'avevo immaginato, così pregno di superbia da sembrare tonto. E, stranamente, mi è piaciuto anche come hai caratterizzato Havel, un personaggio ermetico che è difficilissimo da maneggiare (anche se, per quanto mi riguarda, il suo cuore apparterrà sempre e solo a un'unica dea, perché il conflitto con Seath assume tutto un altro sapore così).
È bella, per messaggio ma soprattutto per stile. Hai un modo di scrivere che a me piace da morire, leggero ma ricercato, per niente prolisso eppure aulico, perfettamente in linea con le storie di questo universo.
Ora capisci perché mi incazzo così?
Ci stanno 'ste perle su questo sito e vengono schiacciate da storie senza capo né coda.
Sant'Iddio, mo' me la prendo tipo missione di Havel, finché non avrò terminato di recensire quest'Archivio mi continuerà a bollire il sangue nelle vene.

Veramente un ottimo lavoro.
Vado a mettere in acqua fredda le madonne.

Ci leggiamo presto.

*si allontana continuando a urlare NON È GIUSTO! PAZZI, BIFOLCHI, OTTUSI CHE NON SIETE ALTRO*

Recensore Veterano
30/04/20, ore 10:57

Bentrovato a me. Bentornato nel reame dell'Angst potente, zì. Prendi una seggiola e inizia a piangere in un angolo, tra poco capirai il motivo.
Essere il primo che recensisce questa tua storia mi fa una rabbia. Le storie che hai raccolto in questo archivio sarebbero degne di vedere la luce in mezzo a un fandom che ormai si trascina sui gomiti. Che tristezza.
Un appunto che finora non ho mai espresso nelle recensioni precedenti: si vede che sei studiata. Hai fatto le scuole alte sulla Lore di Dark Souls e tutto ciò si può toccare con mano in ogni frammento delle tue storie. E sì che lo studio della suddetta Lore è veramente complicato, dovendosi districare tra ipotesi più o meno condivise sulla Community, dove tutto contraddice tutto.
Io stesso per esempio ho una teoria diversa su Tarkus rispetto alla tua, ovvero che veramente quello che troviamo ad Anor Londo sia il suo corpo a seguito della caduta. Questo perché un po' mi piace la sua "indignitosa" morte, un po' perché sono masochista e alla fine star lì, nella stanza del quadro, a fissarne il corpo mi fa una tristezza. Così forte e determinato da sfidare la gravità con quell'armatura addosso.
Tornando alla storia invece, ormai le mie recensioni qui non sono altro che intrecci di lodi sul tuo stile e le tue storie. Ogni volta riesci a stupirmi con la carica malinconica di cui riesci a caricarle. È impressionante. Hai un modo di scrivere veramente eccezionale, aulico ma scorrevole. Invidiabile. Carichi ogni parola di emotività forte, imbrigliandone l'energia che poi ne diventa il fattore più caratterizzante e che ti fa tornare qui. Se ripenso che finora non hai avuto pareri in merito mi sale un nervoso. Mo ti spammo. Dappertutto.
È molto dolce il rapporto che descrivi tra Tarkus e Najka, per quanto io abbia avuto per tutto il tempo il presentimento che il cavaliere di Berenike provi qualcosa in più rispetto alla damigella di Gwynevere. Un rapporto che nasce nel momento peggiore di tutta la loro vita, imprigionati e seviziati cercano conforto l'uno nelle braccia dell'altro. Anche se soltanto per pochi minuti al dì. Prima che il Vuoto l'inghiotta inesorabilmente, facendo assumere persino al loro stesso carnefice un ruolo diverso, quasi di mecenate nei loro confronti. Mi è piaciuto molto anche come hai descritto Seath, il drago pallido. Con poche parole sei riuscita a tirar fuori un intero capitolo su di lui, gettando le basi per la comprensione di tutte le sue creature che vivono negli Archivi. Per quanto tu non le abbia citate direttamente, in realtà un piccolo richiamo alle Pisaca c'è. Quel Tepore Lenitivo che Najka utilizza all'inizio della storia sul moribondo Tarkus e che il Chosen Undead ('cci sua) riceve proprio alla morte di una delle damigelle di Gwynevere ormai trasformate e recluse da Seath.
Il finale. Oh, madre Velka. Il finale.
Lacrime e applausi, Angst con la pala e voglia di continuare a leggere. Di non separare gli occhi dal povero Tarkus, ormai completamente privo di memoria se non per qualche accenno proprio alla sua morte, e dal cumulo di terra ove Najka giace. Uccisa sì, ma non per mano del cavaliere di Berenike, troppo legato a lei per darle una fine degna.
Una storia veramente eccezionale. Per quanto "La mia casa tiene duro" ancora detiene il primo scalino sul podio.
Tornerò con più regolarità qui, sperando di non fare la stessa fine di Logan a forza di leggere storie negli archivi (al massimo se mi trovi in perizoma e catalizzatore a rollare per casa sappiamo di chi è la colpa).

Ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
20/12/19, ore 10:46

Capisco perché tu mi abbia consigliato questa storia.
Quello che non capisco è come sia rimasta intonsa finora, priva di feedback fino a questo momento.
Struggente.
Davvero.
Fa quasi male quanto la lava che ha addosso il piccolo Quelay.
Ho notato un cambio di registro rispetto alle altre storie, molto più profondo e sentimentale. Forse si percepisce che il personaggio di Scarica Infinita ti sia stato subito a cuore. E così è anche per me, d'ora in poi.
Probabilmente, dopo Girandola, il boss più facile da buttare giù in Dark Souls, anche senza il trucchetto cheaty cheaty di farlo cadere all'inizio della boss fight.
Ricordo la prima volta che lo affrontai e le sensazioni che mi lasciò quello scontro. Colpire quel volto così triste era veramente dissacrante. Quando entrai nell'area sperai immediatamente che fosse un NPC con cui si potesse parlare. E invece. Giù a colpi d'Alabarda del fulmine +5 (sì, lo so, l'ho affrontato piuttosto avanti nel gioco ma quella zona ho cercato di evitarla come la peste, almeno quanto la città Bastarda).
Non so quanto ci sia di tua invenzione e quanto invece sia frutto di studi dal fandom ma devo dire che l'intera storia mi è piaciuta da morire. La profondità che raggiunge è palpabile, quasi fisica nel dolore del protagonista e della sua "famiglia adottiva". Hai fatto bene poi a specificare nel tuo angolino tutte quelle informazioni, decisamente preziose ai fini della comprensione del testo.
E quando ho letto che le sembianze di Izalith sono ispirate a Lucy Liu l'ho riletta da capo, così che anche l'occhio avesse la sua parte.
Magari la prossima volta mi butta su qualcosa che parla di Queelag (mi piace molto come personaggio) se ne hai qualcuna su di lei.
Cerco di prendermi un impegno con te, poi. Mi piacerebbe lasciarti almeno una recensione per storia in questa raccolta perché non riesco ad accettare che ne restino prive.
Grazie nuovamente. Sono sempre molto felice di potermi dedicare cinque minuti alla lettura delle tue storie. Sono davvero eccezionali e fuori dal comune.

Ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
08/12/19, ore 11:42

Eccomi qui, sempre in perenne ritardo.
Anzitutto, devo cominciare questa recensione chiedendoti scusa. Mi sono appena reso conto (dopo l’ultima recensione che mi hai lasciato) di non averti né risposto né ringraziato per quella che hai lasciato su Cuor di Canaglia. Normalmente rispondo a tutte quelle che mi vengono lasciate e sapere di averne saltata qualcuna mi turba nell’intimo (cit. a proposito di Dark Souls). Detto questo, torniamo al buon vecchio Seath, alla signorina quella dei seni, Gwynevere e a Gwyndolin. Vabbè, avrai capito che ‘sta recensione è partita col piede dell’antico Yotobi. D’altronde, Anor Londo mi spinge al citazionismo. Quando la smetto è sempre troppo tardi, comunque.
Giungo a questa raccolta una volta che l’hai terminata e mi son perso tutti i momenti in cui progettavi le cose su cui scrivere altrimenti ti avrei fatto più di qualche richiesta, anche se, a quanto pare, qui troverò un po’ tutto quello che cerco su tanti personaggi diversi. Non ho letto molto di tuo finora ma mi pare di capire che ti piace offrire redenzione a personaggi minori con una lore negativa, pardon, forse ho sbagliato parola, intendo dire personaggi a cui è stato donato un background sporco, buio e gretto. Come in questo caso Seath il Senzascaglie. In realtà anche la parola redenzione forse è sbagliata, più semplicemente cerchi di comprenderne il percorso che li ha portati a fare determinate scelte. In questo scritto, in particolare, ciò che cerchi di capire (e far capire al lettore) è il profondo senso di inadeguatezza e sdegno che prova il drago cieco per sé stesso. Diverso dai suoi simili praticamente in tutto, tanto che è difficile immaginare che appartenga proprio a quella specie, tanto da portarlo a tradirli tutti. E’ stato bello leggere questo piccolo estratto tra lui e Gwyndolin, in particolar modo mi è piaciuto come hai descritto il figlio di Gwyn. Così come hai scritto tu nell’angolino dell’autrice finale, non si ha modo di pensare dai giochi che questo venga considerato un abominio da parte del padre, anzi, se posso dirti la verità ho sempre pensato che il suo aspetto e i suoi modi venissero posti in secondo piano rispetto al suo temperamento di cui, sicuramente, avrà sempre fatto sfoggio anche con il genitore. In cuor mio, per arrivare alle conclusioni finali, ho sempre sperato che in realtà fosse motivo di fierezza per Gwyn e non di vergogna.
Sul tuo stile, invece, non mi sbilancio più. Ormai sai che leggo quasi in silente adorazione tanto mi piace, per quanto qui l’ho trovato un pelo meno smaltato rispetto al solito. Forse hai iniziato a scriverla molto prima rispetto alle altre? Potrebbe essere che era ancora un pizzico acerbo rispetto agli ultimi scritti che ho letto e che mi sono piaciuti così tanto? (menzione speciale sempre a Smough, finora la storia che più mi è piaciuta tra quello che ho letto di tuo). Non so, ci sono un paio di errori di battitura (sciocchezze eh, si vede che comunque sono semplici sviste, ma saltano all’occhio a confronto con le altre) e forse in alcuni punti rivedrei l’uso dei verbi che hai portato avanti, passando dal passato al presente repentinamente forse ti sei persa un pochino. Niente che ne infici la qualità ma un editing veloce ci starebbe benissimo.
Concludo sperticandomi le mani in applausi, come al solito quando recensisco qualcosa di tuo, rinnovando le mie scuse per l’ignoranza e con l’ultima citazione di Yotobi.

Grazie mille, signorina.

Grazie.

(per la lettura).

Ci leggiamo presto.

Recensore Veterano
25/08/18, ore 13:56
Cap. 4:

Ebbene, ho letto anche questo capitolo, e l'ho trovato decisamente ben fatto.
Il personaggio di Gwynevere si discosta molto dall'idea di "Principessa buona e perfetta" che viene data superficialmente dai giochi, e questa cosa non mi dispiace per niente.
Oceiros, che non ho mai considerato moltissimo come personaggio, qui mi è piaciuto parecchio, e condivido la tua idea che non per forza essersi tramutato in un mostro violento nei confronti della moglie; sarebbe come screditarlo molto, appiattendolo ad uno stereotipo.

Trovo molto interessante il tuo headcanon e come lo stai sviluppando, nonostante al momento non sia capace di comprenderlo appieno dato che in questi giorni sto finendo per la prima volta DS 3 (sono agli Archivi, yay!), e devo ammettere che grazie ai tuoi scritti sto valutando molte nuove teorie, tra cui quella della Dea Fina come regina di Gwyn. Sono ancora indecisa sul vedere Yorshka come figlia di Gwynevere e Oceiros, anche se Ocelotte, in effetti, potrebbe benissimo essere lei.

Ora ti saluto, ci vedremo in un altro capitolo!

Recensore Veterano
25/08/18, ore 12:56

Molto carino e scorrevole, ho particolarmente apprezzato come hai reso Shira.
Il coraggio che hai attribuito al personaggio di Filianore e il carattere (e il nome) che hai riservato al Re Senza Nome sono davvero azzeccati dal mio punto di vista.

E se fino ad oggi non avevo la più pallida idea di come potesse essere la Regina/moglie di Gwyn, dopo aver letto questo capitolo sto prendendo in considerazione l'idea di Fina :3

Recensore Veterano
15/08/18, ore 00:08

Inizio col dirti le cose più spiacevoli, così dopo ho tutto il tempo per passare a quelle positive, molto positive.
Mi rivelo fin da subito: probabilmente leggerò solo i capitoli con personaggi che mi interessano, e ci sono rimasta un po' male nello scoprire che odi la Ciaran Artorias (che è invece una delle poche ship che ho di Dark Souls) XD. Ma cosa importa, dopotutto?
De gustibus non disputandum est!

E ti dico anche un'altra cosa, prima di iniziare a leggere questa storia disprezzavo la Ornstein x Artorias (più che altro, non avendo mai trovato un nesso per renderli amanti, ripiego con più facilità sulla Ciaran x Artorias e su una, forse assurda, Ornstein x Nameless King). Bene, dopo averla letta penso che continuerò a non prenderla in considerazione più di tanto, ECCETTO che per questa storia. Che era semplicemente un capolavoro.

A volte le storie le leggi, a volte le storie le senti. In questa, dalla prima all'ultima riga, mi sono sentita Ornstein, e in quanto si tratti del mio personaggio preferito (accompagnato a braccetto con Artorias, Gwyndolin e su scalini leggermente più bassi un'altra miriade di fantastici personaggi), è stato meraviglioso. Meraviglioso e tremendo allo stesso tempo.
Credo di essermi sentita male alla fine della storia, fisicamente intendo; sono molto fragile quando si parla di emozioni, e questa storia mi ha stroncata per un paio di ore; ma è stata comunque una delle esperienze più meravigliose di cui abbia ricordo, perlomeno parlando di fanfiction, e sono estremamente felice di averla letta.

Felice e distrutta! Artorias, che non tornerà mai dall'Abisso, l'Artorias di cui mi sono innamorata quando ho sentito la voce dei contenuti tagliati, il Camminatore degli Abissi (o Abysswalker, forse più ad effetto), che finisce per perire inghiottito proprio dall'Abisso... santo cielo, mentre leggevo pensavo di aver perso sul serio il mio amante.
Ornstein è reso benissimo. Non per quanto possa assomigliare a quello del gioco, lì lo vediamo muto e con una personalità molto poco definita, ma dal punto di vista umano. Non è un umano - un pigmeo, usando la nomenclatura del 3, diciamo - ma ogni riga di pensiero di questo Ornstein trasuda di una realisticità e di una umanità, appunto, unica.

Ornstein, un Leone, completamente prosciugato dalla scomparsa del suo amato, che stenta a riconoscersi... santo cielo, neanche trovo le parole per descrivere cosa ho provato leggendo questa storia. E' stato tremendo, ripeto, tremendo e meraviglioso. Inutile che mi metta a commentare ogni parte della storia, che senso arebbe ripeterla all'autrice?
Cercherò di soffermarmi solo sui punti che mi hanno colpito di più, nel bene e nel male.

Smough, il Giustiziere. Prima di leggere questa storia, dubitavo anche soltanto che sapesse provare qualcosa che non fosse fame (di potere e di persone); ora, non penso di poterlo iniziare ad apprezzare, ma quantomeno inizierò a rivalutarlo. Mi piace come si è rivelato, alla fine, e nonostante questo suo comportamento sia solo un'eccezione alla regola... è comunque importante per lo sviluppo del personaggio.
Ornstein e il suo voler uccidersi, dannazione come è realistica quella parte! Forse tutti noi o forse solo una parte di noi ha, in qualche momento della propria vita, pensato che il suicidio potesse essere un'opzione. Più di una volta, magari. Ma qui Ornstein non è spinto dal mero desiderio di districarsi da un problema o da una situazione apparentemente senza via di fuga.
Qui Ornstein vuole morire per smettere di soffrire, per smettere di sentire il proprio cuore cadere in pezzi costantemente, contrarsi in morse di dolore impossibili da ignorare o da superare.
Devo ammettere di aver letto con più superficialità la parte dove effettivamente tenta di uccidersi, perché era davvero troppo forte per me (ma sono io che sono strana, quindi non preoccuparti XD).
Penso che l'unica cosa che stonava leggermente, almeno dal mio punto di vista, sia stata la reazione di Ornstein verso la fine della storia; mi è sembrata esageratamente infantile (più che altro, la vedevo un po' strana con l'idea di Orsntein che ho in testa), ma suppongo sia comunque plausibile. Ma non è che un dettagliuzzo, e certo non intacca quello che ho provato scorrendo con occhi e cuore su queste righe.

Ora sto ancora male, e penso che mi rimarrà una traccia di questo tuo scritto meraviglioso nel cuore. La frase finale, in particolare, mi ha spezzata. Pura poesia, non ho altro da aggiungere.

Avevo abbandonato EFP, ma ora, chissà... magari avrò il coraggio di leggere altre tue storie, con la consapevolezza che potrebbero farmi stare bene, e poi male, e poi bene, e poi male... comunque sia, spero di non averti annoiato troppo con queste recensioni, e soprattutto di non essere sembrata falsa o cosa.
E' vero, spesso tendo ad esagerare con le recensioni, ma quello che ho provato era autentico, e non lo scorderò tanto facilmente.

[Oh, già, e la tua citazione a Martin è un chicchino meraviglioso ;) ]
Per ora ti saluto, a presto!

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